Il Treviso perde anche l’imbattibilità casalinga contro l’Eurocalcio Cassola, non trascendentale ma cinico quanto basta con i fratelli Dissegna (un gol a testa). I biancocelesti creano palle gol in quantità industriale, ma l’unica rete viene ingiustamente annullata dalla terna arbitrale, che ne combina di tutti i colori. Giuliato viene espulso per doppio giallo, La Cagnina si infortuna gravemente. Dopo il triplice fischio ecco l’umiliazione finale, con i giocatori dell’Eurocalcio che rientrano negli spogliatoi riempendo di sberleffi la tifoseria biancoceleste. Eh sì, al peggio non c’è mai fine.

L'arbitro Pasinetti di Venezia
Un’altra terna arbitrale da dimenticare

Anche oggi, comunque, non possiamo giustificare un risultato negativo scaricando ogni responsabilità sulla terna arbitrale, incapace di punire al momento giusto e col cartellino giusto la solita squadra di onesti randellatori. Certo, l’Eurocalcio Cassola è la miglior formazione vista al Tenni; gioca a memoria, e in attacco può contare sui fratelli Dissegna. Una coppia di attaccanti affiatata, che ha scelto l’occasione “peggiore” per sbloccarsi. È evidente che una squadra del genere, con due buona seconde punte in avanti, pur giocando peggio e creando metà occasioni da rete ha più possibilità di segnare rispetto a un Treviso che in avanti può contare su tre esterni offensivi. Bravi, tecnicamente dotati, per carità, ma senza attaccanti veri non si va da nessuna parte. E oggi ne abbiamo avuto un’altra, dolorosa dimostrazione. Peccato, perché con qualche scelta più intelligente in sede di mercato, a prescindere dalle poche risorse economiche a disposizione, questa squadra avrebbe potuto lottare per le prime posizioni. Il problema non è il distacco dalla prima, rimasto invariato grazie all’impresa del Cartigliano a Sarcedo, ma le gravi carenze di organico del Treviso. Piovanelli non ha mai potuto contare su una formazione tipo al completo, e anche oggi ha dovuto utilizzare qualche ragazzino della juniores (che ieri riposava). A partita in corso i problemi si presentano subito, quando c’è da fare la prima sostituzione; poi si aggiungono infortuni pesanti come quello del 40enne La Cagnina (difensore centrale e, all’occorrenza, attaccante aggiunto, vero pilastro di questa squadra), che rischia un lungo stop.

