Este presentazione
La rosa dell’Este alla presentazione ufficiale in piazza (foto AC Este 1920)

A dodici anni dalle prime due sfide nella Serie D 2010/2011 il Treviso ritrova l’Este, da quasi due decenni realtà stabile della Serie D. I giallorossi, fondati nel 1920, fino alla fine degli anni ’90 avevano militato quasi sempre nelle categorie più basse del dilettantismo veneto, tra Prima e Seconda categoria, salvo il biennio 1971-1973 in Promozione. La scalata verso le categorie più importanti inizia nel 1999 con la conquista della nuova Promozione veneta e, in seguito, il salto in Eccellenza (2002) e Serie D (2005). L’approdo in un campionato nazionale coinbcide con la fine del decennio sotto la presidenza del medico Donato Romano, che lascia le redini del club atestino ai fratelli Romano e Renzo Lucchiari. Da quel momento gli atestini abbaonderanno più la categoria, con l’unica retrocessione sul campo (sconfitta ai play-out con la Virtus Verona) della stagione 2007/2008 compensata dall’immediato ripescaggio. Due anni dopo, sotto la guida tecnico Francesco Feltrin, ex Treviso, l’Este ottiene quello che è tuttora il suo miglior piazzamento in campionato: il 2° posto alle spalle del Montichiari, davanti all’Unione Venezia staccato di un punto. Nella stagione successiva solo un 8° posto nel campionato vinto dal Treviso di Zanin: nelle prime inedite sfide con i biancocelesti arrivano due sconfitte per 2-1, con annesse polemiche del tecnico Zattarin. Particolarmente acceso anche il post partita del ritorno giocato al Nuovo Comunale di Este: dopo il vantaggio iniziale di Ferretti e il pareggio di Moresco, nel finale di partita arriva il contestato gol di De Lorentiis. Due anni dopo i giallorossi sfiorano il colpaccio: inseriti nel girone D si godono a lungo la vetta, perdendola a favore del Forlì ad aprile dopo essere stati penalizzanti di due punti (il caso relativo al tesseramento dell’ex Venezia Aliberti); nel rush finale la spuntano i romagnoli. Il terzo posto, secondo miglior risultato nella storia del club, verrà replicato nella stagione 2015/2016 dietro Venezia e Campodarsego.
Nelle ultime sette stagioni l’Este non è riuscito a ripetere gli stessi risultati, ottenendo comunque onorevoli piazzamenti tra il 6° e il 15°, spesso davanti a squadre con budget decisamente superiori. Nessun piazzamento play-off, ma la squadra ci è andata molto vicina nella scorsa stagione. Un campionato condizionato anche dal precoce infortunio del bomber classe ’95 Lorenzo Moscatelli dopo un inizio da favola: 6 gol in 5 partite di campionato e 2 in altrettante partite di coppa. Con l’allenatore Andrea Pagan, l’attaccante è stato uno dei confermati per la 19° stagione di fila dell’Este in Serie D. Tra gli elementi rimasti spiccano l’ex Montebelluna Nicola De Vido (’95), 8 gol lo scorso anno, e il capitano Giacomo Caccin, centrocampista classe ’97 cresciuto nel Cittadella, al quarto campionato consecutivo in giallorosso. Scuola Cittadella anche per il classe 2004 Giovanni Franzolin, uno degli under che più ha impressionato nel campionato precedente. Discorso simile per il 2003 Thomas Agosti, nuovamente a difesa della porta. Il reparto arretrato è stato confermato in blocco, a partire dall’esperto Andrea Giacomazzi (’95), veterano della categoria con le maglie di Union Feltre, Luparense e Campodarsego. Gli altri sono Giacomo Zanetti (’98), Francesco Piccardi (‘2000), Tommaso Calgaro (’01) e Alessandro Munaretto (’02). Decisamente rafforzata la linea mediana con alcuni veterani della categoria. Dopo 7 anni è tornato Emanuele Busetto (’92), 220 presenze in Serie D. Può vantare anche importanti esperienze in Serie B (Empoli 2011/2012) e C (Ravenna, Sorrento, Chieti e Gozzano) il napoletano Roberto Guitto (’91), arrivato dal Campodarsego dopo che alcune voci di mercato lo avevano accostato al Treviso. Dall’Adriese sono arrivati il centrocampista Andrea Tomasi (’02), ex Montebelluna, e l’attaccante svedese Vitor Ekblom (’98), autore di 8 gol divisi con il Sona e i polesani. Altro colpo importante il classe 2000 David Memeh Okoli, fratello del difensore atalantino Caleb; scuola Vicenza, arriva dall’esperienza alla Virtus Bolzano, dove ha relizzato 6 gol. Rinnovato, infine, il reparto under. L’innesto più importante in prospettiva è forse Yuri Maset, roccioso difensore centrale classe 2005 nato a Conegliano e cresciuto nei settori giovanili di Pordenone, Spal e Torino. L’ex Treviso Albinot Shukolli, invece, dopo aver iniziato la stagione a Este a metà settembre è passato al Cavarzano Oltrardo.

In un campionato che si preannuncia più competitivo rispetto al recente passato l’obiettivo dell’Este è ancora una volta stupire, confermandosi nella parte sinistra della classifica e, magari, riassaporare il gusto dei play-off. L’inizio è stato un po’ al di sotto delle aspettative. In coppa nel primo turno, al Ballarin di Chioggia, non c’è stata storia: sotto 3 a 0 dopo appena mezz’ora, nel secondo tempo i giallorossi hanno segnato il gol della bandiera con Moscatelli. Il recuperato bomber si è ripetuto una settimana dopo al debutto in campionato, acciuffando il pari in pieno recupero al Nuovo Stadio Comunale contro il sorprende Chions. Al contrario, il recupero è stato fatale nella seconda giornata: a Montebelluna il gol di Okoli è stato vanificato dal pareggio dei trevigiani al ’93. E adesso c’è il Treviso dell’ex Michele Florindo, sulla panchina dei giallorossi nel biennio 2016-2018; nell’estate di sette anni fa, curiosamente, era stato chiamato per sostituire proprio Andrea Pagan, ingaggiato dall’Altovicentino.

Michele Florindo a Este nel 2016
La presentazione di Michele Florindo nell’estate 2016 (AC Este 1920)

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