Dopo quasi tre decenni torna la sfida tra Treviso e Bassano, due gloriose società del calcio veneto tornate in Serie D dopo qualche stagione di sofferenza nei campionati regionali. Una categoria che sta comunque stretta alla tifoseria giallorossa, che nel nuovo millennio si era abituata ai fasti del professionismo, sfiorando anche la prima storica promozione in Serie B.

Fondato ufficialmente nel 1920, dopo i primi campionati di Serie C degli anni quaranta il Bassano passa gran parte della sua storia tra i campionati regionali e la Serie D/Interregionale. La storia dei giallorossi prende una svolta decisiva nel 1996, dopo la retrocessione in Eccellenza e l’acqusizione del club da parte di Renzo Rosso, patron della Diesel. Dopo l’immediato ritorno in Serie D, la nuova facoltosa proprietà deve attendere 8 anni per il ritorno tra i professionisti, ma la promozione in Serie C2 è seguita dalla vittoria dello Poule Scudetto. Dopo la salvezza al debutto, dalla stagione 2006/2007 il Bassano si stabilisce ai piani alti della categoria. Nel campionato 2007/2008 il club vince la prima storica Coppa Italia di categoria, anche se nel derby veneto della finale play-off per la promozione soccombe al Portogruaro. Nella stagione 2009/2010 il settimo posto vale l’ammissione alla nuova Serie C1, la Lega Pro Prima divisione. Nel 2012 retrocede in Seconda Divisione, ma nella stagione 2013/2014 viene ammesso alla nuova Lega Pro unica. La Lega Pro 2017/2018 segna l’apice nella storia del Bassano: la squadra conquista il primo posto insieme al Novara, ma viene penalizzata dalla classifica avulsa, arrivando comunque alla finale play-off per la Serie B, dove viene sconfitta dal Como. Nei campionati successivi il Bassano si ridimensiona, fino alla svolta dell’estate 2018: Renzo Rosso rileva il marchio del Vicenza appena fallito e decide di trasferire il  club nel capoluogo berico. Il mantenimento della denominazione “Virtus” nel nuovo Lanerossi Vicenza e le promesse del patron non convincono città e tifosi in rivolta.

Il Bassano viene rifondato con una nuova denominazione e riparte dalla Prima categoria grazie al titolo sportivo del Mussolente. Il club presieduto dal nuovo patron Fabio Campagnolo affida la panchina al mitico Francesco Maino, indimenticato pilastro del Treviso di Bepi Pillon. Il Bassano stravince due campionati di fila, trascinato dai gol di un altro ex biancoceleste, l’attaccante Nicolò Garbuio, arrivato nel dicembre 2018 dopo aver lasciato un Treviso in pieno caos societario. In Eccellenza “el peà” non riesce a ripetere l’impresa delle tre promozioni di fila ai tempi del Trecviso e nel novembre 2021 risolve il contratto di comune accordo con la società.