LA CRONACA Il Treviso si presenta con qualche defezione di troppo: oltre allo squalificato Livotto manca anche Fonti (nemmeno in panchina). Piovanelli, a sorpresa, rimedia affidando la fascia destra a due ragazzini del ’95, Orfino e Pillon. Solo panchina per Balzan e Marangon. Nessuna assenza pesante per Zanon, che può contare su un Eurocalcio al completo e pronto all’impresa dopo il pari casalingo con il Sarcedo. I suoi partono fortissimo, ma è il Treviso a sfiorare il gol nel giro di due minuti: al 5′, sugli sviluppi di un’azione insistita, Di Prisco scocca un bel destro dal limite dell’area, ma Andrighetto compie il primo di tanti miracoli. Il solito assedio iniziale, il solito Treviso che attacca, crea un’occasione dopo l’altra… e si becca il gol. Al 17′ discesa di Marco Dissegna sulla sinistra, palla in mezzo, dormita difensiva e incornata vincente del fratello Mauro. Bortolin interviene con un colpo di reni, ma la palla supera la linea quel tanto che basta per regalare il gol vantaggio agli ospiti. Il Treviso subisce il colpo, tant’è che appena un minuto dopo Mauro Dissegna affonda senza resistenza sulla sinistra e fa partire un tiro che si spegne di poco a lato. Al 20′ riprende l’assedio all’area rossoblu: punizione dalla sinistra e incornata di Giuliato che costringe l’estremo difensore ospite al secondo importante intervento. Al 21′ altra occasione per Di Prisco (oggi più positivo del solito), che dalla linea laterale fa partire un tiro lento ma velenoso, costringendo Andrighetto all’ennesimo volo d’angelo. Al 31′ prima perla arbitrale: Pilotto libera Del Papa, che sulla linea di fondo cerca di saltare Savio con un pallonetto; il numero cinque si salva in angolo con un tocco di braccio, ma Pasinetti non fischia nulla. Al 39′ altro tiro velenoso di Di Prisco, Andrighetto respinge con qualche affanno. Negli ultimi dieci minuti il forcing del Treviso diminuisce d’intensità, e l’Eurocalcio controlla di mestiere.
Nel secondo tempo ricomincia l’assedio, e l’Eurocalcio Cassola, tanto per non smentire il livello “tecnico” di questa triste categoria, comincia a randellare di brutto, beccandosi due gialli “arancione” nel giro di due minuti. Al 5′, sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, seconda perla della terna arbitrale: la palla attraversa l’area, Quell’Erba sbuca da dietro, anticipa tutti e segna un gol fortuito ma meritato. L’esultanza dura poco, perché uno dei suoi assistenti (Placido Luise di Mestre e Marco Tribelli di Castelfranco Veneto) alza la bandierina per segnalare non si sa cosa. Quell’Erba partiva da posizione defilata, dietro la linea del fuorigioco; e non c’è neanche il tocco di mano, perché la palla rimbalza sull’anca e, dopo aver assunto uno strano effetto, supera Andrighetto. Nella stessa azione, peraltro, s’infortuna gravemente La Cagnina, sostituito da Marangon. E tre minuti dopo Pasinetti fa tripletta: sugli sviluppi di un contropiede, Giuliato atterra uno dei fratelli Dissegna. Secondo giallo (dopo quello del primo tempo per proteste) ed espulsione. Ancora una volta il Treviso, pur senza commettere interventi pericolosi finisce per trovarsi con più cartellini dei randellatori avversari. Incredibile, non se ne può più, veramente. La reazione del Treviso, se non altro, è veemente (tiro di Di Prisco e mezza papera di Andrighetto), ma i biancocelesti finiscono per sbilanciarsi. E in difesa non c’è più La Cagnina…al 23′ arriva la frittata: pasticcio difensivo di Pillon, Mauro Dissegna entra in area e ricambia il favore al fratello, concedendo a Marco la gioia del secondo gol. Sembra finita, ma paradossalmente il Treviso diventa più pericoloso ora che è in inferiorità numerica e sotto di ben due gol.  L’Eurocalcio Cassola sembra quasi intimorito; Andrighetto commette altre due mezze papere non sfruttate dai nostri, poi fa un po’ di scena volando sull’ennesimo tiro da fuori Di Prisco. L’Eurocalcio, intanto, continua a difendersi con le cattive, rimediando un po’ di gialli, ma sfiorando il terzo gol in paio di occasioni (miracolo di Bortolin e errore di Marco Dissegna). Il finale di partita è lo specchio di questo incubo infinito: in pieno recupero il rientrante Vio fa partire un bel destro dal limite dell’area; Andrighetto si salva per miracolo, sulla palla si avventa Ton, che prima colpisce il palo, poi sbaglia il secondo tap in, sbilanciato dalla spallata di un difensore rossoblu. Poco prima del triplice fischio un altro fallo assolutamente gratuito su Ton (in pieno recupero, a centrocampo, a partita ormai finita) che costa il secondo giallo e l’espulsione a Frigo, ma è troppo tardi. Dopo il triplice fischio finale la terna guadagna rapidamente gli spogliatoi, perdendosi il “trionfale” rientro dei giocatori ospiti; tra sfottò e saluti provocatori ai tifosi biancocelesti, spicca lo “spogliarello” mimato dal 18enne Sasso. Momenti indimenticabili, da rispolverare quando verranno tempi migliori.
Un’altra domenica da ordinario esaurimento nervoso. La colpa, più che di qualche bambinetto (giocatore o arbitro che sia), è di chi, a Treviso, ha permesso tutto questo. Una Promozione da metà classifica, una società tenuta in vita con una sponsorizzazione-elemosina, elargita come una seccatura per rimediare (???) a un’estate di prese (politiche) in giro. E una presa in giro è vedere quel simbolo sulle maglie e sulle reti a bordo campo, in questa categoria, in queste condizioni. Dall’imprenditoria alla politica locale, prevale l’ambiguità: continua a far discutere il caso Lancenigo, ancora inutilizzato in attesa che qualcuno si prenda la briga di inviare quella letterina alla Provincia. Ridicoli. Massima disponibilità con chi ha fatto (ri)sprofondare il Treviso nei dilettanti, intransigenza e strabi silenzi verso chi, pur commettendo qualche errore, sta cercando di rifondare il calcio a Treviso senza grossi aiuti. Ridicoli.

