La rosa del Conegliano
La rosa del Conegliano

Se si esclude la doppia sfida della stagione 2009/2010 in Eccellenza tra l’allora Union Conegliano-San Vendemiano (1-0 al Soldan per i padroni di casa, 2-0 per i biancocelesti al ritorno), il derby tra Treviso e Conegliano non si gioca dalla Serie D 1993/1994. Il Congliano retrocedeva, il Treviso si preparava per la scalata verso le serie nobili del professionismo, iniziata la stagione successiva. In questi 23 anni la più antica squadra della provincia di Treviso (è stata fondata nel 1907, due anni prima del Treviso) ha conosciuto un lento declino, con il “picco” di un triennio in Serie D tra il 2002 e il 2005, concluso con la retrocessione in Eccellenza e la mai digerita fusione con il San Vendemiano. Parentesi conclusasi miseramente con il progressivo smantellamento del settore giovanile (solo recentemente ricostituito attraverso l’unione con un’altra società cittadina) e la retrocessione dell’Union CSV in Prima categoria nel 2010. La rifondazione come Conegliano, con ripartenza dalla Promozione garantita dal titolo sportivo del San Floriano, inizia con un nuovo tonfo verso il basso. L’attuale categoria viene subito riconquistata, ma la società del presidente Dario Dall’Anese ha ottenuto solo due quarti posti e un terzo posto, mentre l’ultimo campionato si è concluso con disastroso 11° posto. Troppo poco per la squadra della seconda città più grande della Marca trevigiana, un club che vanta 7 campionati di Serie C. Del resto la stessa circostanza che il derby tra Treviso e Conegliano torni nel sesto livello del calcio italiano rende bene l’idea di quanto sia caduta in basso la Marca trevigiana, che a livello di prime squadre in questi anni è finita dietro persino a Belluno e Rovigo.

Presentatasi ai nastri di partenza del quinto campionato di fila in Promozione a fari spenti, il sodalizio gialloblu non ha iniziato la stagione della riscossa nel migliore dei modi. Nel Trofeo Regione Veneto è arrivata una secca eliminazione: due pareggi per 2-2 con Fontanelle e Opitergina in trasferta, intervallati dal ko interno con il Vazzola nell’inutile sfida finale, con il cambio di allenatore già effettuato. Nonostante la vittoria al debutto contro il Noventa (2-1), il tecnico Massimo Colombo è stato esonerato per divergenze tecniche con la dirigenza, insoddisfatta dalla prestazione della squadra. La squadra ha faticato a digerire il cambio in panchina, inanellando tre sconfitte di fila in campionato (2-1 a Vazzola, al Soldan 3-2 con il Lovispresiano e 2-0 con il Fontanelle) seguite da altrettante vittorie: a Caorle (3-1) e Vedelago (1-0) in trasferta, Caerano (1-0) in casa. Dopo tre pareggi e una sconfitta (due settimane fa con la scatenata Opitergina per 2-1), nell’ultimo turno il Conegliano è tornato a vedere da vicino la zona play-off grazie al clamoroso successo interno contro la capolista Portomansuè (2-0). Un risultato che ha restituito entusiasmo a una squadra che, pur non essendo inserita tra le favorite del girone D, può candidarsi al fastidioso ruolo di mina vagante, non solo in virtù del blasone. Nell’organicodel dg Paolo Dal Cin figurano molti giocatori con lunghi trascorsi nelle categorie superiori come il portiere Michele Mion (’90), i centrocampisti Nicola Armenise (’85) ed Enrico Da Ros (’88) e soprattutto l’attaccante esterno/trequartista Fabio Mazzeo (’83), più volte “nemico” dei biancocelesti con indosso le maglie di randi rivali. Suo il momentaneo pareggio nel 3-1 del Treviso di Zanin contro l’Unione Venezia/Mestre nella Serie D 2010/2011, mentre nell’Eccellenza 2014/2015 i tifosi se lo ricoderanno con l’arancionero della Mestrina. Con 3 gol è, insieme al compagno di reparto Costantini, il miglior marcatore del Conegliano. Non proprio un attacco atomico, come dimostrano i 14 gol realizzati dai gialloblu che, con 12 gol subiti, sono d’altro canto una delle difese meno battute.