Il campionato 2022/2023 inizia con l’esperto tecnico Ezio Glerean in panchina. Dopo un inizio difficile e senza mai essere in lotta per il primo posto, il Bassano rimonta e nel finale di campionato si assicura i play-off. Sei partite tra play-off regionali e nazionali, un cammino impervio verso la Serie D… ma alla vigilia dell’ultima partita di regular season il club annuncia la conquista virtuale della categoria, grazie alla fusione con il Cartigliano in Serie D e l’EuroCassola, avversario in Eccellenza. La notizia provoca un terremoto. Glerean si dimette e la squadra viene affidata al vice Filippo Sambugaro. Nonostante il Bassano sia già certo del salto in Serie D, la squadra ha una grande reazione d’orgoglio e arriva fino alla fase nazionale dei play-off. In quelle settimane in molti si chiedono quale sarà il destino del titolo sportivo del Cartigliano in caso di promozione sul campo del Bassano, mentre il progetto “fusione” mostra le prime crepe. La conquista della Serie D dopo la finale play-off contro il Progresso fa saltare il banco: la dirigenza del Bassano si riunisce più volte e decide di andare per la propria strada, provocando le dimissioni del presidente Massimo Tolfo, sostenitore del progetto fusione. Nel frattempo, il Cartigliano concretizza la vendita del titolo sportivo al Montebelluna. Il Bassano elegge come nuovo presidente Francesco Baggio, team manager del Treviso dal 1996 al 2000. Il tiramolla di giugno e luglio sembra avere conseguenze anche sul mercato. In panchina, al posto di Sambugaro, non viene promosso Alessandro Ferronato, ex Treviso, mister dei biancoblu; la società opta a sorpresa per Alessandro Pontarollo, che torna dopo appena un anno. Salta anche l’arrivo della talentuoso Barzon, diretto a Mestre. La rosa viene in buona parte rivoluzionata, ma lo zoccolo duro protagonista della cavalcata verso la Serie D viene confermato, a iniziare dal portiere classe 1996 Davide Costa. In difesa c’è ancora il pilastro Alberto Marchiori (1993), che con il Treviso ha vinto il Trofeo Regione Veneto 2017/2018 (Promozione); in seguito ha giocato in Serie D con Montebelluna ed Este. Sulla linea mediana confermati gli esperti Francesco Peotta (1992) e Mattia Sandrini (1993), tra gli under Leonardo Cunico (2004) e Achille Mezzalira (2005). In attacco terza stagione di fila in giallorosso per il bomber Alessandro Zuin (1997), dopo un biennio da protagonista in Eccellenza (25 gol); confermato anche il giovane Alessandro Chia (2003), autore di 8 gol. Per il resto, tanti vuolti nuovi, compresi alcuni giocatori di Cartigiliano e Eurocassola, unici “superstiti” della mancata fusione a tre. In porta, come alternativa under all’esperto Costa, ecco Matteo Papagno (2004), avversario del Treviso in Eccellenza con i padovani dell’United Borgoricco Campetra. In difesa i primi due colpi importanti. Mattia Seno, classe 2000 ex Luparense e Union Clodiense, la scorsa stagione ha giocato a Montecchio, dov’era arrivato dopo l’esperienza in C con il Trento. In estate era stato annunciato dal Campodarsego, salvo iniziare la stagione in giallorosso. Nicola Stefanelli (1997) è reduce dall’esperienza con l’Academy Plateola nello stesso girone di Eccellenza, ma in precedenza ha militato sempre in C con le maglie di Gubbio, Mestre, Albinoleffe, Modena e Legnago. Dal Villafranca, invece, è arrivato il classe 1999 Manuel Bokoko. Il reparto under è stato invece rafforzato con il ritorno di Giovanni Bordignon (2004) del Cartigliano, giovane cresciuto nel settore giovanile del vecchio Bassano fino alla trasformazione nel nuovo Vicenza. Tra gli innesti a centrocampo due classe 1999, Francesco Fagan dall’Eurocassola e Nicolò Simeoni del Treviso; arrivato nel mercato di dicembre, l’ex Sona è stato tra i protagonisti della promosione in Serie D segnanddo anche qualche gol decisivo come il 2-1 nella vittoria casalinga contro il Caorle. Tra i colpi più improtanti il brasiliano Henrique Paulinho (1997), che ha vinto l’ultima Serie D con il Legnago, mentre in precedenza ha giocato in C con i veronesi e la Triestina. In attacco attuale capocannoniere con 4 gol è Taiwo Hamid Olanisakin (1999): dopo le esperienze in Serie D con Sasso Marconi, Este, Luparense e Campodarsego, nell’ultimo campionanto in Eccellenza ha vissuto la sua stagione migliore realizzando 13 gol. In un mercato partito in ritardo il reparto offensivo è stato quello che più si è rafforzato, con l’arrivo di tre giocatori con una lunga carriera tra Serie B e C. A fine agosto il primo colpo è Federico Gerardi (1987): pordenonese con una lunga carriera tra Serie B e C, ha segnato due gol nelle prime due partite, salvo venire frenato dagli infortuni. Dopo l’inizio del campionato, a metà settembre è stato aggregato Luca Forte (1994). Reduce dalla vitoria della Serie D con il Lumezzane, anche lui può vantare esperienze in Serie B e C (Varese, Pescara, Pro Vercelli e Carpi). A metà ottobre, infine, dopo alcune settimane di prova è stato ufficializzato Filip Raicevic (1993). Dopo aver vissuto le migliori stagioni realizzative in Serie B (Vicenza, Bari e Pro Vercelli) si è stabilizzato in Serie C, mentre la scorsa stagione ha subito un grave infortunio a Taranto.

