La cura Bellotto funziona: il Treviso espugna il Camp de Nogher di Cavarzano con un netto 2-0 firmato Riccardo Zambon, decisivo con la seconda doppietta consecutiva (un gol nei primi minuti nel primo e secondo tempo). Altra grande prova collettiva dei biancocelesti, che nel finale hanno riaccolto in campo dopo Morbioli e Paladin. Unica nota negativa l’infortunio del ninja Carraro, che andrà valutato nelle prossime ore. Prima del fischio d’inizio le due squadre hanno mandato il loro messaggio di incoraggiamento per Gianmarco, un ragazzo delle giovanili ricoverato in ospedale a Treviso dopo un malore.
Una vittoria che poteva essere più netta se i biancocelesti fossero stati più cinici sotto porta: nel primo tempo Barattin (prima un grande intervento di Solagna, poi l’incrocio dei pali), nel finale di gara i convalescenti Morbioli e Paladin, protagonisti di due scambi gestiti troppo frettolosamente. Un bottino comunque importante se si pensa che il Cavarzano aveva la miglior difesa del campionato con l’Opitergina con 3 gol subiti. E dopo aver subito almeno un gol nelle ulime cinque partire, il portiere biancoceleste (oggi ancora l’under Mion) è uscito dal campo imbattuto. L’ultimo “clean sheet”, esclusa la coppa (inutile 2-0 a Spresiano pochi giorni prima delle tre sberle al Soldan di Conegliano), risale alla prima in campionato a Vedelago (4-0 esterno).
Contro il Godega il gol subito era arrivato dopo un malinteso difensivo, per il resto la squadra aveva subito poco o nulla. E ieri il Cavarzano ha avuto un’unica grossa palla gol solo nel secondo tempo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quando la sfera è stata mandata sopra la traversa da un giocatore lasciato colpevolmente solo davanti l’area piccola. La squadra nelle due partite sotto la guida tecnica di Bellotto ha subito meno pur creando molto palle gol, confermandosi il miglior attacco del girone D. In pochi il Treviso ha cambiato registro nel momento di maggiore difficoltà, dopo la figuraccia di Fontanelle, l’esonero di Feltrin e l’infermeria piena con 4-5 “titolari”.
Il virgolettato non è casuale perché, infortuni a parte, con Bellotto niente sembra scontato. Il tecnico ha già fatto capire che selezionerà chi dimostra di seguirlo e, considerato il tipo di intensità dimostrata dalla squadra soprattutto a Cavarzano (ma per lunghi tratti anche contro il Godega), non è difficile capire che tipo di prestazione si aspetti dai suoi. Corsa, pressing, aggressività sul portatore di palla e, più in generale, tanto spirito di sacrificio. Il passaggio alla difesa a 3 per infoltire il centrocampo si è rivelata azzeccata come sette giorni fa, resta da capire quanto sia stata resa necessaria dall’emergenza infortuni. Fatto sta che con Morbioli e Paladin ancora fuori e la staffetta in difesa (l’uscita di Stradiotto, nemmeno in panchina, compensata dal ritorno da titolare di Guzzo), il peso dell’attacco è ricaduto ancora una volta su Zambon, suppportato dall’agile Barattin, mentre a centrocampo il posto dell’under più giovane è andato addirittura a un classe 2002, Alvise Magli. Sotto la gestione Feltrin lo avevamo visto impiegato nel centrocampo a 3, Bellotto invece l’ha messo sulla corsia destra in un ruolo da “tuttocampista”. La scelta ha pagato, perché lo smilzo 17enne è stato un costante spina nel fianco, sfruttando la propria velocità per inserirsi nei pochi spazi concessi dai padroni di casa.
Come previsto il Cavarzano Oltrardo si è rivelato una squadra tosta, imponendo ritmi altissimi per tutta la partita . Il Treviso è stato bravo e fortunato a colpire nel momento peggiore (il gol subito a inizio di ogni tempo ha tagliato le gambe ai giallorossi), non ci sono dubbi che negli spazi stretti del Camp de Nogher la squadra lenta e confusionaria vista fino a Fontanelle sarebbe stato fatta a fette e triturata. Come sette giorni prima al Tenni alcuni giocatori hanno mostrato una metamorfosi per certi versi sbalorditiva. Zambon e Concas da oggetti misteriosi sembrano diventati imprescindibili, mentre chi aveva già fatto bene nonostante le difficoltà oggi è ancora più leader. Spadari, ieri con la fascia di capitano, ha in mano il centrocampo mentre Carraro, pur non avendo nelle gambe più di un’ora di autonomia, sta tornando a essere il ninja che conoscevamo (speriamo che l’infortunio patito nel finale non sia troppo grave). Anche la difesa è sembrata più sicura, ma alcune sbavature e ingenuità vanno eliminate perché attacchi più prolifici di quello del Cavarzano non perdonano.
