Gnago esultanza dopo il 3 a 0
L’esultanza di Gnago sotto la curva sud dopo la doppietta personale per il 3 a 0

Chiamato al riscatto il Treviso non ha deluso le aspettative, demolendo il malcapitato Breno con un 4 a 0 che non lascia spazio a repliche. Risultato non scontato, ma dopo l’eliminazione al turno preliminare di coppa e il ko al debutto non si poteva sbagliare. Le uniche sorprese sono arrivate dalle scelte iniziali, con Perticone in panchina e la coppia Farabegoli-Raggio al centro della difesa. Con Sperandio (2005) in porta e i due 2004 Mariutto-Borsato sulle fasce il Treviso si è presentato in campo con una delle difese più giovani del girone C. Il risultato è stato più che buono, anche se contro un Breno che, a parte gli evidenti limiti difensivi, non è riuscito a incidere neanche con il suo reparto più attrezzato, l’attacco. E qui l’altra sorpresa, con l’ex Marcolin in panchina.
Dopo i primi venti minuti da incubo di una settimana fa a Chioggia i biancocelesti partono forte andando vicino al gol già al 4′: Del Vecchio interveniene in tuffo sugli sviluppi di un cross, De Poli raccoglie e da fuori area fa partire un tiro potente deviato in angolo dal portiere granata. Tre minuti dopo Meola scodella in mezzo un calcio di punizione, la deviazione aerea di Gnago finisce poco sopra la traversa. Al 10′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Farabegoli si inserisce perfettamente e devia di testa: palo pieno, il quarto dopo le tre traverse collezionate dai biancocelesti a Chioggia. I tifosi iniziano a preoccuparsi, ma il Breno non sembra voler reagire e il Treviso continua a macinare gioco. Al 16′ azione confezionata dai due che saranno i migliori in campo: dopo uno svarione difensivo Gnago recupera palla e, dopo aver seminato il panico serve Meola che solo davanti al portiere tarda la conclusione e si fa recuperare. Sul ribaltamento di fronte per poco non arriva la beffa: dal contropiede granata nasce un insidioso cross rasoterra dalla destra, Maritato si tuffa in scivolata ma manca la deviazione vincente. Due minuti dopo sale in cattedra De Respinis, che dal vertice sinistro dell’area di rigore fa partire un bel tiro sui cui Delvecchio compie un altro prodigioso intervento. Nel quarto d’ora successivo la partita sembra entrare in una fase di stanca: il Treviso rifiata, il Breno resta timido e con poche idee. Ma al 35′ ecco la fiammata: su un innocuo tentativo offensivo granata il Treviso riconquista palla e parte in contropiede, Meola serve Gnago al limite del fuorigioco, il panzer ivoriano semina la difesa e dopo aver scartato il portiere segna col piatto sinistro. Secondo gol consecutivo per Gnago, che torna a segnare con la maglia e i colori giusti al Tenni a 9 anni e mezzo da quel gol nella semifinale play-off di Promozione contro l’Eurocalcio Cassola. La reazione del Breno non c’è, mentre il Treviso, galvanizzato dal gol, tenta il colpo del ko… che arriva un po’ a sorpresa nel primo minuto di recupero. Meola, ancora protagonista, trasforma un calcio di punizione da posizione decentrata: Delvecchio, sorpreso sul suo palo, riesce a deviare ma la palla si insacca sotto l’incrocio. Non si finisce di esultare che l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Nel secondo tempo il Breno parte meglio, complice un Treviso fin troppo compassato dopo il raddoppio raggiunto nel finale. Lo si capisce al 5′, quando un traversone dalla destra trova Vita libero nell’area piccola; l’ex Samb svetta e devia la palla che attraversa pericolosamente tutta l’area di rigore ma finisce di poco fuori, graziando Sperandio. Il Treviso si rifà vivo tre minuti dopo: affondo del solito Meola sulla destra, il cross si stampa sul viso di De Respinis e la palla finisce fuori. Al 12′ Maritato devia  di testa, palla sopra la traversa; la punta centrale ci riprova al 16′ con un tiro da fuori area senza pretese. Nel frattempo tra gli ospiti è entrato l’ex Marcolin, che si posiziona sulla destra. L’esterno numero 7 cerca di ravvivare i suoi rendendosi subito protagonista di qualche buona giocata, ma al 20′ la partita è virtualmente finita. Azione insistita del Treviso, una bella triangolazione tra gli ex Luparense Beccaro e Mariutto manda il terzino sul fondo, Delvecchio cerca inutilmente di deviare la palla su cui arriva come una piovra Gnago che di petto manda la palla in rete. 3 a 0 ed esultanza scatenata sotto la curva. Per chi ha seguito il Treviso nel cupo decennio tra Eccellenza e Promozione, una scena incredibile e, fino a qualche mese fa, semplicemente impensabile. Con il risultato messo al sicuro anche Florindo inizia la girandola di cambi, sostituendo De Respinis con Posocco. Al 23′, pochi secondi dopo essere entrato in campo, il numero 11 si rende subito protagonista. Sugli sviluppi di un cross si libera dal marcatore con uno splendido controllo a seguire e, da posizione decentrata dentro l’area piccola, fa partire un tiro fortissimo che costringe Delvecchio ad altri straordinari. Un minuto dopo ci riprova con un affondo dalla sinistra, ma il suo destro finisce abbondamente a lato. Al 31′ standing ovation per Gnago seguita dagli applausi per il neoentrato Sottovia, il cui sguardo non promette niente di buono per il Breno. E infatti appena quattro minuti dopo il numero 9 timbra il cartellino. L’azione parte dal neoentrato Arcopinto, che prima si fa soffiare palla da Marcolin, poi la recupera dall’ex della partita e lancia Posocco, che dopo un rapido sguardo serve Sottovia al centro dell’area: piatto mancino e palla sotto la traversa con Delvecchio che resta a guardare. Il 4 a 0 non ferma il Treviso che rischia di dilagare con la fame dei neoentrati. Sottovia partito dalla panchina ha fame di gol e lo dimostra pochi minuti dopo il suo primo squillo stagionale: dopo un bello scambio con Posocco l’attaccante libera Borsato sulla destra, ma il giovane terzino sbaglia il cross sparando sul portiere. Il Treviso non infierisce e la partita si chiude sul 4-0.
Ottima prestazione complessiva dei biancocelesti, che al di là del risultato hanno mostrato una buona intesa, con molti giocatori decisamente cresciuti dal punto di vista della condizione fisica rispetto al debutto di coppa contro la Dolomiti Bellunesi. Gnago lo aveva dimostrato già a Chioggia, dove aveva fatto passare un brutto secondo tempo ai padroni di casa. Il numero 29 può condividere il premio di man of the match con Meola, che insieme a Simonetta ha fornito i giusti collegamenti tra centrocampo e attacco. In difesa ha stupito la prestazione di Raggio, intraprendente e sicuro anche con qualche puntata offensiva; discorso simile per Farabegoli, che ha sfiorato il primo gol in biancoceleste. Con Beccaro in crescita e De Poli confermatosi ad alti livelli, non resta che attendere il pieno recupero dei brasiliani Nunes e Leite.

Servizio del canale ufficiale dell’US Breno.

TREVISO – BRENO 4-0 (2-0)

MARCATORI: 35′ pt Gnago (T), 46′ pt Meola (T), 19′ st Gnago (T), 36′ st Sottovia (T).
TREVISO (4-3-1-2): T. Sperandio, Simonetta (36′ st S. Salviato), Meola (38′ st Leite Borges), De Poli, Mariutto, De Respinis (22′ st Posocco), Raggio, Borsato, Farabegoli, Gnago (31′ st Sottovia), M. Beccaro (25′ st Arcopinto). Allenatore: Florindo.
BRENO (4-3-3): Delvecchio, Arpini (33′ st Cristini), Tagliani, Quaggiotto (12′ st Marcolin), Melchiori (20′ st Pelamatti), Vita (38′ Meni), Brancato, Negretti (12′ st Scanzi), Maritato, Kasa, Sampietro. Allenatore: Bersi.
Arbitro: Maccorin di Pordenone, assistenti Fragiacomo di Gradisca d’Isonzo e Carlevaris di Trieste.
Note: Ammoniti: Sperandio (T), De Poli (T), Borsato (T), Beccaro (T), Kasa (B), Sampietro (B). Spettatori 1000. Recupero 1’+3′.

P