FORMICA ATOMICA Il panamense Rogelio Viteri entra e si beve il Bardolino

FORMICA ATOMICA Il panamense Rogelio Viteri entra e si beve il Bardolino
FORMICA ATOMICA Il panamense Rogelio Viteri entra e si beve il Bardolino

Incredibile partita al Tenni: il Treviso domina il Bardolino per tutto il primo tempo, prende traverse, sbaglia gol assurdi e vede finire la propria imbattibilità sull’unica azione dei veronesi (gol di Corradi). Nel secondo tempo gli ospiti si chiudono dietro, il Treviso va in confusione e non combina praticamente niente, rischiando di prendersi il secondo gol in un paio di occasioni. Ma nell’ultimo minuto di recupero il tiro della disperazione di Mensah si insacca e manda la partita ai tempi supplementari, con il Bardolino in inferiorità numerica per la sciocca espulsione di Montagnoli a un minuto dal recupero. Nei tempi supplementari il Treviso sembra poter dilagare, ma dopo tante occasioni sciupate il gol vittoria arriva solo all’inizio del secondo tempo supplementare con il neoentrato Viteri. La “formica atomica” fa il bis e alla fine è festa grande per il Treviso, perché la finale sarà solo…una Passarella. Quasi certamente allo Zanutto di San Donà di Piave, in base alla regola secondo cui, nel 4° turno, tra le due sfidanti gioca in casa la squadra che ha disputato il terzo turno in trasferta.

http://youtu.be/6v8ls6cCoy8

http://youtu.be/QL0gTqGNHjc

Tanto vale partire…dalla fine, tanto le immagini dei primi due video – specialmente il primo, che comprende anche la serie di occasioni sciupate dal Treviso – la dicano lungo sulla giornata pazzesca vissuta dai tifosi biancocelesti. Emozioni forti che non si vivevano dalla trasferta storica del maggio 2012 a Montichiari. Per una curiosa coincidenza, oggi tra il pubblico c’era proprio il brasiliano Dimas (arrivato per seguire il connazionale Pereira), in campo come avversario del Treviso in quella partita decisiva per la promozione in Lega Pro Prima divisione. Anche quel giorno l’obiettivo sembrava svanito sul più bello (biancocelesti rimontati nonostante il doppio vantaggio e la superiorità numerica da metà primo tempo), poi ci pensò Torromino con quel bolide sotto l’incrocio nel penultimo minuto di recupero.
Questa volta il gol insperato è arrivato a pochi secondi dal triplice fischio grazie al ghanese Frankie “Speedy” Mensah, passato in pochi mesi dagli amatori Canizzano al tempio del calcio trevigiano. Un scalata velocissima, del resto che altro aspettarsi da uno che fa i 100 metri in 11 secondi? E poi c’è Viteri De Leon Rogelio, la “formica atomica” che ha segnato una storica doppietta nel secondo tempo supplementare. Eravamo certi che il piccolo panamense avesse buoni piedi e, con la sua velocità, potesse fare la differenza soprattutto da neoentrato (un po’ come l’imprevedibile Mensah, utile a “spaccare” le partite), ma non così. Insieme ai due eroi di giornata ci sono tutti gli altri, chi ha tirato la carretta da inizio anno mantenendosi su alti livelli per tutto il campionato e chi ha avuto meno spazio facendosi sempre trovare pronto. Bortolin ha visto finire la propria imbattibilità dopo 1095 minuti, pagando una delle poche distrazioni difensive del Treviso. Un “fuori programma” che come quella rimonta del Montichiari nel 2012 ha reso ancora più sofferta ed emozionante la vittoria. La categoria e l’obiettivo, due anni dopo, sono differenti, ma c’è poco da fare, per il tifoso – almeno, quello vero – la categoria non conta. Nel prepartita avevamo “timidamente” enfatizzato il significato di questa sfida, preisando che forse non si sarebbe trattato di una storia con la S maiuscola.
Ma gli dei del calcio, quelli che tifano Treviso, hanno deciso diversamente. Il pareggio al 95′ e i gol vittoria (e promozione) nel secondo tempo supplementare, con in mezzo tanti gol sbagliati. E quei play-off che, seppur in una categoria dilettantistica e con una formula per noi inedita, hanno smesso di essere un tabù negativo. Ma sopratutto, dopo tanta sfortuna le cose hanno girato per il verso giusto: dopo il siluro-vittoria di Zamuner a Castello di Godego all’88’, ecco il pari di Mensah al 95′. Finita l’imbattibilità di Bortolin, è continuata quella del Treviso, che continua la serie iniziata a Piovene Rocchette quasi tre mesi fa, contro il Summania, con quel gol vittoria di Orfino a cinque minuti dal termine. Poi dieci partite senza subire gol, dodici senza sconfitte. L’ultima al Tenni, contro il Cartigliano bestia nera – unica squadra ad aver battuto il Treviso sia alll’andata che al ritorno – e proprio nel finale di una gara che, senza quell’ingenuità costata la partita, sarebbe finita in parità. Se non altro quella batosta, comunque immeritata (il Treviso aveva creato e sciupato tanto), sembra aver dato la scossa al gruppo. Il lavoro di Tentoni ha fatto il resto. Anche ieri l’ex difensore dell’Ascoli ha optato per scelte iniziali che magari non hanno convinto tutti, ma ha nuovamente azzeccato i cambi che hanno cambiato la partita.

