De Bernard e Pinzi presentano Gnago

De Bernard e Pinzi presentano Gnago
De Bernard e Pinzi presentano Gnago (FotoStampa Treviso)

Sembrava fantacalcio, ma adesso è realtà: Yves Gnegnene Gnago è tornato ufficialmente al Treviso a quasi dieci anni dal suo arrivo. Un tempo lunghissimo in cui l’attaccante ivoriano classe ’92 è passato ben presto da eroe a nemesi, uno dei peggiori avversari dei biancocelesti, simbolo dell’agonia vissuta tra Eccellenza e Promozione. Categorie in cui Gnago ha fatto sfracelli segnando a ripetizione soprattutto contro il Treviso, prima di trovare finalmente stabilità in Serie D per risparmiarci ulteriori sofferenze. E inspiegabili esultanze provocatorie verso i suoi ex tifosi. Sì, perché a parte i tanti gol segnati da ex e l’indubbio valore tecnico che abbiamo sempre riconosciuto al giocatore, il ricordo dei fattacci nel settembre 2014 e febbraio 2018 con le maglie di Mestrina e Portomansuè è ancora fresco nella mente di tanti tifosi. Il futuro è tutto da scrivere, dubbi e incognite non mancano. Sulla storia tra Treviso e Gnago si potrebbe scrivere un romanzo. Altro che Juve-Inter con Cuadrado e Lukaku…

La storia di Gnago a Treviso inizia nel novembre 2014. Il Treviso sta annaspando in Promozione dopo aver iniziato il campionato con 13 giocatori. Nei mesi precedenti sono arrivati rinforzi ma la squadra ha problemi offensivi. L’allora ds sportivo Edy Sartori (in quelle settimane i rapporti con l’allenatore Piovanelli si fanno sempre più tesi), riesce a tesserare dopo la solita odissea burocratica due giocatori africani. Il ghanese Frankie Mensah e l’ivoriano Yves Gnegnene Gnago, che in quel momento viene descritto come un centrocampista, tant’è che poco dopo, nel mercato di dicembre, per il ruolo di prima punta ci sarà il ritorno di Luca Bidogia. Dopo il primo spezzone in campo nel pareggio a reti bianche contro l’Azzurra Sandrigo e le giocate decisive per i compagni nel 3-1 interno al Malo, Gnago scatena per la prima volta il suo potenziale nel roboante 5-0 in casa del Sarcedo, realizzando una doppietta di gol e assist.

Dicembre 2013, primi gol e assist di Gnago con la maglia del Treviso

Nel girone di ritorno il gigante si inceppa come il resto della squadra, complice un infortunio alla caviglia. Meno brillante e lontano dal gol, Gnago resta comunque protagonista calamitando le attenzioni avversarie e fornendo assist fondamentali. Il Treviso sfiora la rimonta vincente in campionato, ma riesce a spuntarla nei play-off regionali conquistando il salto in Eccellenza. I tifosi si chiedono se la società riuscirà a trattenere un giocatore che ha dimostrato di valere almeno la Serie D.
Arriviamo così al luglio del 2014, quando alla conferenza stampa di presentazione del ds Tonicello e alcuni nuovi acquisti Gnago e Mensah sono presenti, ma non ancora tesserati per i soliti problemi burocratici. I continui rinvii e il silenzio sulla questione non fanno ben sperare, finché in una sera d’agosto Gnago compare tra i marcatori di un’amichevole della Mestrina. Per i tifosi è un piccolo shock, ma il peggio deve ancora venire. Poche settimane dopo, alla quarta giornata di Eccellenza, al Tenni va in scena il derby contro gli arancioneri. Gnago, dopo un primo tentativo di sfondamento sventato da Bortolin, segna il gol del vantaggio e si rende protagonista di un’esultanza sconsiderata e ingiustificabile sotto la Curva Sud, generando una prima rissa con gli ex compagni. La situazione si ripeterà nel tunnel degli spogliatoi, mentre in conferenza stampa a poco servono le scuse del diretto interessato.

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La rissa scoppiata dopo il gol di Gnago in Treviso-Mestrina

Ciliegina sulla torta nel post partita, le polemiche al veleno nei confronti dei veneziani riguardo il sorprendente tesseramento di Gnago… che a dicembre cambia subito squadra. Firma con l’Istrana, che il 18 gennaio ospita subito il Treviso. Il copione è già scritto: dopo qualche galoppata di riscaldamento il panzer ivoriano parte da metà campo e dopo uno scambio veloce va in gol senza difficoltà, evitando ogni tipo esultanza. Nella ripresa regala l’assist per il raddoppio all’altro ex Giovanni Madiotto.

