Come sospettavamo, si è risolto (definitivamente?) tutto con una tipica soluzione all’italiana: resta l’ammenda (spropositata) di 500 euro, ma la penalizzazione viene ridotta di un punto. Il Treviso “sale” a quota 51, dietro Sarcedo (52) e Godigese (53). La classifica ci vede dietro alle prossime due avversarie, proprio nell’ordine proposto dal calendario. Se lo “sconto” (su una punizione che rimane esagerata e ingiustificata) è misero, tanto basta per rimettere tutto nelle mani – o meglio, nei piedi – del Treviso, che vincendo entrambe le partite sarebbe promosso direttamente in Eccellenza senza dover passare per lo spareggio.
Un brodino, nella miglior tradizione italiana, abbastanza gustoso da far sorridere Tentoni e la truppa biancoceleste in vista della prossima sfida. Per quanto riguarda il risultato da ottenere in campo, in ogni caso, cambia poco, perché esattamente come quando era “appesantito” dal -2 il Treviso è costretto a vincere entrambe le partite. L’unica differenza, appunto, è che adesso fare bottino pieno significherebbe promozione diretta. Per il resto, rimane l’ingiustizia, rimane lo scandalo che continua a falsare classifica e campionato. Lo stesso -1 era già trapelato dalle indiscrezioni della stampa, che aveva già preannunicato la possibilità di ricorrere in appello per vedere restituito anche il resto, com’è di diritto di fronte a una stangata che, come vedremo, continua a puzzare come una bufala andata a male. Perché una bufala, del resto, è tutta questa vicenda iniziata (?) poco dopo il finale di partita tra Eurocalcio e Treviso.
Ma intanto, vediamo nel dettaglio la decisione del giudice sportivo, perché offre già parecchia carne al fuoco. Specialmente riguardo la nuova versione fornita dall’arbitro…
Ricorso A.C.D. Treviso
Avverso delibera Giudice Sportivo Regionale di cui al Comunicato n. 66 del 2/4/2014 – Ammenda a carico della Società di € 500,00; 2 punti di penalizzazione in classifica – Campionato di Promozione
La Società A.C.D. Treviso ha inoltrato ricorso avverso le delibere del Giudice Sportivo Regionale e pubblicate nel Comunicato n. 66 del 2/4/2014 con le quale infliggeva i provvedimenti disciplinari indicati a margine per i seguenti motivi:
“emerge dal referto arbitrale che, alla fine della gara, un gruppo di sostenitori del Treviso, mentre la squadra avversaria guadagnava gli spogliatoi ordinatamente e senz a reagire alle provocazioni, abbandonava il settore degli spalti assegnato, si ammassava sulla rete meta llica di recinzione del rettangolo di gioco. Raccoglieva, quindi, sassi da terra e li lanciava contro i giocatori av versari, senza, per altro, colpirli. accompagnavano il gesto con espressioni offensive e minacciose, nel tent ativo di provocarne la reazione. Si evidenzia che é acquisita al referto un’ordinanza del Questore di Vicenza che, dando atto della segnalazione della Questura di Treviso, con la quale si annunciava la partenza dalla città di un gruppo organizzato di Ultras–Categoria C, impartiva disposizioni per il servizio d’ordine e l’ispezione dei luoghi, onde evitare incidenti. Si rileva, anche, che la società Treviso é già stata sanzionata con la squalifica del suo campo e con l’ammenda, per fatti violenti della tifoseria. E’ stato Considerato che il comportamento dei tifosi del Treviso é Pag. del Comunicato n. 732709 recidivo e che la comminata sanzione non ha dato l’esito sperato é stato inoltre preso atto che i nuovi fatti sono accaduti in campo avverso.”
La Commissione Disciplinare Territoriale letto il ricorso presentato dalla Società Treviso;
esaminata la documentazione ufficiale in atti;
sentito il legale rappresentante della Società ricorrente;
sentito, altresì, per le vie brevi, l’arbitro che ha precisato che rispetto alla totalità dei supporters del Treviso, che erano circa un centinaio, solo uno sparuto gruppo (meno di 10 persone) si sarebbe reso protagonista dell’episodio contestato.
Inoltre il direttore di gara ha specificato che le forze dell’ordine presenti sul campo di gioco non sono intervenute, atteso che il lancio di sassi si è esaurito in brevissimo tempo. Ha precisato infine che la quasi totalità dei calciatori della Soc.Eurocalcio 2007 era già rientrata nello spogliatoio e nessuno era ad una distanza tale da poter essere, con ragionevole probabilità, essere colpito.
