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La Provese potrebbe ripartire dalla Prima categoria, liberando un posto in Eccellenza

La mancata promozione diretta del Villafranca Veronese non ha scalfito le certezze del Treviso. Nelle interviste alla stampa locale il presidente Visentin non ha mostrato dubbi al riguardo, confidando – come ha fatto domenica scorsa – nel sempre più probabile ripescaggio del Montebelluna. Nonostante la retrocessione diretta per la regola degli 8 punti, il Montebelluna può vantare un punteggio record di circa 50 punti in ottica ripescaggio; la conferma arriva non soltanto dalla stampa nostrana, ma anche da altre regioni che vedono squadre interessate, come la Jesina per le Marche.
In ogni caso, altri indizi sembrano confermare che la “promozione” in Eccellenza del Treviso non è pù un miraggio, anche per i tifosi più “prudenti”. In questi mesi avevamo elencato i vari scenari possibili, a partire dalle quattro retrocessioni venete e la mancata promozione diretta in Serie D delle due venete partecipanti ai play-off nazionali di Eccellenza. Due situazioni negative che si sono puntualmente verificate, anche se c’è sempre stato un certo ottimismo sul ripescaggio del Montebelluna.
Adesso sembra che anche il Villafranca Veronese, tra le sette perdenti la finale play-off di Eccellenza, sia intenzionato a richiedere il ripescaggio. Nelle prossime settimane se ne saprà di più, ma nel frattempo nuovi spiragli verso l’Eccellenza potrebbero aprirsi in seguito a fusioni o mancate iscrizioni di squadre aventi diritto. Tra le squadre alle prese con problemi legate alla proprietà c’erano Union Pro Mogliano/Preganziol e Piovese (Piove di Sacco), che come precisato la settimana scorsa hanno risolto i problemi con un cambio di proprietà. Qualche difficoltà in più per la Provese, formazione di Prova (frazione di San Bonifacio). Stando alle indiscrezioni riportate da calciovicentino, la società rossonera non è ancora riuscita a trovare nuovi soci e potrebbe richiedere l’iscrizione in Prima categoria. Si attendono altre conferme su questa possibile defezione, consapevoli che nelle prossime settimane lo scenario potrebbe cambiare nuovamente in meglio per i veronesi. Di sicuro avremmo preferito essere già certi dell’Eccellenza senza dover sperare anche nella sfortune altrui.

La situazione verificatasi alla fine di questa stagione è piuttosto anomala, anche nel caso in cui dovessero liberarsi addiritturadue o tre posti contro gli attuali zero. Nelle stagioni precedenti, anche quelle lontane temporalmente, il Treviso avrebbe festeggiato la promozione in Eccellenza al triplice fischio della finale di Vittorio Veneto, lo scorso 25 aprile. Nella precedente avventura in Promozione (stagione sportiva 2013/2014) il Treviso era certo del salto di categoria già dopo aver vinto la rocambolesca semifinale play-off con il Bardolino, rendendo praticamente inutile la finale dello Zanutto contro l’ex Passarella (il Sandonà appena promosso in Serie D). Alla fine in quel campionato furono ripescate addirittura 5 squadre, comprese le due semifinaliste dei play-off.
Quattro anni dopo quell’abbondanza è un lontano ricordo, complice il risultato negativo in Serie D, a sua volta facilitato da un’altra anomalia: l’inserimento di tutte le formazioni venete (solitamente distribuite anche in altri gironi, B e D per le veronesi, alcune padovane e le rodigine) in un girone con appena due friulane, una lombarda come il nobile Mantova e nemmeno una trentina, spesso vittime sacrificali di un girone storicamente triveneto.

Viste queste problematiche, se tutto andrà per il meglio, la vittoria del Trofeo Regione Veneto assumerà ancora più importanza per il Treviso.

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