Finisce 2-0 il derby di Portogruaro in favore dei padroni di casa. Una vera e propria doccia fredda per il Treviso, che oggi ha giocato una buona partita ma che non è riuscito a finalizzare, come spesso è accaduto, la mole di gioco prodotta. Risultato che fa ulteriormente male se si pensa al pareggio del Tritium a Pavia, con i lombardi che ora sono a -1 dai biancocelesti.
Parliamo di sconfitta dolorosissima perchè il modo in cui è arrivata brucia e non poco. Il Treviso per larghi tratti della sfida è stato padrone del campo, sembrava potesse passare da un momento all’altro, ma i biancocelesti si sono dovuti scontrare contro il problema più grande da inizio stagione: fare gol. Se pensiamo che in 22 partite il Treviso ha realizzato 10 gol su azione (meno di 1 ogni 2 partite), è normale ritrovare la squadra di mister Ruotolo (quasi) in fondo alla classifica. Dall’altra parte il Portogruaro ha giocato una partita sorniona, ha aspettato il momento oppurtuno per piazzare la zampata decisiva e si è portato a casa 3 punti non propriamente meritati, ma sicuramente ossigeno puro per un finale di stagione che si prospetta delicato anche per i granata.
Confermate le indiscrezioni della vigilia: difesa a 4 con Semenzato e Beccia laterali, Vailatti play-maker basso con Fortunato al suo fianco nella parte centrale del campo. Il primo tempo è blando, e le occasioni sono davvero poche. Dopo qualche tiro granata sempre senza fortuna, al 16′ Cunico serve Coppola ben piazzato in mezzo all’area biancoceleste, ma il centrocampista spara alto sopra la traversa. Poi al 22′ c’è un testa contro testa di Corazza contro Cernuto, con l’attaccante granata ad aver la peggio, venendo trasportato in ospedale per farsi medicare con 8 punti di sutura. Al suo posto entra De Sena. Al 27′ è finalmente il Treviso a farsi vedere dalle parte di Tozzo, con Tarantino, il cui tiro viene deviato in angolo da Tozzo. Al 36′ è Vailatti a provarci dalla distanza, ma il suo tiro trova nuovamente l’estremo difensore granata pronto a deviare in angolo. Finisce così un primo tempo veramente avaro di emozioni.
Di tutt’altro livello il secondo tempo, con il Treviso decisamente più propositivo e padrone del campo per quasi tutta la seconda frazione, ma incapace, come già detto, di buttarla dentro. Tarantino ci prova prima direttamente da calcio d’angolo, poi con un tiro-cross dalla destra, ma Tozzo risponde sempre presente. Dall’altra parte è De Sena il più pericoloso, però sulla sua strada trova sempre Merlano a dirgli di no. Poi, quando la partita sembra ormai destinata al pari, il Portogruaro passa in vantaggio: angolo di Cunico, la difesa del Treviso non riesce a spazzare, arriva Patacchiola che con un tiro beffardo riesce a infilare la palla lentamente alle spalle di Merlano. Il Treviso reagisce, ha almeno 4 occasioni per pareggiare, ma prima Spinosa, poi Strizzolo (in due occasioni) e infine Tarantino, trovano sempre Tozzo pronto all’intervento. Dopo l’ultimo tentativo di Madiotto, il cui tiro da buona posizione viene rimpallato in angolo. Poi al 96′, il Portogruaro va via in contropiede, Cunico serve Coppola solo in area venendo atterrato da Merlano: rigore ed espulsione. E’ proprio Cunico che va sul dischetto, con il Treviso che ha finito le sostituzioni. Piccioni è bravo a respingere il tiro centrale del capitano granata, ma sulla respinta Cunico è lesto a depositare di testa la palla in rete. 2-0, e partita finita.
Il migliore in campo dei biancocelesti ieri è stato senz’altro Stendardo: prestazione veramente imperiosa del difensore centrale, che ha finalmente trovato uno stato di forma buono. Per il resto, Semenzato e Piccioni hanno spinto molto sulle fasce, ma i loro cross, assieme a quelli di Tarantino, non hanno mai trovato nessuno pronto alla deviazione. Quasi sufficiente il rientro di Vailatti in cabina di regia, mentre Fortunato ha fornito la solita prestazione generosa sul piano dell’impegno ma discutibile su quello del possesso palla. Nota dolente, a parte ovviamente il risultato, l’innumerevoli calci d’angolo non sfruttati. Domenica prossima arriva al Tenni la temibile Cremonese: sarà l’occasione giusta per il riscatto?
PORTOGRUARO-TREVISO 2-0 (0-0)
Reti: 79’Patacchiola, 96’Cunico
Portogruaro (4-3-1-2): Tozzo; Pisani, Patacchiola, Moracci, Pondaco; Coppola, Sampietro (67′ Zampano), Martinelli; Cunico; Corazza (25′ De Sena), Orlando (62′ Altinier). A disp. Festa, Blondett, Herzan, Pignat. All.: Madonna.
Treviso (4-4-2): Merlano; Semenzato, Cernuto, Stendardo, Beccia (83′ Allegretti); Spinosa, Fortunato (80’Madiotto), Vailatti (72’Komac), Piccioni; Tarantino, Strizzolo. A disp. Tonozzi, Dal Compare, Musso, Kyeremateng. All. Ruotolo.
Arbitro: Sig. Illuzzi di Molfetta (Maspero-De Candia).
Ammoniti: Patacchiola, Strizzolo, Pisani, Zampano, Coppola (PO), Strizzolo (TV).
Espulso: 95’ Merlano (TV).
Spettatori: 629 (359 paganti + 170 abbonati).
Angoli: 10- 4 per il Treviso.
Minuti di recupero: 0′ pt, 5′ st.
Una sconfitta così fa solo che rabbia. Purtroppo – tra i mille limiti tecnici e ruoli poco coperti – c’è di mezzo anche una bella dose di sfiga.
Io non credo che la sfiga possa sempre essere una scusante. Sfiga con il Trapani, sfiga a Lecce, sfiga a Portogruaro. Secondo me c’è anche altro: mancanza di concentrazione, mancanza di determinazione, limiti tecnici.
C’è tutto quello che dici te (ed è assolutamente il problema principale) ma c’è di mezzo davvero anche la sfiga.
Ok. Un po’ di sfiga c’è. Perché in alcuni casi è accaduto che bastasse un tiro subìto per andare sotto. E domenica le cose non sono andare drittissime. Ma ogni calcio piazzato sudiamo freddo. E ancora oggi paghiamo la poca esperienza e poca malizia di molti elementi. Lo dimostra il fatto che non finiamo una partita senza espulsi. Bisogna credere nei propri mezzi, poi la fortuna arriverà.