La formazione del Montecchio (foto venetogol.it)E venne finalmente il giorno del debutto al Tenni, che dopo una lunga attesa potrà abbracciare il Treviso a oltre un mese dall’assaggio amichevole del 4 agosto contro la Pievigina. L’ostacolo di domani è ll Montecchio Maggiore, unica formazione vicentina presente in Serie D. I biancorossi sono tra le veterane del girone visto che quella appena iniziata è la tredicesima stagione consecutiva in questa categoria, anche se durante la lunga militanza i risultati di prestigio sono stati pochi. I miglior piazzamenti sono stati il quinto posto da neopromossa nel 1997/1998, la quasi promozione in C2 della stagione successiva (a un punto dal Sudtirol-Alto Adige), e il terzo posto del campionato 2000/2001. Per il resto tante annate terminate con rocambolesche salvezze basti pensare ai tre playout disputati e vinti negli ultimi cinque anni, gli ultimi due vincendo in due stadi storici come lo Zanutto di San Donà (2008) e il Briamasco di Trento (2009). Questi risultati si spiegano con una politica societaria basata essenzialmente sulla valorizzazione dei giovani, ma nell’ultimo campionato i vicentini sono arrivati ultimi con numeri impietosi (17 punti, 33 gol fatti e 77 subiti) senza mai essere in corsa per la salvezza.
In estate, a sorpresa, il presidente Romano Aleardi ha chiesto e strappato un insperato ripescaggio, anche se l’estate sembra aver restituito un Montecchio formato 2009/2010. La preparazione è cominciata con due settimane di ritardo rispetto alle avversarie, e non sono arrivati rinforzi in grado di garantire un campionato più dignitoso rispetto a quello passato. Nel mercato estivo sono arrivati alcuni giocatori con una certa esperienza: il portiere Milan dal Cavazzale e i difensori Girlanda (Vigasio), Nicoletti (Trissino) e De Pretto (Marano). A centrocampo è stato confermato il blocco dello scorso anno con De Cao, Gajacanin, Camerra, Peotta e il trequartista Dissegna. A destare maggior preoccupazione è il reparto d’attacco, dove gli unici arrivi sono stati quelli del classe ’92 Scafnerla dalla Marosticense e Onejiaka. In attesa di qualche rinforzo prima della chiusura del mercato, si attennde il recupero completo di Sarrapocchiello ancora da convalescente dopo l’operazione subita questa estate.
Eppure i castellani erano andati vicini a mettere a segno un bel colpo con Matteo Pivotto, centrale 36enne dall’illustre passato in Serie A con le maglie di Roma, Lecce e Chievo, ma questioni di natura familiare l’hanno spinto ad accettare un meno impegnativo campionato di Eccellenza con il Sarego. Pivotto non è stato l’unico a far le valigie prima che iniziasse il campionato. Una settimana dopo il disastroso debutto in Coppa Italia (0-3 contro i veronesi del Castelnuovo Sandrà, terza squadra veneta ripescata in Serie D insieme a Montecchio e Treviso) il confermato tecnico Giovanni Carli ha rassegnato le dimissioni, motivandole con la mancanza delle motivazioni e dei presupposti necessari ad affrontare un’altra stagione sulla difficile panchina biancorossa. Al suo posto Aleardi ha scelto Andrea Venturini, artefice della salvezza ai playout di due anni fa e già richiamato in estate come allenatore dei Giovanissimi dopo una stagione alla Belfiorese. Nel primo turno di campionato è arrivato un pareggio sofferto contro il quotato Tamai, con le furie rosse incapaci di chiudere la partita. Grande protagonista del match sono stati il portiere Milan e il difensore Girlanda, che dopo alcuni salvataggi miracolosi non ha potuto impedire l’autorete che ha pregalato il meritato vantaggio agli ospiti. Gara a senso unico, ma finito l’assedio friulano i castellani con una grande prova d’orgoglio hanno trovato un insperato pareggio con Peotta, bravo a insaccare di testa sfruttando una dormita difensiva delle furie rosse.