Simeoni al Bassano
Nicolò Simeoni durante la presentazione in giallorosso (foto F.C. Bassano)

A fronte dei ritardi dovuti ai play-off e la resa dei conti dirigenziale, la società ha dichiarato subito che l’obiettivo per questa stagione sarà la salvezza. Smentendo le previsioni estive, il Bassano nelle prime giornate ha conquistato 15 punti, frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, posizionandosi esattamente a metà classifica in coppia con l’Este. Al momento i play-off sono più vicini dei play-out, dunque l’avvio di stagione è al di sopra delle aspettative, considerando anche gli infortuni che hanno tenuto ai box i due colpi di mercato in attacco. In casa sono arrivati un pareggio (al debutto con il Portgruaro (2-2), due vittorie (1-0 con il Mori Santo Stefano, 2-1 con la Luparense) e due sconfitte. Quella più pesante con l’Adriese (0-3) condizionata da alcuni errori arbitrali, mentre nel turno infrasettimanale di inizio novembre il ko contro il sorprendente Chions (1-2) è maturato nel finale di gara sul “neutro” di Caerano San Marco. In Coppa Italia, dopo aver eliminato la Clivense ai rigori, il Bassano è uscito al primo turno, sconfitto 3-0 a Bolzano. Una sconfitta vendicata appena una settimana dopo con la vittoria esterna alla prima di campionato. 13° attacco del campionato, ma 5° difesa del girone C,  il Bassano sulla carta aggiornata dopo dieci giornate non sembra certo una squadra materasso. E contro il Treviso è pronto alla grande impresa, con la consapevolezza di aver già conquistato un bottino di punti prezioso per l’obiettivo prefissato.

Sarà una partita particolare per gli ex in campo, ma anche in panchina. In estate Bassano e Treviso si sono “scambiati” il prepatore atletico, con Lamberto Zanella diretto verso la Marca e Federico Campi in direzione opposta.

Campi Bassano
Federico Campi, prepatore atletico ex Treviso (foto F.C. Bassano)

Sulla carta anche questo turno potrebbe risultare favorevole alla capolista Chioggia, in scena sul sintetico di Mori contro la penultima della classe. Siamo appena a un quarto di stagione, ma un ulteriore allungo dei granata sulle inseguitrici portebbe comunque pesare. Dopo la vittoria sofferta contro il Mori Santo Stefano il Treviso ha sofferto il dinamismo e l’organizzazione del Campodarsego, tanto che il pareggio finale ha soddisfatto i tifosi biancocelesti. Ma al Mercante servirà un’altra impresa esterna per non perdere di vista il Chioggia e mantenre alta la motivazione.

I PRECEDENTI

Il Treviso torna al Mercante di Bassano a un anno e mezzo dall’amaro spareggio play-off del 22 maggio 2022, sconfitto ai rigori dal Montecchio Maggiore poi promosso in Serie D dopo i play-off nazionali. In precedenza, il 7 febbraio 2010, lo stesso stadio aveva ospitato la partita di Eccellenza tra Romano d’Ezzelino e biancocelesti. L’ultimo precedente al Mercante contro il Bassano risale al 22 gennaio 1995: netto 3 a 0 ospite firmato da Bonavina, De Poli e Fiorio. Gli ultimi confronti tra le due squadre si sono giocati al Tenni tra il 2011 e il 2012 per la Coppa Italia di Lega Pro.

CAMPIONATO

In totale 22 precedenti: 11 vittorie per il Treviso, 6 per il Bassano e 5 pareggi.

Bassano – Treviso 0 – 0 (Ia Divisione 1933/1934)
Bassano – Treviso 1 – 0 (Ia Divisione 1934/1935)
Bassano – Treviso 1 – 1 (Serie C 1941/1942)
Bassano – Treviso 0 – 7 (Regionale Alta Italia)
Bassano – Treviso 1 – 0 (Serie D 1972/1973)
Bassano – Treviso 0 – 0 (Serie D 1973/1974)
Bassano – Treviso 1 – 0 (Serie D 1974/1975)
Bassano – Treviso 1 – 2 (Interregionale 1991/1992)
Bassano – Treviso 2 – 2 (Interregionale 1992/1993)
Bassano – Treviso 1 – 0 (Interregionale 1993/1994)
Bassano – Treviso 0 – 3 (Interregionale 1994/1995)

COPPA ITALIA

In totale 4 precedenti: 2 vittorie per il Treviso, una per il Bassano e un pareggio.

Bassano – Treviso 0 –  1 (Serie D 1992/1993)

 

P