Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta da quell’incredibile doppietta. Il Venezia, dopo quel fallimento e la ripartenza dalla C2 grazie al lodo Petrucci, è riuscito a centrare subito la promozione e a giocarsi la promozione in Serie B nelle due annate successive, salvo tornare all’inferno alla fine del campionato 2008/2009, concluso con un’inutile salvezza ai playout contro la Pro Sesto. Sabato11 luglio la squadra lagunare viveva il secondo fallimento nel giro di quattro anni, e per uno scherzo del destino a pochi chilometri di distanza la rivale di sempre, il Treviso, viveva lo stesso dramma sportivo. Ma il dopo è stato molto diverso. A Venezia i tifosi in lacrime si riorganizzavano e il sindaco Cacciari indiceva una conferenza stampa da cui sarebbe nata l’attuale F.B.C. Unione Venezia, dove “Unione” ricorda la fusione del 1987 col Mestre e l’aggiunta dell’arancione al verde e al nero, colore in comune tra le due realtà sportive. In via Ugo Foscolo, invece, il Treviso F.b.c. moriva tra l’indifferenza e l’ingratitudine di una città e delle sue istituzioni, evitando la sparizione totale solo grazie a un compromesso tanto salvifico quanto umiliante. Il destino ci aveva tolto quel derby che avrebbe reso meno amaro a entrambe le tifoserie la caduta tra i dilettanti, ma fortunatamente, grazie a risultati sportivi e non, Treviso e VeneziaMestre si sono ritrovate, e attualmente sono in lotta per il primo posto che vale la promozione diretta in Seconda Divisione.
Dopo il secondo posto e la sorprendente eliminazione dal primo turno dei playoff patita contro l’Union Quinto, in estate la società arancioneroverde ha compiuto una mezza rivoluzione. Via, non senza strascichi polemici, il segretario generale Leandro Casagrande (a Venezia dal 2005, nonchè uno dei principali artefici, dell’attulae società, insieme al direttore sportivo Andrea Seno, altro ex giocatore biancoceleste), subito accasatosi a Treviso, il presidente Rigoni ha provveduto a costruire una squadra in grado di centrare l’obiettivo fallito al primo anno. Confermati alcuni pezzi grossi, su tutti capitan Collauto a centrocampo e Vianello in difesa, la rosa, salvo la conferma di alcuni giovani come l’ottimo esterno Cardin, è stata ampiamente rinnovata. In difesa il colpo più importante oltre a Nicoletto (Union Quinto) e Falcier (Montebelluna), è rappresentato da William Pianu, al Treviso in due parentesi, l’ultima, in Serie B, nel biennio 2008/2009. In porta, invece, il titolare è Menegatti, classe ’92 in prestito dal Ravenna. Il neomister Enrico Cunico, protagonista degli ultimi due campionati della Serie D con EuroTezze e Montebelluna, ha portato con sé anche Lelj, faro del centrocampo insieme a Nichele, Collauto e Malagò, mentre nella fase finale di mercato dal Brescia è stato prelevato in prestito Lello Salzano, classe ’91, lo scorso anno a Quinto. Tuttavia, è l’attacco il reparto più forte dei lagunari. La punta di diamante è sicuramente l’ex Itala San Marco Emil Zubin, oltre 100 gol in Serie C nell’ultimo decennio, e a un soffio dal Treviso nello scorso mercato estivo. Come spalla c’è il fantasista Mazzeo, ex Albignasego, mentre l’attaccante Ranieri Pirro dopo aver fatto tutto il precampionato con gli arancioneroveri è stato ceduto per far posto al botto di fine mercato, quell’Arturo di Napoli che non ha bisogno di presentazioni.
Ottimo il campionato della capolista Unione Venezia, seppure senza vie di mezzo…nessun pareggio, 9 vittorie e 2 sole sconfitte, entrambe esterne: contro San Paolo Padova (2-1) e l’ingeneroso 4-2 di Jesolo. Squadra da rimonta il Venezia, con l’attacco più prolifico del girone è una difesa un pò ballerina, basti pensare all’incedibile rimonta di Oderzo: da 2-1 a 2-3 tra l’89 e il 92’, o quella di una settimana fa col Belluno, che dopo essere passato in vantaggio a sorpresa è caduto sotto i colpi del capocannoniere Emil Zubin, che marcia spedito al ritmo di un gol a partita.
Venendo alla partita, viste le ultime prestazioni non dovrebbero esserci dubbi sulla formazione schierata da Zanin, che salvo defezioni dell’ultima ora (anche a Torviscosa, dove il mister ha provato a fare un pò di turnover, si è visto che il Treviso non ha molte alternative) potrà contare sulla formazione tipo. Nel Venezia, invece, squalificato Falcier e rientrato Cardin, potrebbe non essere della partita Di Napoli, anche se in questa prima parte di campionato l’ex attaccante del Messina ha alternato buone prestazioni a gare anonime, legittimando il ruolo di titolare inamovibile conquistato da Mazzeo.
PRECEDENTI AL TENNI (considerando solo quelli dal 1987 in poi, anno della fusione tra Venezia e Mestre)
CAMPIONATO
Treviso-VeneziaMestre 0-3 Serie C2 1987/1988
Treviso-Venezia 1-1 Serie B 1997/1998
Treviso-Venezia 0-1 Serie B 2000/2001
Treviso-Venezia 1-1 Serie B 2003/2004
Treviso-Venezia 3-0 Serie B 2004/2005
In totale 10 incontri: 3 vittorie biancocelesti, 3 vittorie arancioneroverdi e 4 pareggi.
COPPA ITALIA
Treviso-VeneziaMestre 2-1 Serie C 1987/1988
Treviso-VeneziaMestre 1-1 Serie C 1988/1989
Treviso-Venezia 1-2 Serie C 1989/1990
Treviso-Venezia 1-0 Serie C 1990/1991
In totale 9 incontrii: 3 vittorie biancocelesti, 3 vittorie arancioneroverdi e 3 pareggi.