Luigi Sandri Nervesa
Sandri, il presidente del Nervesa

Poteva essere un Treviso – Treviso, magari giocato allo stadio Tenni, ma per fortuna abbiamo evitato questo ennesimo schiaffo alla storia biancoceleste. Anche se sappiamo che con certi personaggi ancora attivi dalle nostre parti (dal nord al sud Italia), le possibilità di vedere nascere un altro Treviso dopo una fusione (che sia Nervesa o qualche altra società della provincia) non mancano.
Ma prima è meglio pensare al presente, al vero e unico Treviso, che domani affronterà la corazzata del girone B, nonché favorita n° 1 per la promozione diretta in Serie D. Il Nervesa del confermato mister Stefano Andretta non può certo nascondersi dopo la campagna acquisti estiva, conclusa nelle prime fasi con tre botti. Il difensore classe ’79 Rudy Nicoletto, ex professionista in C (Torres, Pescara, Lucchese, Avellino), Serie D (Bassano, Belluno e Venezia Mestre) e negli ultimi tre anni all’Union Ripa La Fenadora. Gli altri due colpi riguardano l’attacco. Il primo è il trequartista montebellunese Giovanni Furlanetto (’80), che ha fatto la storia del Rovigo in C2 e Serie D, ma in queste categorie ha vestito anche le maglie di Spal, Itala San Marco e Sacilese; negli ultimi due campionati è tornato nei dilettanti, prima in Promozione (Pievigina), dunque Adriese in Eccellenza. Terzo colpo della coppia di ds Stefano Moretto e lo “squalo” Gianni Davanzo è un cavallo di ritorno, il classe ’83 Federico De Tuoni. Dopo due stagioni passate a Oderzo (17 gol, 10 nell’ultimo campionato), rieccolo ai piedi del Montello, dove nel biennio 2010-2012, in Promozione, aveva realizzato 28 gol. Con lui, dopo il biennio opitergino, torna al Nervesa anche il difensore classe ’85 Christian Sandri. Per quanto riguarda gli under, oltre a quelli confermati o promossi dalla juniores, dal Montebelluna sono arrivati i classe ’96 Dal Maso, Schiavon (centrocampisti) e Ganeo (attaccante). Per il resto confermata la squadra che nell’ultimo campionato ha duellato a lungo per la vetta con l’Union Pro Mogliano Preganziol, venendo beffata nel finale anche dal Calvi Noale che, giunto secondo al fotofinish, ha poi eliminato il Nervesa al secondo turno play-off. In attacco è stato confermato il bomber Massimo Zanatta (altro uomo d’esperienza, essendo un classe ’78), mentre nel reparto arretrato ci saranno ancora Valerio Fantin (’88) e Matteo Scomparin (’87). Come si vede, parliamo di una squadra con un’età media nettamente superiore a quella del Treviso. Impossibile nascondersi: fallire per il secondo anno di fila il salto in Serie D (direttamente, o tramite i play-off, se non la Coppa Italia), sarebbe un mezzo flop.

TREVISO, RIENTRA SOLO TON Tentoni recupera solo Ton in difesa (che ha scontato la squalifica), e forse l’ultimo acquisto, l’attaccante classe ’96 Cisse, che ha ottenuto il via libera dalla federazione. Ancora fuori Tiberio Granati, Minto e Lazzari per infortuni vari, mentre per la formica atomica Rogelio Viteri permangono i problemi con il transfert. Lo scorso anno il centrocampista panamense aveva dovuto aspettare il girone di ritorno per essere arruolabile; qualche settimana in più rispetto a Yves Gnago e Frankie Mensah.
Che con – rispettivamente – Mestrina e Passarella hanno già debuttato in Coppa Italia. Se a Treviso il secondo (subito in gol) ha fatto tutto da solo, alzando le pretese due giorni prima del raduno, ci chiediamo perché non sia rimasto l’ivoriano, anch’egli presente alla conferenza stampa di presentazione della società ai primi di luglio. Eravamo rimasti all’annuncio del ds Tonicello che si prendeva 48 ore per decidere sulla sua conferma, ma poi è calato il silenzio. Sui giornali si è parlato dei soliti problemi burocratici legati al permesso studio/lavoro, ma a quanto pare quei problemi non sembra averli avuti la Mestrina (e prima ancora sembrava averli risolto l’ex ds del Quinto, pronto a tesserare l’ivoriano).
Gnago e Mensah, molto probabilmente, in questo Treviso avrebbero rappresentato delle alternative ai titolari. Alternative che, contro l’Istrana, non c’erano. Certo, mancava Cisse non ancora tesserato, ma parliamo pur sempre di un giovane classe ’96. Le prime partite di campionato, comunque, ci diranno se il Treviso potrà rimanere nei piani alti anche senza intervenire sul mercato… o dovrà farlo, compatibilmente con il budget a disposizione. Se non altro Tentoni, con il 4-2-3-1, ha trovato una soluzione tattica che permette il contemporaneo utilizzo del trio Mason-Conte-Dal Compare. Ora si tratta di capire se una valida alternativa per questi “tre moschettieri” c’è già.
Qualcuno sogna il ritorno di Madiotto, che si sta ancora allenando con la squadra. Ma il fantasista sta aspettando una chiamata dalla serie superiori, tant’è che il suo nome è stato accostato anche al Montebelluna… che però cerca una prima punta. Madiotto nel biennio biancoceleste ha giocato trequartista e seconda punta, ma nello schieramento di Tentoni potrebbe inserirsi nel trio alla spalle dell’unica punta (che come abbiamo visto può essere Mason quanto Conte). Questo per chi vuole fantasticare: anche se non dovesse trovare squadra, sarebbe difficile trovare l’accordo economico con un giocatore di 23 anni che negli ultimi quattro ha giocato tra Prima e Seconda divisione. Anche se, a dir la verità, Madiotto viene da un anno di quasi inattività a livello agonistico: dopo il fallimento del Treviso di Corvezzo è stato preso dalla Pergolettese, che tuttavia già a fine agosto ha deciso che non rientrava nei piani e ha cercato di cederlo; rifiutando il trasferimento, il trevigiano è stato messo fuori rosa. A gennaio è tornato vicino casa ma non abbastanza, rimanendo bloccato nella palude arancioneroverde, mai utilizzato dal tecnico Dal Canto. Magari l’Eccellenza sarà troppo poco per lui, ma è certo che dopo un anno di panca questo periodo da svincolato di lusso non lo aiuta a riscattarsi.

ISTRANA OK Nell’anticipo di ieri l’Union Quinto (dopo il ritorno della consulente Tania Favaro, l’ingaggio di mister Stefano Beghetto e i saluti al ds Continetto) ha tenuto testa quasi fino alla fine all’Istrana, cedendo 2-0 (doppietta di Bonetto).

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