TABELLINO
Treviso-Eurocalcio Cassola 0-2
Reti: 17’pt Dissegna Mauro, 22’st Dissegna Marco.
TREVISO: Bortolin, Pilotto (36’st Vio), Orfino (18’st Mensah), Di Prisco, Ton, La Cagnina (7’st Marangon), Quell’Erba, GIuliato, Del Papa, Dal Compare, Pillon. Allenatore: Piovanelli.
EUROCALCIO: Andrighetto, Marin, Cantele, Fellegara, Savio, Battistello, Crudu (15’st Bortoli), Frigo, Dissegna Mauro (24’st Cracium), Dissegna Marco, Sasso (38’st Cuman). Allenatore: Zanon.
Arbitro: Pasinetti di Venezia.
Ammoniti: Fellegara, Crudu, Dissegna Marco, Sasso, Battistello, Ton.
Espulsi: 14’st Giuliato e 49’st Frigo entrambi per doppia ammonizione.
Angoli: 13-3 per il Treviso.
Tiri: 13-7 (in porta 9-4).
Fuorigioco: 3-3.
Recupero: 1’+6′.
Spettatori: 468 (228 paganti, 240 abbonati).

 

11a GIORNATA

Campigo – Summania 1-1
Cornedo – Azzurra Sandrigo 3-3
Caldogno Rettorgole – Godigese 0-2
Loreggia – Petra Malo 2-2
Mussolente – Nove Stefani 0-0
Rossano – Ambrosiana Trebaseleghe 2-2
Sarcedo – Cartigliano 0-1
Treviso – Eurocalcio 0-2

CLASSIFICA

Sarcedo 25
Eurocalcio 23
Godigese 19
Cartigliano 18
Caldogno Rettorgole 18
Treviso 16
Mussolente 15
Nove Stefani 15
Ambrosiana Trebaseleghe 14
Petra Malo 14
Azzurra Sandrigo 13
Summania 12
Loreggia 11
Campigo 11
Cornedo 7
Rossano 6

PROSSIMO TURNO

Ambrosiana Trebaseleghe – Mussolente
Azzurra Sandrigo – Treviso
Cartigliano – Campigo
Eurocalcio Cassola – Loreggia
Godigese – Sarcedo
Nove Stefani – Cornedo
Petra Malo – Caldogno Rettorgole
Summania – Rossano

11 thoughts on “UMILIAZIONE INFINITA Pali, sfortuna, arbitro, ingenuità: l’Eurocalcio espugna il Tenni con il minimo sforzo

  1. L’arbitro è stato ridicolo anche nel finale, entrando in spogliatoio per primo. Adatto alla categoria. Ciò non toglie che siamo stati mediocri. Gran controllo del centrocampo, ma limiti assurdi dalla tre quarti in su. Abbiamo preso botte per 90 minuti e abbiamo chiuso in 10. Ormai non si può più parlare di sfortuna.

    1. Anche sfortunati! Un altro gol regolare annullato e non è il primo un rigore netto non dato ! Allenamenti su un campo assurdo anzi venerdì non si sono allenati perché non c’era il campo a disposizione ! Cerchiamo di capire forse è meglio prendersela con chi ha lasciato questa società in queste condizioni e non chi sta facendo il possibile con quattro soldi a disposizione !un comune che se frega! Perché non si allenano a Lancenigo!!!!!!