Dopo il Fontanelle un’altra squadra ostica al Tenni, per un Treviso chiamato al riscatto dopo il deludente pareggio di Noventa. Un passo falso trasformato in un disastro dal contestato arbitraggio del signor Drigo di Portogruaro. L’espulsione per certi versi fantozziana di Nichele, squalificato per due giornate, ha pesantemente influenzato l’andamento della partita, mentre il rosso finale a Guercilena complica non poco le cose a Pala. Oltre alle squalifiche, potrebbe pesare la situazione emotiva della squadra dopo le “mazzate” di arbitro e giudice sportivo, anche se poco si può recriminare sul reclamo respinto. L’intento, magari, era mandare un segnale ai piani alti dopo molti arbitraggi eccessivamente severi ai danni del Treviso, che nelle ultime tre partite ha collezionato quattro rossi.

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Fusciello tra Cesca e Nichele a Vascon di Carbonera (foto Acd Treviso)

Tuttavia l’attuale quarto posto, a  tre punti dal duo di testa Opitergina-Fontanelle e uno dal Portomansuè, non si può addebitare agli arbitraggi sfavorevoli. Nonostante la fine della lunga imbattibilità di Tunno, quella biancoceleste resta senza rivali la miglior difesa del campionato. Spesso si dice che a vincere i campionati sono le squadre con la miglior difesa… ma  per quelle con il settimo attacco è un po’ più dura. Ultimamente il Treviso ha stentato in avanti, anche se nelle ultime partite ha creato molte palle gol.
A Noventa, inoltre, la squadra di Pala ha giocato un’ottima partita nonostante l’inferiorità numerica per quasi tutto il match. Le assenze peseranno, soprattutto a centrocampo, e non sorprende che con l’inizio di dicembre e l’apertura del mercato la società abbia già piazzato il primo colpo. Tobia Fuscello, classe ’90 girovago con alle spalle molte esperienza nelle categorie superiori (viene non a caso dall’Union Feltre, squadra di Serie D), è sì un centrocampista, ma con spiccate doti offensive, impiegabile anche come esterno al fianco di una prima punta come Cesca. La notizia, anticipata ieri sera da sito trivenetogoal, è stata ufficializzata dalla società con comunicato e intervista video al nuovo arrivato, che dunque potrebbe debuttare già domenica.
Non si tratta, tuttavia, della prima punta annunciata due settimane fa da Visentin, ed essendo appena iniziato il calciomercato invernale non è da escludere un colpo più offensivo. Anche perché, nel’anticipazione di ieri, trivenetogoal annunciava anche due probabili addii. Oltre al portiere Berto, finito ai margini dopo la prepotente affermazione di Tunno, tra i partenti potrebbe esserci l’esterno offensivo Meite. Il giocatore ivoriano, dall’indubbio talento ma forse troppo discontinuo, non rientrerebbe nei piani di Pala. Insomma, il mercato è già entrato nel vivo per quel che riguarda il Treviso, ma la squadra dovrà rimanere impassibile alle destabilizzanti sirene del mercato, trasformando la rabbia accumulata a Noventa in fredda determinazione. Specialmente sotto porta.

I precedenti tra Treviso e Conegliano sono 17 in totale tra campionato e coppe: 8 vittorie per il Treviso, 4 per il Conegliano e 5 pareggi. Questi i risultati al Tenni, considerando anche il precedente con l’Union CSV.

Campionato

Treviso-Conegliano 0-1 Serie D 1972/1973
Treviso-Coneglianese 2-1 Serie D 1973/1974
Treviso-Coneglianese 2-2 Serie D 1974/1975
Treviso-Conegliano 2-2 Interregionale 1991/1992
Treviso Conegliano 1-0 Interregionale 1992/1993
Treviso-Conegliano 0-1 Interregionale 1993/1994
Treviso-Union Csv 2-0 Eccellenza 2009/2010

Coppa

Conegliano-Treviso 0-1 Serie C 1982/1983
Treviso-Conegliano 0-0 Serie C 1982/1983
Conegliano-Treviso 0-1 Serie D 1993/1994

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