LA CRONACA Nonostante una squadra al completo, salvo la defezione di La Cagnina, il mister romagnolo aveva optato per soluzioni alternative. La più evidente riguarda il “sacrificio” di Del Papa in difesa, al posto di Pilotto, allo scopo di arginare la mina vagante Pereira, che come temevamo si dimostrerà il giocatore più pericoloso della squadra veronese. In avanti, dopo la prova non del tutto convincente di Castello di Godego, Tentoni ripropone Fonti esterno sinistro, ridando fiducia anche al classe ’96 Vio. In attacco la novità è Gnago al posto di Bidogia, in coppia con Dal Compare. Nel Benaco Bardolino nessuna defezione, a parte quella, comunque pesante, dell’ariete Sarrapochiello, infortunato due settimane fa.
La partita è fin dai primi minuti un monologo dei padroni di casa, mai così desiderosi di chiudere la pratica il prima possibile. Come prevedibile il Benaco Bardolino ha una difesa decisamente lenta, mentre il centrocampo è praticamente nullo. Purtroppo neanche la terna arbitrale sembra tanto in forma, come dimostra uno dei due assistenti dell’arbitro Bozzo di San Donà quando ferma Gnago per un fuorigioco inesistente. L’ivoriano e Dal Compare, del resto, dopo aver stentato contro il fortino difensivo del castello Godigese, hanno campo libero contro l’immobile retroguardia benacense. E non solo sulle palle basse…al 9′, per esempio, Dal Compare è liberissimo in area, ma il bomber biancoceleste non è certo una torre e il suo colpo di testa finisce a lato. Lo stesso numero 10 cerca furiosamente di tornare al gol perduto nella trasferta di Cassola, ma il suo tiro da fuori è troppo centrale per impensierire il portiere del Bardolino. Al 14′ prima di una serie di occasionissime: il pallone spedito in area da Dal Compare attraversa l’area e viene rispedito dentro da Del Papa; Zamuner trova una mezza rovesciata ma coglie la traversa, e sulla ribattuta Orfino viene neutralizzato. Al 21′ imperversa Gnago, sempre più in crescita: la pantera nera fa slalom tra i birilli veronesi e appoggia per l’accorrente Marangon, il cui piattone destro, troppo centrale, trova la respinta di Rossi. Intorno alla mezz’ora Zamuner va vicino all’incredibile bis: il suo tiro dai 25 metri non è un bolide, ma l’effetto impresso alla palla e il rimbalzo per poco non beffano Rossi, che si salva in calcio d’angolo. Al 33′ la patnera nera continua a seminare il panico: parte palla al piede a centrocampo, disorienta la difesa con una serie di finte e dal limite dell’area fa partire un sinistro che si spegne pochi centimetri fuori dal palo. Da tempo non si vedeva un Treviso così dominante e così bello…che due minuti dopo subisce la beffa: punizione da centrocampo, Pereira anticipa Orfino (inizialmente trattenuto?) nell’area piccola e prolunga al centro dove Ton e compagni si sono dimenticati di due benacensi: Corradi è tutto solo e devia di testa, trovando la respinta di Bortolin, non abbastanza prodigiosa per impedire che la palla si insacchi vicino al secondo palo. Sul Tenni scende il gelo, ma appena quattro minuti dopo il Treviso potrebbe pareggiare immediatamente, visto che il Bardolino continua a lasciare voragini mostruose nonostante il vantaggio. Gnago trasforma in assist per Dal Compare un lancio lungo dalle retrovie, il numero 10 ha campo libero e punta l’area, ma una volta giunto solo davanti a Rossi gli spara in faccia gettando nella disperazione il pubblico biancoceleste. È una partita stregata, cominciano a pensare dentro e fuori dal campo. Quelle giornate in cui non entra niente e gli avversari ti trafiggono nell’unico tentativo: come contro Eurocalcio Cassola e Cartigliano, le due uniche squadre capaci di espugnare (immeritatamente) il Tenni. La storia, purtroppo, si sta ripetendo…Anche perché nel secondo tempo il Treviso è praticamente nullo, e non solo per effetto di un Bardolino che con orgoglio scaligero si trincea in 11 uomini davanti alla propria area, con Zamboni che senza pensieri spedice continuamente palloni