Una trasformazione tanto radicale quanto repentina ha spinto molti tifosi a chiedersi – con tono velatamente polemico – perché la squadra non sia riuscita a mettere in campo questa intensità nelle otto partite precedenti. Sicuramente i titolari scesi in campo nella seconda era Bellotto hanno mostrato un atteggiamento completamente diverso, ma il Treviso visto con Godega e Cavarzano ha sfruttato la nuova sistemazione in campo anche per praticare un gioco più semplice e redditizio. La squadra gioca più corta, Zambon è il riferimento unico dell’attacco, supportato da Barattin nelle vesti di guastatore. L’ex Portomansuè ha mancato il gol, ma per un’ora di gioco si è sacrificato pressando costantemente i difensori bellunesi (emblematica l’occasione del quasi 2-0), rallentando le ripartenze del Cavarzano.
Oltre a confermare la squadra su questi livelli, la prossima sfida per Bellotto sarà reinserire nella nuova realtà Paladin e Morbioli. Con Feltrin entrambi erano considerati due titolari inamovibili, una collaudata coppia dal gol facile (due anni fa la vittoria dell’Eccellenza a San Donà con Lele Pasa in panchina) pronta a ripetere le recenti gesta di Torromino e Ferretti, giunti a Treviso dopo la grande stagione a Biella. L’arrivo di Bellotto, coinciso con l’infortunio di entrambi, ha capovolto il mondo biancoceleste consegnandoci un Zambon dominante e apparentemente insostituibile. L’ex attaccante del Mestre finora ha intepretato al meglio i dettami del nuovo allenatore, perché oltre ai gol si è sacrifricato a centrocampo lottando su ogni pallone… e dopo la girandola di cambi che l’ha tolto dal campo insieme al compagno di reparto Barattin e Carraro la squadra, complice anche la stanchezza, ha iniziato a sbandare. In mezzo al campo si è creato un vuoto, perché né Morbioli né Paladin sono riusciti a fare lo stesso lavoro “sporco” dei compagni usciti, perdendo spesso il confronto con i difensori avversari. Sicuramente hanno pagato il rientro in campo dopo qualche settimana ai box, ma le loro qualità non si discutono, tant’è che nello spezzone di gara giocato insieme hanno sfiorato il gol in almeno due occasioni. Entrambi beneficeranno del nuovo assetto, resta da capire se e come sarà possibile rivederli tutti e tre in campo insieme. Anche nei momenti peggiori Morbioli è stato il riferimento unico in avanti, specialmente quando Zambon è stato relegato in panchina, mentre Paladin era sembrato l’unico tramite da centrocampo e attacco. Sicuramente per un giocatore che si esalta con la tecnica (indubbiamente il più talentuoso della rosa) la Promozione è una categorie penalizzante, in certi momenti (come a Cavarzano) dovrà sacrificare le sue qualità e giocare più di spada e non con il fioretto.
Il fatto che il Treviso sia riuscito a fare molto bene anche senza i suoi elementi migliori è uno stimolo per chi non ha ancora potuto partecipare come protagonista a questa sorprendente rinascita. Lo avevamo detto dopo Fontanelle e a maggior ragione lo ribadiamo dopo due convincenti vittorie di fila: il Treviso non è una squadra di sopravvalutati e ha tanti elementi di qualità che potranno trasformarlo veramente nella principale contendente di un’Opitergina sin qui praticamente perfetta.
Il cambiamento rispetto alla disastrosa situazione di partenza è stato tanto radicale che non è esagerato parlare di una prima, piccola rivincita per il “vecchio” Bellotto.
TABELLINO
CAVARZANO OLTRARDO – TREVISO 0 – 2 (0 – 1)
Marcatori: pt 3′ e st 1′ Zambon.
CAVARZANO OLTRARDO: Solagna, Dal Paos (st 23′ Fiori), Sartori (st 19′ Tonus), Fontana, Marcon (st 40′ Salvador), Malacarne, Savi (st 13′ Adami),Boso (st 1′ Sommariva), Del Din, Pajer, Bettio. All. Parteli
TREVISO: Mion, Strippoli, Beccaro, Spadari, Modolo, Guzzo, Magli, Concas, Zambon (st 35′ Morbioli), Carraro (st 29′ Marcon), Barattin, (st 14′ Paladin). All. Bellotto.
Arbitro: Marino di San Donà di Piave.
Note: terreno in perfette condizioni. Ammoniti Fontana e Tonus per il Cavarzano, Beccaro per il Treviso. Angoli: 6-5.