Porta sgurnita per Ferrarese dopo l'incertezza di Mion

Noventa di Piave resta un tabù per il Treviso, che rispetto a due anni fa può arrabbiarsi solo con se stesso. I biancocelesti partono fortissimo e sfiorano il gol in due occasioni con Zambon, ma dopo il quarto d’ora di gioco la difesa ci ricasca e Ferrarese approfitta dell’uscita sbagliata di Mion. I biancocelesti sbandano, vanno nel pallone e in un paio di occasioni rischiano di subire il secondo gol. Nella ripresa Paladin s’inventa il gol del pari con un veloce scambio al limite dell’area di rigore, il Treviso domina ma sbaglia 3-4 palle gol clamorose e nel finale, sbilanciato, rischia addirittura il gol beffa del solito Ferrarese. Nel complesso una buona prestazione: squadra rimasta a galla dopo il gol subito e brava a reagire con un gran secondo tempo, penalizzata anche dalla condizioni del campo reso pesante dalla pioggia. Il pareggio che fa contento solo il Noventa, il Treviso può recriminare per i regali in difesa e in attacco, ma quanto meno non vede scappare l’Opitergina, fermata in casa dal Fontanelle.

Porta sguarnita per Ferrarese dopo un pasticcio difensivo: il Treviso torna a far regali pagandoli a caro prezzo

Polveri bagnate per il Treviso e per bomber Zambon, rimasto a secco dopo tre partite di fila a segno. Almeno un paio di occasioni d’oro sciupate per lui e Paladin, alcune “perdonabili” perché chiaramente condizionate dal campo di gioco. Nel prepartita avevamo sottolineato che sarebbe stata una partita dura, specialmente in caso di maltempo. Il Noventa si è confermato una squadra molto fisica, nel primo tempo è ricorsa al fallo sistematico per bloccare le iniziative del Treviso e dopo il gol regalato ha avuto di dieci minuti di dominio favoriti dallo stato confusionale dei biancocelesti. In quel momento Ferrarese ha fatto vedere i sorci verdi ai giovani del Treviso, incapaci di arginare il giocatore simbolo dei veneziani. Dopo neanche venti minuti il Noventa si è trovato nelle condizioni ideali per difendere il vantaggio, il Treviso passato il momento di difficoltà si è lanciato all’attacco cercando spesso la sponda di Zambon; una soluzione ben presto disinnescata dai raddoppi della difesa neroverde. Tant’è che l’unica occasione degna di nota nella seconda parte del primo tempo è una debole girata mancina del numero 9.
Nella ripresa, caratterizzata da una pioggia sempre meno intensa, il Treviso è riuscire giocare più palla a terra; Paladin ha preso in mano il pallino del gioco e, dopo un tentativo di intesa con Zambon, è andato in gol sfruttando l’ottima collaborazione di Concas. L’ex Sandonà è tornato a essere l’uomo chiave tra centrocampo e attacco, dimostrando anche una buona intesa con Zambon. A centrocampo si è sentita ancora l’assenza di Carraro, sostituito da Saitta che, dopo un inizio molto difficile, è cresciuto nel secondo tempo partecipando alle tante azioni offensive. Se il ninja rimane un giocatore insostituibile, il jolly di centrocampo e difesa sembra aver bisogno di un bel minutaggio per ritrovare la condizione dopo essere rimasto ai box per un mese. Domenica prossima potrebbe avere un’altra chance da titolare vista la squalifica certa di Beccaro, che oggi ha rimediato il quinto cartellino giallo.
Un’altra nota dolente riguarda la fase difensiva, anche se oggi sembrano più evidenti le responsabilità del portiere classe 2000 Mion. L’azione del gol subito ha ricordato quello del Godega al Tenni di tre settimane fa. A dire il vero certi errori, frutto di incomprensioni tra difesa e portiere (non sempre di uscite sbagliate), si vedono fin dalle amichevoli estive sia con Mion che Bazzichetto. Alcuni problemi difensivi ereditati dalla gestione precedente rimangono irrisolti. Il reparto difensivo è molto giovane, visto che a parte Guzzo (’94) la difesa a tre è completata da Strippoli (’99) e Modolo che, essendo un ’98, da questa stagione non rientra più tra i fuori quota. Per quanto riguarda il portiere, Bellotto ha mantenuto la linea di Feltrin alternando l’under Mion a Bazzichetto. Finora l’ex Nervesa si era fatto preferire in più occasioni al più esperto compagno, ritornato in Italia dopo l’esperienza pluriennale nei college americani, ma il secondo svarione dopo quello contro il Godega ha ricordato che con gli under certi errori si devono mettere in conto. Era successo anche due anni fa con il Treviso di Pala, corso ai ripari con l’ingaggio di Tunno, un fenomeno per la categoria e subito decisivo nel fermare uno come Gnago. L’under in porta garantisce un giocatore di movimento esperto in più che può fare la differenza, ma la maggior parte delle squadre preferiscono schierare un giocatore più esperto tra i pali e con il “posto fisso”.
Come ricordato nel prepartita, il Treviso in questo inizio di stagione è stato penalizzato anche dai tanti infortuni che hanno fermato molti uomini chiave. Prima Paladin (a fine agosto e in ottobre), adesso il ninja Carraro, senza dimenticare l’under Pinarello (tornerà a dicembre). L’addio di Morbioli non ancora compensato da un altro innesto ha accorciato ulteriormente la rosa. Oggi mancava anche Luna, in panchina a parte il portiere Bazzichetto (’93) e il difensore Stradiotto (’86) c’erano solo under nati dopo il 2000, alcuni prelevati dalla Juniores. Bellotto non ha effettuato nemmeno un cambio.

TABELLINO

NOVENTA -TREVISO 1 – 1 (1 – 0)

Marcatori: pt 17’ Ferrarese, st8’ Paladin.
NOVENTA: Zamberlan, Pozzan, (st 18’ Soldan), Tonetto, Lucchetta, Pasini, Scardellato (st 28’ Donati), Carli, Daupi, Miolli, Ferrarese, Sciano (st 41’ Smeraldi). All. Tuis.
TREVISO: Mion, Strippoli, Beccaro, Spadari, Modolo, Guzzo, Magli, Concas, Zambon, Saitta, Paladin. All. Bellotto.
Arbitro: Castellin di Este.
Note: terreno appesantito dalla pioggia. Spettatori 500 circa. Ammoniti Pasini per il Noventa e Beccaro per il Treviso. Angoli 6-2 Recupero: pt 2’, st 4’.

RISULTATI

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