Ferronato a Treviso

Gnago
Gnegnene Yves Gnago, prima punta “per caso”

Il Treviso contro il Malo ha ritrovato il sorriso dopo 4 partite senza vittorie e 350 minuti a secco di gol. Nessuna sorpresa, visto che si giocava al Tenni, per giunta contro un avversario in crisi: fra le mura amiche il Treviso ha messo sotto chiunque, ma contro Summania, Nove Stefani ed Eurocalcio Cassola non è riuscito a concretizzare, tra rigori sbagliati, episodi sfavorevoli ed errori arbitrali. In trasferta il discorso è diverso: i biancocelesti, Cartigliano a parte, non subiscono gli avversari, ma non riescono neppure a imporre la propria superiorità e creare molte occasioni sotto porta… almeno fino ai minuti finali, quando i nostri si svegliano: troppo tardi per pareggiare o vincere la partita. Le statistiche da questo punto di vista sono impietose: lontano dal Tenni il Treviso ha raccolto due sconfitte, tre pareggi e una sola vittoria, quella di Campigo, strappata per miracolo contro la penultima della classe ridotta in nove uomini, ma che nel finale ha rischiato pure di pareggiarla. Nel derby trevigiano abbiamo anche segnato l’unico rigore (su sei), nonché unico gol realizzato in trasferta dopo il 2-1 di Dal Compare nella disfatta di Cartigliano, in zona Cesarini.

Ferronato a Treviso
Ferronato a Treviso

Con questi numeri il Treviso si prepara per la trasferta nella vicina Sarcedo, a due settimane dallo scialbo 0-0 strappato nella vicina Sandrigo. Una partita che ci metterà di fronte al nostro recente passato: come abbiamo evidenziato più volte nelle nostre analisi del girone B, l’uomo di punta dei vicentini è Alessandro Ferronato, capitano del Treviso di Zanin nella stagione 2010/2011. Con l’ex Varese e Padova abbiamo condiviso grande gioie e, purtroppo, anche qualche lacrima, dopo il lutto che l’aveva colpito all’inizio di quel campionato. Dopo il trionfo sul VeneziaMestre Ferronato non era stato confermato dalla società, scendendo di categoria per abbracciare l’ambizioso progetto del Real Vicenza. Con i biancorossi il risultato non è cambiato: il regista ha vinto l’Eccellenza, e l’anno successivo ha contribuito all’ottimo campionato di Serie D che ha permesso ai biancorossi di coronare il sogno Lega Pro. A quarant’anni suonati l’ex capitano biancoceleste ha quindi deciso di rimanere nei dilettanti, accettando l’offerta dell’ambizioso Sarcedo in Promozione.
I rossoneri, reduci dal quinto posto dello scorso campionato, hanno deciso di puntare su di lui per puntellare una squadra in gran parte confermata. Il girone di andata ha dato ragione alla dirigenza: dopo la sconfitta alla prima in casa (0-2 con il Mussolente), il Sarcedo ha collezionato 8 vittorie consecutive, una serie interrotta il mese fa con l’Eurocalcio Cassola, contro la squadra che da due giornate l’ha spodestato dalla vetta. Dopo il big match di Cassola la macchina perfetta si è inceppata, e le vittorie di misura sono diventate sconfitte: Cartigliano in casa, Godigese e Caldogno Rettorgole fuori. Su questa mini-crisi hanno pesato anche le assenze, in particolare del bomber Fabris, che ha saltato le ultime due per squalifica. Il fatto che il pareggio e le tre sconfitte di fila siano arrivati contro le quattro squadre che, insieme ai rossoneri, occupano le prime cinque posizioni della classifica non è certo un buon segnale, tuttavia il Sarcedo rimane una delle squadre più forti del girone, come dimostrano i tanti successi di misura: i rossoneri non segnano molto (al momento sono il quarto peggior attacco), ma hanno ancora la miglior difesa. Merito anche del gioiellino Dall’Amico, portiere classe ’95 che nel periodo d’oro ha mantenuto inviolata la sua porta per quasi 800 minuti.
Insomma, sulla carta Sarcedo è la peggior trasferta per sperare in un Treviso finalmente convincente e in gol, ma i tanti punti buttati nelle partite precedenti non permettono calcoli: serve un successo, anche perché una settimana ospiteremo la Godigese. In attesa (vana speranza?) che il mercato ci regali una prima punta, Piovanelli si affiderà ancora una volta a Yves Gnago, salutato con una standing ovation alla fine di Treviso-Petra Malo.

2 thoughts on “Il mal di trasferta e la miglior difesa del campionato: missione impossibile a Sarcedo

  1. Secondo il gazzettino, di Prisco se ne va e pare ci sia una fuga di giocatori. Ne sapete niente?

    1. Cavoli, la prima da sola sarebbe stata un’ottima notizia visto che il signorino, oltre a non aver mai reso sul campo, ha mostrato un atteggiamento irritante fin da questa estate. La seconda parte invece è preoccupante…via tutti perchè non ci sono soldi o perché tanti hanno deluso??? Non avendo letto l’articolo non posso farmi un’idea, comunque che fossimo messi male si sapeva. E manco mal che che no i dovea partir sensa essar sicuri de rivar a fine campionato…

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