Domani il Treviso debutterà con il lutto al braccio. Attraverso una nota del sito ufficiale, la società ha espresso le proprie condoglianze per la scomparsa, avvenuta giovedì all’età di 92 anni, del grande Giovanni “Nani” Pinarello, fondatore della storica impresa di biciclette trevigiana. Nel comunicato si legge che «grazie alla sensibilità e tenacia del segretario generale Leandro Casagrande, è stato autorizzato domenica un minuto di silenzio in suo onore prima della gara Feltrese-A.C.D.Treviso, e la squadra biancoceleste disputerà l’incontro con il lutto al braccio». I biancocelesti cercheranno di onorarne la memoria ottenendo subito un successo da dedicare a “Nani” e Walter Sarro, scomparso la settimana precedente, tifoso biancoceleste e per tanti anni collaboratore del Treviso Fbc con il negozio Emme Sport.
Il Treviso, dunque, si appresta a salire nel bellunese, per cominciare… da dove aveva finito. Nell’unico campionato di Eccellenza, i biancocelesti avevano chiuso mestamente la stagione 2009/2010 allo stadio Zugni Tauro di Feltre; 2-0 per i padroni di casa (gol di Tormen e autorete di Borsato), già trionfatori al Tenni nel gennaio precedente per 3-1 (dopo l’iniziale vantaggio del Treviso con Ruggero, sfortunata autorete di Bianco seguita dal rigore di Baldi e il definitivo 3-1 di Zanatta).
In quella “indimenticata” annata di stenti, la Feltrese era stata l’unica squadra a battere per due volte il Treviso; il ko dell’andata aveva relegato i biancocelesti in zona play-out, spingendo il contestato mister Rumignani alle dimissioni (in effetti con mister Nicola Zanini in panca il Treviso cambiò marcia), e facendoci credere che l’Fbc avesse toccando il punto più bassa della sua storia. L’estate 2013 avrebbe dimostrato il contrario…
Per i tifosi biancocelesti, in ogni caso, fu una trasferta malinconica, resa meno deprimente solo dall’immancabile passaggio per Pedavena. Il silenzio sul futuro societario non lasciava presagire nulla di buono. Nelle settimane successive le cose si erano sistemate, anche se per garantire la salvezza del neocentenario Treviso i tifosi avevano dovuto scegliere l’unica strada percorribile; un percorso obbligato che, dopo i trionfi iniziali, un anno fa ha ricacciato il Treviso in fondo al burrone da cui era (troppo?) velocemente risalito, accompagnato da una “guida” decisamente inaffidabile…
Adesso si riparte dallo stesso punto con difficoltà simili ma diverse premesse e, soprattutto, differenti personaggi. Ora, come ha perentoriamente affermato il tifoso-presidente Marcello Totera, non si può più sbagliare. L’essere partiti così in basso, tuttavia, costringe il Treviso a puntare subito in alto nonostante lo status di neopromossa. Le premesse, come detto, sono buone, specialmente sul lato sportivo. Confermati i big della Promozione (salvo gli attaccanti Gnago, che purtroppo hanno rafforzato un paio di concorrenti del girone B), la squadra è stata completata dove ne aveva più bisogno. Nonostante i dubbi sulla presenza o meno di adeguate alternative in alcuni reparti, con i successi e la qualificazione anticipata in Coppa Italia Dilettanti i biancocelesti hanno dimostrato di essere già a buon punto. Domani il Treviso salirà sui monti per vincere subito, nonostante le assenze (ancora out Tiberio Granati e Minto, ma con la formica atomica Rogelio Viteri tesserato e il gigante Lazzari quasi guarito) e una giovane Feltrese che anche quest’anno punta a conquistare un salvezza tranquilla, togliendosi qualche soddisfazione con le squadre più importanti del girone B.
FELTRESE, UNA GIOVANE “VETERANA” La Feltrese è una consolidata realtà dell’Eccellenza, visto che i granata disputeranno il loro sedicesimo campionato consecutivo in questa categoria. La prima partecipazione risale al campionato 1997/1998, grazie alla fusione con il Sedico (la società dopo appena due anni tornò alla precedente denominazione, mantenuta fino ai giorni nostri). In questo lungo arco di tempo i granata hanno raggiunto i risultati più importanti nelle stagioni 2002/2003, 2009/2010 (quella del centenario e del doppio successo sul Treviso) e 2012/2013, concluse al quarto posto. Quest’anno la Feltrese ha concluso il campionato all’ottavo posto, con numeri davvero curiosi per una squadra di centro classifica: terzo peggior attacco (28 gol), ma anche terza mglior difesa (30 reti subite).
Il segreto di questa longevità in Eccellenza, nonostante spese spesso contenute, è dovuto anche alla continua promozioni di elementi, tutti del territorio, provenienti dal settore giovanile, in particolare dalla Juniores che disputa il campionato élite. Molti di questi giovani vengono promossi subito in prima squadra, o mandati a farsi le ossa per uno o più anni nelle formazioni bellunesi che militano nelle categorie inferiori. L’estate 2014, dopo le difficoltà societarie che ne avevano messo in dubbio l’iscrizione, non ha fatto eccezione, come dimostrano i casi del portiere Lorenzo Casanova (1993, di ritorno dopo un biennio alla Juventina Mugnai), dei difensori Marco Fini (1991, dalla Plavis) e Davis Zanotto (1994, dal Concordia Fonte), deii centrocampisti Federico Soppelsa e Roberto Piaz (1992, provenient entrambi dal Cavarzano) e degli attaccanti Diego Bassano e Luca Reato (1993), rispettivamente da Ztll Sx Piave e San Fortunato. Tra i confermati, spicca uno dei pochi elementi di esperienza della rosa, il centrocampista Marco Mele (’84), capocannoniere granata dell’ultimo campionato con 5 gol; l’altro è Nicola Armenise, di un anno più giovane. Rispetto allo scorso anno anche in attacco si sono aggiunti elementi di esperienza, come Christian Herrera (classe ’78, il più esperto del gruppo), di ritorno dopo una stagione in Serie D con i cugini dell’Union Ripa La Fenadora; sarà lui a far da chioccia ai tanti giovani granata. Il mercato avrebbe potuto riservare altri due colpi, uno in difesa (dove si cercava un centrale), ma soprattutto in attacco, dov’era stato provato il calabrese Antonio Crisalli (classe ’92 con esperienza in Serie D). L’attacco sembra essere anche quest’anno il problema della Feltrese, come hanno dimostrato le due gare di Coppa Italia che ne hanno sancito l’eliminazione anticipata. Dopo il pari di Moriago con l’Union Qdp, con svantaggio iniziale e pareggio del solito Marco Mele, nel debutto interno i bellunesi sono stati piegati dal Vittorio Veneto (rigore di bomber Della Bianca). In entrambe le partite i ragazzi di mister Pietro Armenise hanno mostrando buone cose, ma come succede spesso nel calcio creare di più non garantisce il successo.
Il Treviso rappresenta un banco di prova difficile ma suggestivo, che potrebbe dare una marcia in più ai giovani feltrini. Dal canto suo il sodalizio biancoceleste dovrà evitare l’harakiri, nonostante un avversario sulla carta meno attrezzato. Altrimenti la partenza rischia di essere davvero in salita, anche metaforicamente…