Il presidente smentisce il misterLa sconfitta contro il San Paolo Padova ha allarmato i tifosi, ma non il presidente Corvezzo… In un’intervista concessa a “Il Gazzettino del Treviso” il patron biancoceleste risponde a tutto campo sulla questione mercato. Innazitutto sul problema portieri: non esiste, visto che il preparatore ha dato rassicurazioni sull’affidabilità di Sartorello e De Miglio. Eppure le amichevoli e le due partite di Coppa Italia sembrano dire il contrario. Sartorello due anni fa, a soli diciotto anni, ha vissuto una stagione da protagonista a Domegliara, conquistando un brillante terzo posto in campionato. Ma l’anno scorso ha disputato solo quattro gare con la Sacilese, in Seconda Divisione, e lo stesso De Miglio a Casarano, nel girone H della Serie D, ha giocato titolare solo 3 partite. Forse è ancora prematuro giudicare le doti tecniche dei due estremi difensori, ma è lecito pensare che le incerte prestazioni di questo precampionato possa essere attribuite anche al poco utilizzo della passata stagione.

E per quanto riguarda il difensore richiesto da Zanin? «Sinceramente il reparto arretrato sarà imperniato sui giovani e quindi non vedo perchè fare un ulteriore acquisto», questa la risposta del presidente. Eppure a Rovigo si sono visti tutti i problemi legati a una difesa giovanissima, composta da Cernuto (’92) e Brunetti (’91) sulle fasce, e la coppia centrale formata da Tinazzi (’91) e dall’unico “senior” del reparto offensivo, Paoli (’82), che in ogni caso è un terzino e ha dovuto adattarsi a un ruolo non suo a causa della mancanza di centrali di ruolo, ossia l’esperto Visintin (’82), indisponibile, e Biagini (’90), in panchina a causa dell’infortunio patito nell’amichevole di Musile, mentre Faggian (’90) era appena stato “tagliato” insieme al coetaneo Stefano Nardin. Nella stessa intervista Corvezzo dice che la sconfitta di domenica va “analizzata in maniera serena perchè il loro primo gol è arrivato su un episodio e sullo 0-0 abbiamo avuto due nitide palle gol non sfruttate da Ferretti”. Già, contro il San Paolo hanno deciso gli episodi, visto che i padovani hanno segnato due gol con tre tiri in porta, a fronte delle 5-6 nitide palle gol non sfruttate dal Treviso. Ma proprio questo evidenzia l’emergenza difensiva, già a Trento l’ipotetica coppia titolare formata da Visintin-Biagini aveva avuto qualche sbandata di troppo concedendo due gol a una squadra che, trio d’attacco a parte, non era apparsa irresistibile. Con la difesa improvvisata vista al Gabrielli, le cose sono peggiorate.
Ma veniamo al tormentone dell’estate, la punta che dovrebbe far coppia con Andrea Ferretti:“Ci sono in ballottaggio due centravanti che nell’ultimo campionato hanno giocato tra i professionisti e credo che per la trasferta di domenica uno sarà tra i convocati. Ma i nomi non ve li faccio”. In effetti i nomi è meglio non farli finché non è firmato il contratto, e probabilmente il presidente ha capito che è preferibile non sbilanciarsi troppo dopo aver dato per ufficiali gli acquisti di Furlanetto (mentre firmava il rinnovo a Rovigo), Zubin (mentre aveva già chiuso a Venezia) e Belluomini (che sia lui?), senza dimenticare Panizza (in ballottaggio con Gasparello).
Vedremo se a San Vito sarà già a disposizione il tanto atteso attaccante, ma in ogni caso non ci pare che i problemi di questo organico siano solo nel reparto offensivo, che insieme al centrocampo (dove le alternative ci sono) ha dimostrato di essere all’altezza di questa categoria. Tutto è legato al campionato che vorrà fare il Treviso, dopo un anno mediocre in Eccellenza è già stato un grande risultato ripartire da una serie che ci spettava di diritto già lo scorso anno. Ma non possiamo nemmeno sorvolare sulle promesse fatte nelle scorse settimane, di un Treviso vincente, in grado di lottare con le prime della classe fino alla fine, se non vincere il campionato. Qui non si sta pretendendo tutto e subito, ma un pò più di prudenza nelle dichiarazioni non guastarebbe, altrimenti 1.000 abbonati non si fanno nemmeno in due settimane, non una. Stiamo parlando di una piazza frustrata, che non vive una promozione sul campo da sette anni, il miglior risultato è stato un quinto posto (seppure in una serie nobile come la B), seguito da due retrocessioni all’ultimo posto, in mezzo a queste due campionati anonimi passati nelle parte bassa della classifica, poi un fallimento e un settimo posto nella sesta serie nazionale, il punto più basso in 101 anni di storia (mai festeggiati!). Visto quanto abbiamo passato la scorsa stagione esserci ancora come Treviso F.b.c. (e non Union Treviso…) e ripartire da una serie più consona al blasone è già stato un successo, e di questo va ringraziato il presidente, ma sbilanciarsi troppo, magari trascinati dall’entusiasmo di una nuova avventura, può avere effetti controproducenti.

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