Squadra che naviga tra tante difficoltà il Montecchio, ma il Treviso alle prese con i noti problemi di gioventù non può permettersi di sottovalutare nessun avversario. La vittoria sul sempre ostico campo della Sanvitese ha fatto capire quanto dura può essere questa Serie D, anche contro avversarie più deboli sulla carta, ma il Treviso visto finora ha fE' un Tenni tirato a lucidoatto vedere ottime cose considerate le condizioni di partenza. Un primo grande risultato per mister Zanin che è riuscito in poco più di un mese a creare un gruppo compatto anche a livello di spogliatoio, e se i risultati continueranno a essere positivi le cose potranno migliorare anche sotto altri punti di vista. In campo la squadra sembra avere già trovato una sua quadratura sull’asse Ferronato-Torromino-Ferretti, con De Mattia e Bandiera a creare una barriera a centrocampo. Ora con l’arrivo di Perna anche il Treviso ha il suo trio delle meraviglie, sulla carta in grado di competere con le corazzate veneziane, il Pordenone e il Rovigo, seppur privo dell’infortunato Furlanetto.
Tuttavia l’impiego dell’ex attaccante dell’Aversa Normanna non è così scontato, anche perchè con l’inserimento di un altro “senior” si viene a creare un effetto a catena che coinvolge gli under. Vedremo se l’ultimo colpo di mercato partirà dall’inizio o entrerà a partita in corso, ma come sappiamo i problemi da risolvere sono altri e riguardano il reparto arretrato, apparso in difficoltà in tutti e tre gli incontri ufficiali. Se con Trento e Sanvitese qualche pasticcio difensivo in meno avrebbe garantito un sucesso più agevole, contro il San Paolo certi errori sono costati cari, ma non si può negare che in nessuno dei tre casi il Treviso si è dimostrato inferiore agli avversari. Se mister Zanin, che nel dopo partita ha già chiarito i punti sui quali si dovrà lavorare, riuscirà a risolvere questi problemi, il Treviso potrà inserirsi nella lotta per le posizioni che contano. Inutile dire che una vittoria convincente al debutto casalingo potrebbe spingere anche chi non si è potuto rendere conto delle potenzialità della squadra a sottoscrivere il proprio abbonamento.
Per molti sarà emozionante tornare al Tenni per una partita ufficiale, c’eravamo lasciati con il malinconico successo sull’Union CSV, tanti dubbi sul nostro futuro e la paura che quella fosse l’ultima partita del Treviso per come la maggiorparte dei tifosi lo intendono. Tanto più che il tempio del calcio trevigiano è stato tirato a lucido nell’ultimo mese, il manto erboso è stato rifatto, gli spalti ripuliti e alcuni locali interni risistemati…

Domani si inizia alle 15.00, anche se prima del match ci sarà una partita tra i Pulcini biancocelesti.
Prima di concludere ricordiamo le raccomandazioni della società per i non abbonati che intendono acquistare il biglietto della partita: curiosamente il Treviso ha ha deciso di mantenere la capienza di 10.000 posti, ma quando si superano i 7.500 imposti la questura impone che la società di doti dei biglietti nominali. “Fortunatamente” stiamo parlando di un campionato dilettantistico, dove al momento non è prevista la tessera del tifoso (ci mancherebbe anche questa…). Pertanto i tifosi interessati sono invitati a recarsi con un certo anticipo alle casse, in via Ugo Foscolo per le Tribune Centrali, e in quelle presso il parcheggio del Foro Boario per distinti e curva sud, mente dalla settimana precedente il derby casalingo con il Montebelluna funzionerà anche un servizio di prevendita senza costi aggiuntivi.
Ricordiamo che i costi per ogni settore sono i seguenti: curva sud Fabio di Maio 8 euro intero e 6 ridotto, distinti 12 e 10 euro, tribuna centrale 14 e 12 euro, con riduzioni previste per over 65, ragazzi con età compresa tra i 14 e i 18 anni e le donne.

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