  2. Arbitro che a dire il vero a sventolato ben 7 gialli ai Casso-lani i quali hanno fatto furbescamente a turno per randellare i nostri per quasi 90 minuti. Non che lo giustifichi, ma io ce l’ho soprattutto con quel maledetto guardalinee che ha annullato un gol per me valido, in un momento cruciale della partita. Ancora una volta difesa in trance su un cross e quando andiamo sotto e’ notte fonda con un attacco inesistente. Perso La Cagnina, non so veramente come ci arrabatteremo nelle prossime 3-4 partite.

  3. Come società e come tifosi non abbiamo mai fatto pesare il blasone decaduto. Ma nulla mi toglie dalla testa che la volta che arbitro e ospiti riescono ad uscire dallo stadio alle 20, la musica potrebbe cambiare.

    1. Guarda, avrei fatto volentieri la ‘veglia’ fuori degli spogliatoi a sostegno della tua ipotesi, neanche fossimo tra i professionisti. Pero’ se ci han appioppato 50 Euro perche’ l’arbitro in un’altra partita e’ entrato in campo con 7 minuti di ritardo x via di carte che non si trovavano, come minimo ci fan giocare a porte chiuse…. Piuttosto, sarebbe opportuno che qualcuno in societa’ mandasse un filmato (anche da cellulare) agli organi competenti sul comportamento dei giocatori del Cassola a fine incontro. Gesti del genere qui in UK vengono sanzionati con multe pesanti – ai giocatori, prima di tutto – e diffide alla societa’, ANCHE TRA I DILETTANTI. Ma si sa, siamo nel paesino dei ‘mo no vao combatar’ percio’ resteranno impuniti mentre noi mastichiamo amaro… Deprimente.

  4. A me sembra che gli arbitri di promozione siano davvero scarsi…tutti quelli incontrati fino ad ora sono stati pessimi…però non può e non deve essere un’alibi…poi i giocatori del cassola sono stati stupidi…che si vergognino!

  5. A parte tutto io ho visto una bella squadra.. eravamo (come sempre) nettamente superiori ,la fortuna ( o il buon senso dei direttori di gara) come ormai da molte partite ha falsato il risultato.
    Prossima trasferta alla Madonna di Covolo a farsi benedire…
    FORZA TREVISO

  6. Peccato vedere il Treviso arrancare cosi’in una categoria di bassissimo livello,visto che ero abituato a vedere la serie B(oltre l’anno di A) e al limite la serie C(ora lega pro) …ma se questa societa’ha voluto provare a salvare l’onta di una possibile sparizione del glorioso Treviso,dovrebbe insegnare ai propri giocatori che questa e’una categoria dove non si gioca al calcio,ma a calci….cosa che fanno tutte le altre squadre del girone…e se gli arbitri sbagliano,be’ ricordiamoci che anche loro sono in promozione,una categoria, ripeto,di bassissimo livello,amatoriale vorrei dire…giocatori scarsi,arbitri scarsi,livello di gioco ridicolo…comunque bravi i dirigenti di questa societa’ha che provano a credere ancora in una resurrezione…tanti auguri

    1. Concordo pienamente con quanto scritto da daniele e tanto di cappello ai dirigenti che hanno preso a cuore le sorti del treviso calcio contro tutti e tutto..

  7. Dopo la goleada col Rossano, il mister aveva avvisato che il risultato nascondeva gravi lacune. Cominciamo a rendercene conto.
    D’accordo comunque con chi ringrazia ancora una volta i dirigenti. Bravi, bravi e ancora bravi.

    1. E infatti ce ne siamo resi conto subito, tanto l’abbiamo sottolineato negli stessi giorni in cui lo faceva notare il mister. Grazie alla società, certo, ma come i giocatori nessuno è esente da critiche, specialmente se fai un attacco con tre/quattro centrocampisti offensivi e poi scopri che non riesci a segnare neanche contro il Summania.

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