Com’era temevamo, il comunale di Noventa si è dimostrato un fangoso campo  minato.  In vantaggio per 1-0 a fine primo tempo (ritorno al gol del solito Garbuio), i biancocelesti hanno pagato l’inferiorità numerica  (terzo rosso stagionale Nichele), finendo il match addirittura in 9 dopo l’espulsione di Guercilena. Un espulso anche per il Noventa, che grazie al pari di Rusalen, con un tiro leggermente deviato, a metà ripresa esce dal campo più che soddisfatto dopo aver fermato un altro squadrone dopo Portomansuè e Opitergina.

Le furie rosse, nuova capolista insieme al Fontanelle (1-0 contro il sempre più deludente Portogruaro di Bruno Gava), sono la dimostrazione che infortuni e squalifiche  contano poco quando la squadra funziona. Pur priva di molti elementi, a partire dall’infortunato Cattelan (crociato rotto e stagione compromessa), dopo il 4-1 al Caorle la squadra di Piovanelli ha espugnato Caerano (2-1), inanellando la settima vittoria in otto partite. Il Portomansuè è invece andato incontro a una sconfitta nel big match del Soldan contro il Conegliano (2-0), che così si presenterà al Tenni con l’entusiasmo alle stelle. E il Treviso? Quella che poteva essere una semplice giornata storta si è trasformata, dopo i due contestati rossi, in un mezzo disastro che potrebbe condizionare la sfida con il Conegliano. Le decisioni arbitrali (reclamato anche un rigore) hanno mandato su tutte le furie il presidente Visentin, che con un comunicato sul sito ufficiale della società ha annunciato un duro esposto in federazione.

La partita è stata pesantemente condizionata dalla frettolosa espulsione di Nichele a inizio partita. Il Treviso il suo aveva comninciato a farlo fin dai primi minuti, dimostrano quella crescita dimostrata almeno nella prima mezz’ora (bella ma infruttuosa) contro il Fontanelle. Cesca era pure riuscito a ritrovare il gol, poi annullato per un fuorigioco probabilmente inesistente. Partita molto viva, nonostante un campo non perfetto, ulteriormente reso fangoso dalle abbondanti piogge dei giorni precedenti. Due occasioni per parte, ma non senza grossi pericoli per i portieri: da parte del Noventa una tiro rasoterra debole ma insidioso che Tunno accompagna fuori vicino al primo pallo; per il Treviso una conclusione imprecisa d’esterno da parte di Banzato.
Poi il primo fattaccio: fallaccio da dietro di Sprezzola su Garbuio, lanciato verso l’area con un solo avversario davanti al difesnore: solo un timido giallo da parte del signor Drigo di Portogruaro, che inizia dunque la sua giornata da dimenticare. Perchè poco dopo succede il fattaccio: sugli sviluppi del calcio di punizione Nichele finisce a terra, “schiacciato” da un avversario; l’arbitro ferma il gioco e chiama lo staff biancoceleste. Come si potrà vedere nelle immagini, mentre Nichele riceve le cure mediche l’arbitro Drigo si gira di scatto, forse dopo aver sentito qualcosa di non consentito, e sventola il rosso al centrocampista, ancora a terra. La decisione sembra cogliere di sorpresa gli altri giocatori, tanto che i compagni di squadra ci mettono un bel po’ a realizzare quanto accaduto e iniziare una timida protesta.
Ci sarà da tempo per parlare degli episodi arbitrali, per ora va sottolineato che nonostante l’inferiorità numerica il Treviso continua mantenere un certo predominio, anche se la partita si infiamma nuovamente solo nel finale: al 41′ proprio Sprezzola (che visto il metro giudizio dell’arbitro meritava ben più di un giallo) pesca libero Rusalen, la cui conclusione viene bloccata con qualche affanno da Tunno. Gol sbagliato, gol subito. Poco prima del rientro negli spogliatoi Tessari, protagonista di un’ottima prova, effettua un bel lancio che sorprende la retroguardia neroverde; Garbuio e Cesca per poco non si ostacolano, ma l’attaccante ex Montebelluna e Nervesa non sbaglia e sigla un vantaggio tutto sommato meritato.

Nella ripresa, chiaramente, il Noventa prende campo contro un Treviso costretto a difendersi per difendere il prezioso vantaggio in inferiorità numerica. I padroni di casa prendono le misure con una punizione di Ferrarese, che al 20′ proprizia il pareggio: incursione dell’attaccante neroverde, Marchiori nel fermarlo fonrnisce un assist a Rusalen che di destro piega la resistenza dello spiazzato Tunno, forse ingannato dalla deviazione di un difensore biancoceleste? Poco cambia, perché il Noventa a mezz’ora dalla fine riaggunta la parità con un uomo in più. Ma il Treviso ha una reazione di orgoglio e sfiora il clamoroso raddoppio con Cesca (girata respinta a fatica da Berto con la collaborazione della difesa), che successivamente diventa assist man per Banzato, che a tu per tu con Berto tira sull’esterno della rete. In questa giornata da incubo il Treviso ha anche il tempo di reclamare un rigore, giusto per allungare la lista di “imputazioni” a carico del signor Drigo. Su un cross dalla sinistra Cesca finisce a terra dopo il pestone di un difensore veneziano nel tentativo di saltare per deviare la palla alta in arrivo. A completare la beffa, dopo il rosso a Tonetto a dieci minuti dal termine, nei concitati minuti finali arriva anche la cacciata di Guerclinea, che dopo un contrasto da terra che lo vede soccombere sgambetta l’avversario, beccandosi un rosso molto pesante in vista della delicata sfida con il Conegliano.

NOVENTA-TREVISO 1-1 (0-1)

MARCATORI: pt 46’ Garbuio; st 20’ Rusalen.
NOVENTA: Berto, Trevisiol, Soriani, Franzin (25’ st Gabriele Guerra), Lovato, Alberto Guerra, Carli (46’ st Bortolotto), Sprezzola (1’ st Tonetto), Zorzetto (28’ st Squarcina), Ferrarese, Rusalen. A disposizione: Venturato, Maimone, Saad Atik. Allenatore: Bergamo.
TREVISO: Tunno, Callegaro, Pegoraro (38’ st Seno), Nichele, Rosina, Marchiori, De Marchi, Tessari, Cesca, Garbuio (28’ st Guercilena), Banzato. A disposizione: Meneghin, Caradonna, Cremonese, Pasqualini, Meite. Allenatore: Pala.
ARBITRO: Drigo di Portogruaro.
NOTE: espulsi al 16’ pt Nichele (T), al 35’ st Tonetto (N)  e al 45’ st Guercilena (T). Ammoniti Sprezzola, Lovato e  Trevisiol per il Noventa, Tessari e Marchiori per il Treviso. Angoli 4-3 per il Treviso. Recupero: 2’ + 4′.

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