nell’ex Foro Boario attentando alla carrozzeria delle macchine in sosta. Il Treviso, infatti, ancora una volta si trova apparentemente impreparato dopo essere passato in svantaggio. I biancocelesti in questo campionato, dopo essere andati sotto, sono riusciti a evitare la sconfitta solo in un’occasione, a Caldogno, con il tiro dal dischetto di Bidogia valso l’1-1 finale. Squadra imprecisa, nervosa e senza idee. Nemmeno la velocità di Mensah (al posto di Fonti), spesso troppo confusionario, e Viteri (per Vio) riescono a cambiare la partita. Davvero poco da commentare, anche perché verso la mezz’ora il Bardolino rischia di chiudere la partita sfruttando gli spazi concessi dal Treviso. Al 30′, per nostra fortuna Pereira controlla male sprecando un contropiede facile facile, ma cinque minuti dopo il brasiliano va vicino al gol: avanzata tre contro due, Corradi serve Pereira che va al tiro, ma Bortolin blocca a terra. Una prodezza che mantiene in vita la speranza, anche se davanti non si combina niente. Una scossa, in quel momento ininfluente, là da il veronese Montagnoli, che al 43′ si becca il secondo rosso. L’episodio contribuisce solo a prolungare il recupero, già reso corposo dalle inevitabili perdite di tempo dei veronesi. Non succede niente fino ai cinque minuti di recupero: ennesimo calcio d’angolo di Dal Compare, palla che spizzata da un giocatore biancoceleste si traforma in assist per il liberissimo Mensah, che indovina l’unico corridoio possibile. Esplode il Tenni, in campo entra tutta la panchina biancoceleste e Mensah viene sommerso di abbracci. Il gioco riprende giusto il tempo per permettere all’arbitro di estrarre il fischietto e mandare le squadre ai supplementari.
Superiorità numerica e morale alle stelle: partita, qualificazione ed Eccellenza sembrano in mano al Treviso. Tentoni sfrutta il terzo cambio togliendo l’esausto Giuliato, ottima diga di centrocampo con Marangon, puntellando la difesa col fresco Pilotto. Il Treviso si butta subito in avanti a testa bassa, con Del Papa nuovamente libero di partecipare alla manovra offensiva. La stanchezza non si fa sentire, e al 3′ parte l’assedio: Mensah taglia la difesa con un bel assist per Dal Compare, che arriva sbilanciato e spara sul portiere. Azione fotocopia un paio di minuti dopo, lancio di Mensah per Dal Compare, che stavolta fa il meglio possibile: controlla pal palla e tira di sinistro, ma Rossi devia in angolo. Al 6′ Del Papa inventa per Gnago, che fa un movimento da pivot e spara sopra la traversa. Al 10′ Mensah si aggiunge alla compagnia: Dal Compare punta l’area e invece di tirare serve il ghanese, che ha tutto il tempo per controllare palla e sfondare la porta, ma il suo tiro è completamente da dimenticare. La porta “sud” sembra stregata, e il Bardolino rimane in piedi sperando di tirare avanti fino ai rigori.
Ma nel secondo tempo supplementare il Treviso continua a mitragliare, e il colpo del ko arriva quasi subito. Viteri, dopo aver stazionato sulle fasce, decide di aggregarsi al fronte d’attacco principale: riceve palla da Gnago, ci pensa un po’ e non appena vede il varco fa partire un sinistro micidiale che, con l’aiuto del palo, trafigge Rossi. Altra invasione di campo di tutta la panchina biancoceleste. Stavolta sembra fatta, anche perché il Treviso trova campo ancora più libero: al 4′ Gnago fa fuori tutta la difesa e becca il palo; sulla ribattuta Mensah insacca, ma è in fuorigioco. Nei minuti successivi i padroni di casa hanno un pericoloso calo di attenzione, lasciando troppo spazio ai veronesi, che tuttavia non riescono a pungere. Meglio chiudere la pratica, pensa tra sè e sè Viteri, che all’11’, dopo un contropiede mal sfruttato dal Treviso, decide di fare tutto da solo: riceve palla a centrocampo da Del Papa, s’invola verso l’area e infila Rossi con un diagonale debole ma preciso. 3-1 e partita chiusa, la formica atomica panamense non si tiene più. Al triplice fischio iniziano i festeggiamenti per il Treviso…sua Eccellenza.

