Dopo due sconfitte consecutive al Tenni il Treviso ritrova il successo e onora la memoria di Fabio Di Maio, scomparso il 1° febbraio del 1998. Dopo i primi minuti poco brillanti (soliti lanci lunghi dalla difesa persi nel nulla), i biancocelesti iniziano a giocare palla a terra e all’8′ si sbloccano: Morbioli giostra palla fuori dall’area e pesca Barattin; l’ex Portomansuè, solo davanti al portiere, sembra in fuorigioco ma la guardalinee non segnala nulla e Onnivello è battuto.
Il gol manda in confusione gli ospiti e fa volare sulle ali dell’entusiasmo il Treviso, che colleziona tante altre occasioni. Nonostante tutto i nostri ce la mettono tutta per complicarsi la vita, come quando Guzzo si fa rubare palla ingenuamente dal bomber Pignata, che s’invola solo verso la porta ma trova il miracoloso intervento di Mion. Poco prima della fine del primo tempo altro brivido su un’azione nata da un errore in ripartenza. Le solite ingenuità che finora sono costate tantissimi punti…
Nei primi minuti della ripresa il Fontanelle parte forte e costringe il Treviso sulla difensiva; la squadra di Fornasier a dirla tutta non crea molti pericoli, ma recrimina per un intervento sospetto di Guzzo su Pignata. Così poco dopo il quarto d’ora di gioco arriva il colpo del ko, frutto di una pregevole combinazione iniziata e conclusa in gol da Saitta, oggi tra i migliori in campo. Il 2-0 taglia definitivamente le gambe al Fontanelle, che cala anche fisicamente. I gialloneri provano il tutto per tutto ma la poca luciità porta a errori clamorosi, come quello che innesca il contropiede di tre giocatori biancocelesti in solitarias verso la porta avversaria. Paladin decide di fare tutto da solo ma Onnivello riesce a intercettarlo; il fantasista recupera palla al limite dell’area e fa partire un tiro deviato che tocca la parte inferiore della traversa e rimbalza sulla linea di porta. Dalla parte sinistra della tribuna centrale piovono critiche e mugugni esagerati, considerato anche il risultato maturato. Fatto sta che pochi secondi dopo, sugli sviluppi della stessa azione, Paladin parte a testa bassa e dopo un’azione di forza entra in area per battere Onnivello con un micidiale diagonale. Inevitabile l’esultanza un po’ polemica verso i contestatori. Nel finale Paladin finisce a ferra dopo aver scartato Onivello vicino alla linea di fondo, ma l’arbitro lascia correre. Il Fontanelle può recriminare per qualche epiosodio ma nel complesso è apparso sottotono. Sicuramente ha pesato l’assenza di Greco, tra i migliori nel successo dell’andata.