Nell’estate 2015 biancocelesti tirano un sospiro di sollievo: Gnago fa la sua prima esperienza in Serie D, seppur divendosi tra Sacilese e Abano. Ma un anno dopo rieccolo in Eccellenza con l’ambizioso Portomansuè, dove rimarrà per quattro stagioni. Riecco lo spauracchio dei tifosi biancocelesti, come se non bastassero i problemi societari dopo il poco promettente cambio di proprietà estivo… A fine settembre Perna e compagni vengono asfaltati al Tenni (5-2) dai biancoverdi, con l’ex che segna una doppietta. Al ritorno il supplizio viene evitato dalla sconfitta a tavolino (il Treviso non si presenta in campo), ma a fine campionato, contro ogni pronostico, retrocede anche il Portomansuè, mentre Gnago non raggiunge nemmeno la doppia cifra. In Promozione (stagione 2017/2018) la musica cambia e il Treviso torna a farne le spese. Nella partita di andata i biancocelesti vincono 1-0, Gnago non segna ma semina il panico per 90 minuti, sbattendo più volte contro lo straordinario Tunno, al debutto tra i pali.

Debutto da 10 e lode per Tunno (foto Acd Treviso)
Il portiere  Danilo Tunno, uno dei pochi gioatori del Treviso a non soccombere sotto i colpi dell’ex Gnago

Poco importa, perchè l’ivoriano segna con regolarità e manda spesso in gol i compani di reparto Sakajeva e Bounafaa, anche loro in doppia cifra. Alla fine saranno 31 gol. Anche nella gara di ritorno Gnago resta a secco (il gol dell’ex arriva comunque con Sakajeva), ma nel finale si lascia andare a gesti poco eleganti nei confronti dei tifosi. Il clima di tensione continua anche dopo il triplice fischio, davanti agli spogliatoi. A fine campionato entrambe le squadre saranno promosse (il Treviso grazie alla vittoria del Trofeo Regione Veneto), ma per i biancocelesti sta per iniziare un altro incubo societario. Altra squadra allo sbando e banchetto pronto per la fame di gol dell’ex: doppietta all’andata (4-0) e al ritorno (0-6), ma gli spalti sono ormai semivuoti perché la seconda farsa societaria in due anni ha spinto i tifosi a disertare lo stadioi in segno di protesta. A fine campionato di Eccellenza 2018/2019 per Gnago saranno 25 centri totali, nella stagione successiva due in più. Il bottino di gol lo spinge al ritorno in Serie D, dove sembra arrivare la consacrazione definitiva: i 13 gol con la Manzanese (che in estate non si iscriverà) gli valgono la chiamata dell’ambizioso Arzignano Valchiampo, dove l’attaccante scrive la storia. All’ultima giornata i vicentini si giocano il campionato a Chioggia: vanno sotto ma poco prima del recupero della ripresa arriva il gol promozione di Gnago, al suo 12° centro stagionale, il più importante. Cosa avrà pensato in quei momenti l’allora direttore sportivo della Clodiense, Roberto Tonicello? Sì, proprio lui, che nell’estate 2014 aveva dovuto gestire lo spinoso caso dell’ivoriano al Treviso. Nell’estate 2022 l’attaccante di Abidjan ha accettato l’offerta dell’ambiziosa Luparense di Zarattini, una corazzata che sulla carta, con Zironelli in panchina, avrebbe dovuto lottare per la vittoria del campionato. Stagione deludente, nonostante il i play-off agguantati in rimonta. Dal punto di vista realizzativo un campionato comunque positivo per Gnago, a segno 11 volte.
E adesso, il ritorno a cui nessuno credeva. Alcuni tifosi hanno trovato Gnago al Tenni lo scorso 6 maggio, per l’amichevole contro l’Arzignano Valchiampo. Solo una visita ai suoi ex compagni o l’inizio della trattativa che due mesi dopo l’ha riportato a Treviso? Il suo nome era comparso su qualche articolo di giornale, ma vista la girandola di nomi del momento l’ipotesi era passato inosservata. Anche perché, viste i fatti di qualche anno fa, un suo ritorno è sempre stato considerato improponibile anche dai tifosi più inclini al perdono. Ma nelle ultime settimane il nome è tornato alla ribalta, con Notiziario del Calcio che considerava concluso l’affare. Martedì mattina trivenetogoal ha annunciato un’accelerata del Treviso e a quel punto anche i più scettici hanno iniziato a crederci. L’annuncio ufficiale, arrivato in serata, è stato lo stesso un piccolo shock.
E ora, cosa aspettarci? Bisogna innanzitutto separare il discorso tecnico da quello emotivo. Dal primo punto di vista Gnago è un grande acquisto e non ha bisogno di presentazioni. Lo avevamo riconosciuto come un “crack” già dieci anni fa, in Eccellenza e Promozione ha avuto una media gol impressionante, in Serie D ha fatto comunque la differenza nonostante il livello molto più alto della categoria. D’altro canto, quanto accaduto con Mestrina e Portomansuè resta nella storia e nella memoria dei tifosi. Il post di annuncio sulla pagina facebook del Treviso Fbc 1993 è stata sommerso di commenti. Qualcuno, ben sapendo il valore del giocatore, è disposto a dimenticare i colpi di testa di tanti anni fa, ma altri tifosi, per questione di mentalità e orgoglio, non potranno mai perdonargli quelle esultanze. Inutile nascondersi. La società riportandolo a Treviso insieme ad altri colpi come Beccaro e Nunes dimostra di non voler recitare la parte della semplice neopromossa gustafeste, ma si è comunque presa un bel rischio. L’azzardo pagherà?

 

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