TABELLINO

TREVISO-BARDOLINO 3-1 d.t.s. (1-1 dopo i tempi regolamentari)

MARCATORI: pt 35’ Corradi; st 50’ F. Mensah; 1’ e 10’ sts Viteri.
TREVISO (4-4-2): Bortolin; Del Papa, Ton, Orfino, Zamuner; Vio (st 36’ Viteri), Giuliato (ts 1′ Pilotto), Marangon, Fonti (st 1’ F. Mensah); Gnago, Dal Compare. A disp. Vincenzi, Livotto, Balzan, Bidogia. All. Tentoni.
BARDOLINO (4-5-1): Rossi; Segala, Zamboni, Brighenti, Alberto Brentegani (st. 15′ Montagnoli); Alessandro Brentegani (st 15′ Pezzini), Corradi, Freoni (ts 11′ Perantoni), Donini, Pietropoli; Pereira. A disp. Girardi, Russo, Resentera, Pachera. All. Giuseppe Brentegani.
ARBITRO: Bozzo di San Donà.
NOTE: giornata calda e soleggiata, campo in ottime condizioni. Espulso al 40’ st Montagnoli per doppia ammonizione. Ammoniti: Zamuner, Giuliato, Dal Compare per il Treviso, Pietropoli, Montagner e Pereira per il Benaco Bardolino. Angoli 11-1 per il Treviso. Spettatori 611, incasso 4530. Rec. pt 1’, st 5’, 1 ts 1’.

 

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