Paladin polemico
Treviso-Fontanelle 3-0, ultimo gol  in maglia in biancoceleste di Paladin

Dopo i primi movimenti in entrata (il portiere Milan e l’attaccante Baido), le prime conferme (Beccaro, uno dei pochi?), ecco le prime notizie sui giocatori in uscita. Il primo a salutare era stato il difensore centrale classe ’86 Nicola Stradiotto. L’ex Godigese ha firmato per il Cassola, formazione di Prima categoria. Da qualche ora sta facendo molto rumore, invece, l’addio di Alberto Paladin, forse il colpo di mercato più importante dell’ultima campagna acquisti. Il fantasista classe ’94, secondo le news riportate da diversi portali, avrebbe firmato per il LiaPiave. Un ritorno a casa per i figliol prodigo, esploso proprio con maglia giallobluu in Eccellenza, quando non era ancora maggiorenne. 5 gol nella stagione 2011/2012, 18 in quella successiva. Prestazioni che valgono il debutto in Serie D con i friulani della Sacilese (7 gol) l’approdo tra i professionisti con la maglia del Pordenone nella stagione 2013/2014. Dopo l’ottimo biennio in Serie D con il Tamai (27 gol in due stagioni), scende in Eccellenza per formare con Morbioli e Zorzetto l’attacco delle meraviglie con cui il Sandonà di Lele Pasa riconquista la Serie D. Al secondo anno arriva la retrocessione, ma Paladin raccoglie comunque un buon bottino sfiorando la doppia cifra. L’estate scorsa ecco la chiamata del nuovo, ambizioso Treviso, dove ritrova il “gemello del gol” Morbioli con cui aveva vinto il campionato in riva al Piave. Le cose non sono andate come previsto e, al momento, si può parlare di stagione fallimentare per il Treviso, che al momento sembra lontano dal ripescaggio in Eccellenza.
Tuttavia non sembra questa incertezza sulla categoria il motivo dell’addio di Paladin. La sua partenza ha scatenato i tifosi, che nel giro di un’ora hanno riempito di messaggi la discussione aperta sul gruppo facebook “Forza Treviso Fbc”. Come spesso accade si sono formati due fronti: da una parte chi si rimarrica per la sua partenza, individuandolo come il miglior elemento presente nell’ultima rosa; dall’altra c’è chi non si dispera, anzi, facendolo rientrare nel gruppo delle cosiddette “primedonne” che con alcuni comportamenti avrebbero avuto un peso decisivo nel mancato raggiungimento dell’obiettivo stagionale.
Sicuramente il suo rendimento, come la squadra in generale, è stato inferiore alle aspettative. Durante la stagione abbiamo raccontato i tanti momenti di tensione vissuti sopratutto dai giocatori più attesi come Paladin, Morbioli e Guzzo, che potrebbero lasciare il Treviso con qualche mese di ritardo dopo le voci circolate durante il mercato invernale. Qualcuno sicuramente non accetterebbe un altro anno in Promozione, visto i segnali di insofferenza dimostrati già in quel periodo.
Con Morbioli già andato (sembrava fatta con il Noale), sembrava che anche Paladin fosse prossimo all’addio, visto l’interesse di molte squadre di Eccellenza tra cui lo stesso LiaPiave. Le sue qualità tecniche sono indubbie e, anche se in modo incostante, le ha messe in campo anche a Treviso; il progetto tecnico fallito del nuovo Treviso e il tipo di “calcio” giocato in una categoria molto fisica come la Promozione non hanno certo giocato a suo favore. Il suo ottavo e ultimo gol in maglia biancoceleste contro il Fontanelle rimarrà lo specchio di questa stagione di alti e bassi: Paladin, forse tradito da un rimbalzo del pallone, sbaglia clamorosamente un contropiede in campo aperto, poi prende la traversa con un tiro da fuori area e, infine, sugli sviluppi dell’azione segna con caparbietà il gol del 3-0, andando a raccogliere polemicamente gli insulti di chi lo aveva bersagliato di critiche dopo il gol fallito davanti al portiere. Nella confusione generale di una squadra che non ha mai trovato un’identità, Paladin è stato uno dei pochi ad accendere la lampadina. Talvolta ci è riuscito, vedi l’azione del pareggio a Noventa o la doppietta a Vazzola, ma spesso si è perso, tenendo troppo palla e intestardendosi in prolungate azioni personali che hanno mandato su tutte le furie i tifosi più esigenti e critici.
In ogni caso il suo addio, a prescindere dalle tensioni emerse durante la stagione, si poteva intuire anche dopo l’ingaggio di Baido, un giocatore più esperto (classe ’85) che oltre all’esterno può fare anche la seconda punta e il trequartista. Due dei ruoli in cui è stato impiegato spesso proprio Paladin, inizialmente dietro Zambon-Morbioli e più spesso in coppia con uno dei due.
Stiamo andando incontro a una rivoluzione della rosa con qualche mese di ritardo? Gli indizi ci sono, considerando anche i deludenti risultati di questo campionato e l’arrivo di un tecnico esigente come Cunico, che potrebbe affidarsi a giocatori fidati con cui ha già vinto in tempi recenti. Alcuni sono già andati, altri potrebbero presto firmare per altre squadre. Per esempio tuttocampo riporta l’interesse del Portomansuè per Marco Guzzo. Con l’arrivo del ds Carlo Casagrande i biancoverdi hanno salutato Gnago dopo quattro stagioni ma confermato molti elementi dell’ultima rosa come Matteo Ton, centrale difensivo e capitano del Treviso nel biennio 2013-2015 tra Promozione ed Eccellenza.

Intanto il prossimo campionato si preannuncia anomalo per tanti motivi, con il calciomercato che dal 1° luglio durerà fino al 30 ottobre, mentre i giocatori potranno firmare anche con tre squadre. Stando a quanto raccolto da calciovicentino, il comunicato del Comitato Regionale Veneto dovrebbe essere pubblicato domani o all’inizio della prossima settimana. Oggi il Consiglio federale ha ratificato le decisioni prese dai comitati regionali, con il blocco delle retrocessioni dalla Promozione in già. Nei prossimi giorni ci sarà dunque l’ufficialità sui ripescaggi di Schio e Scardovari e la graduatoria per i ripescaggi in Eccellenza.
Su questo fronte non sembrano arrivare buone notizie per le venete interessate alla Serie D, almeno stando a quanto “cacolato” da Notiziariocalcio.com basandosi sui criteri decisi dalla Serie D. Il Vigasio, complice anche l’alternanza di due squadre retrocesse dalla D con una delle seconde di Eccellenza, sarebbe solo al 16° posto. Ancora più indietro Montecchio Maggiore (24° 9 e il Portogruaro (36°). Tuttavia c’è poca certezza sui punteggi, in alcuni casi molto differenti da quelli calcolati dalle società interessate. Qualche idea più chiara si avrà dopo il comunicato ufficiale della Lnd.

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