La CDT preso atto del recidivo comportamento dei sostenitori dell’A.C.D. Calcio Treviso, dimostrato dalle sanzioni precedentemente inflitte nel corso dell’attuale stagione sportiva dagli Organi della disciplina sportiva; tenuto peraltro conto delle precisazioni del direttore di gara, con particolare riferimento al numero delle persone coinvolte e della reale pericolosità dei gesti
P.Q.M.
la Commissione Disciplinare Territoriale
delibera
‐ di accogliere parzialmente il ricorso presentato dalla Società Treviso;
– di confermare la sanzione della ammenda di € 500,00 a carico della Società:
– di ridurre a 1 punto la sanzione della penalizzazione da applicarsi nella classifica del Campionato di
Promozione 2013/14.
Essendo il ricorso parzialmente accolto, la tassa di reclamo non é dovuta.
La nuova versione fornita dall’arbitro Spezzati di Padova ridimensiona, e non poco, l’eventuale accaduto. Parliamo di eventuale perché, anche quel poco che sembra essere successo, rimane fumoso, poco chiaro. Resta da capire, poi, quanto ci fosse di vero riguardo la versione alternativa – diffusa sotto forma di indicrezioni dalla stampa locale – dei “fatti”, non visti dall’arbitro, accaduti fuori dallo stadio (dunque non dai tifosi presenti all’interno, in quel momento tutti accalcati sulla rete a festeggiare la squadra) e riportati dai carabinieri. Un mistero che resterà tale.
Anche il danno resta, e a questo punto i tempi sembrano troppo ristretti perché un eventuale appello possa restituire anche l’altro puntro cancellando del tutto la penalizzazione. Dei 500 euro neanche pensarci, perché fanno troppo comodo come gli altri 910 (!) che il Treviso ha dovuto tirar fuori per pagare le tante – e altrettanto ridicole – ammende per fischi e/o insulti a qualche terna arbitrale. Per il punto, invece, resta da vedere cosa farà la società, visto che, stando all’intervista pubblicata da la tribuna di Treviso, il vicepresidente Frandoli aveva già anticipato che il -1 sarebbe stato accolto con amarezza, tanto da valutare il ricorso all’appello pur ammettendo che «i tempi tecnici sono sempre più ridotti».
E perché i tempi tecnici sono ridotti, tanto da rendere ormai inutile, a nostro modo di vedere, l’eventuale appello? Beh, perchè questa sentenza doveva, ma soprattuto poteva essere discussa due settimane fa! Ma è stata rinviata, ufficialmente, perché in elenco c’erano altri ricorsi. Ricorsi, tuttavia, che riguardavano partite giocate una settimana dopo a quella del Treviso. Ma si sa, l’avevamo detto subito che quel rinvio puzzava come il referto arbitrale e la stessa stangata del giudice sportivo. Adesso che senso avrebbe fare l’appello? L’eventuale discussione, come è lecito supporre, ci sarebbe solo la settimana successiva all’ultimo turno del campionato, quando l’eventuale restituzione, salvo doppio successo del Treviso, potrebbe essere decisiva o per la vittoria del campionato o il secondo posto e la griglia play-off. Impossibile. Davvero geniale spostare la discussione di ben due settimane, perfettamente incastrata tra Pasquetta e la festa del 25 aprile, con in mezzo il mercoledì di recuperi e coppe (già previsto!) che avrebbe consentito lo spostamento a giovedì del comunicato tanto atteso. Due giorni dopo la discussione – da mattiniera a serale, altro rinvio, tanti per non farci mancare niente – della discussione sul ricorso del Treviso, e a ridosso del ponte per la festività del 25 aprile. Mah…
Meglio allora mettersi il cuore in pace, turarsi il naso e ingoiare anche questo piccolo rospo, consapevoli che rispetto a due settimane fa le cose sono notevolmente diverse, perché il distacco dalla vetta si è ridotto di cinque punti e con due vittorie sarà promozione diretta. Quanto bastava a Tentoni e alla squadra per affrontare la prossima sfida con maggior entusiasmo, e meno tensione rispetto alla viglia, poi sfociata in una prestazione sottotono, contro l’Azzurra Sandrigo. Ecco allora che quel brodino del -1 potrebbe diventare una portata ben più pregiata e gustosa, ma adesso dipenderà dal Treviso.