Le furie rosse (foto usopitergina.it)Non è ancora passata l’euforia per la storica vittoria nel derby di sabato scorso che il Treviso deve fare i conti con due trasferte consecutive molto impegnative. Il primo di due derby trevigiani nel giro di una settimana è contro l’Opitergina di Oderzo, già affrontata nell’ultimo campionato di Eccellenza. Le “furie rosse” di Oderzo vengono da due entusiasmanti promozioni consecutive, lo scorso anno hanno dominato il girone B rintuzzando i tentativi di rimonta di LiaPiave e, in particolare, del Sottomarina Lido. Lo scorso febbraio i biancocelesti, dopo l’1-1 rimediato in extremis nella gara d’andata al Tenni, erano andati all’Opitergium per giocare un brutto scherzetto alla capolista, con la speranza di cominciare un improbabile rimonta verso la vetta. Il Treviso con la cura Zanini veniva da un buon momento, e l’iniziale vantaggio siglato dal bomber Favaro con la solita punizione sembrava spianare la strada verso l’impresa. Ma il pareggio dei padroni di casa era arrivato dopo pochi minuti, e nel secondo tempo ad affossare le residue speranze biancocelesti era arrivata la rimonta dell’Opitergina, con un rigore inesistente e il definitivo 3-1 nei minuti finali. Sono passati pochi mesi, ma sembra un secolo…
Dopo la festa promozione, qualche nube s’era addensata sopra il cielo di Oderzo. Il presidente Bernardi la sera dei festeggiamenti aveva lanciato l’allarme: non ci sono i soldi per la D. Dopo qualche settimana di trattative e le voci su un’improbabile fusione con i rivali storici della Liventina Gorghense, la situazione è stata risolta grazie all’ingresso di nuovi sponsor, e che sponsor! Il nome più importante è sicuramente Lauro Buoro, presidente della Nice, multinazionale delle automazioni quotata in borsa, e Genesio Setten, fratello del più noto Ettore e titolare dell’omonima impresa edile. Inoltre, nel direttivo è entrato anche Bepi Covre, imprenditore, ex sindaco della città e parlamentare della Lega Nord. Come direttore sportivo  è stato confermato Fabio Gasparotto, e in panchina il protagonista del doppio salto Mauro Tossani. Dunque, a 19 anni dall’ultima apparizione, l’Opitergina era pronto per la Serie D. O quasi, perchè tra Eccellenza e Interregionale c’è un abisso, e per fare una squadra compeitiva per la categoria serviva interveniere  sul mercato.
In ogni caso, il blocco dello scorso anno è stato in gran parte confermato.  Il poriere Zarotti, i difensori Pasian e Grava, i centrocampisti Bardellotto, Bettiol e De Pandis, e in attacco Antonio Martina (fratello dell’ex Treviso Giovanni) e Furlan, che fino a due anni fa giocava in Seconda categoria ma dopo aver dimostrato di valere l’Eccellenza sta facendo benissimo anche in Serie D. In entrata molti colpi: in difesa l’esperto Artusi dalla Sacilese e l’under Panarotto da Bassano, a centrocampo Mastellotto della Feltrese, Paolucci dall’Itala San Marco e, a campionato iniziato, il centrocampista offensivo Favero, anch’egli dalla Sacilese. In attacco fuochi d’artificio: il colpo più importante è stato sicuramente l’ex biancoceleste Stefano Dall’Aqua, protagonista nel Treviso di Bepi Pillon nella stagione 2004/2005 che culminò con la promozione in Serie A. L’altro colpo di mercato, Matteo Vianello del Quinto, ha già lasciato Oderzo dopo un inzio di campionato da dimenticare.
Nonostante questa defezione, le “furie rosse” vantano uno dei reparti offensivi più prolifici del girone: 23 gol, secondo miglior attacco proprio insieme al Treviso. Il problema, semmai, è la difesa,  34 gol subiti, nemmeno le derelitte Montebelluna e Montecchio hanno fatto peggio. Non sorprende allora che l’Opitergina, che sulla carta ha una rosa da zona playoff, sia al 14° posto insieme a Kras Repen e Concordia, in zona playout. Squadra pazza, non di certo scarsa l’Opitergina. Lo dimostrano i risultati degli ultimi turni. Se sette giorni fa le “furie rosse” di Oderzo sono state annientate da quelle di Tamai, nei turni precedenti i ragazzi di Tossani avevano dimostrato di potersela giocare tranquillamente con le priem della classe: prima l’incredibile vittoria allo Zanutto di SandonàJesolo, poi l’assurda sconfitta casalinga contro l’Unione Venezia: in vantaggio per 2-1 fino a un minuto dalla fine, gli opitergini si sono fatti rimontare nel giro di quattro minuti. E una settimana dopo hanno dimostrato di non imparare dai propri errori in casa del San Paolo Padova bestia nera del Treviso. In vantaggio 2-0 a fine del primo tempo, nella ripresa i biancorossi hanno subito tre gol, uno ogni cinque minuti, nel giro di un quarto d’ora, riuscendo a evitare l’ennesima sconfitta grazie a Favero, che insieme a Furlan e Dall’Acqua costituisce un potenziale offensivo d’alta classifica. Per domani Tossani recupera sia Artusi che l’ex Vedelago Fardin, mentre saranno indisponibili Biliato, Biondo e Paolucci, quest’ultimo ancora alle prese con una lunga riabilitazione. La formazione, dunque, dovrebbe essere la stessa di Tamai.

Se qualcuno pensava che quella di Oderzo sarebbe stata una passeggiata, speriamo si sia ricreduto dopo aver le letto questa presentazione delle “furie rosse”. Di certo non servono avvertimenti di tal tipo a mister Zanin, che ha sempre dimostrato di sapere gestire lo spogliatoio anche nei pochi momenti difficili che hanno contraddistinto questo primo, enstusiasmaDall'Acqua con la maglia del Trevisonte, scorcio di stagione. La vittoria nel derby con il VeneziaMestre ha dato maggior consapevolezza a squadra e tifosi, il Treviso può lottare veramente per la promozione in Seconda Divisione, anche se per riuscire l’obiettivo siamo convinti che serva fornire al mister qualche alternativa di qualità in più, specie in reparti delicati come l’attacco e la difesa centrale, che a differenze del centrocampo non sono completi. Se in difesa il baby Cernuto ha dimostrato tutta la sua propria duttilità, in attacco sono sempre dolori quando Zanin prova, o meglio, è costretto a rinunciare a Torromino e Ferretti, per scelta tecnica o per farli rifiatare. Non ci sembra di fare un’osservazione fuori luogo, visto che più di un giornalista e addetto ai lavori ha sottolineato l’esigenza di qualche innesto nel mercato invernale che si aprirà la prossima settimana, mercoledì 1 dicembre. Corvezzo ha già fatto e speso tanto se si considera che fino a cinque mesi fa a Treviso non c’era nulla. Ma se come sembra vi è la possibilità di puntare subito alla promozione in C2, perchè non provarci? Saremmo tutti felici di essere smentiti vedendo questo eccezionale gruppo vincere il campionato senza bisogno di innesti, ma appena il Treviso ha dovuto rinunciare a più di un titolare (si pensi alla sconfitta col San Paolo e al primo tempo di Torviscosa), le cose si sono complicate, e non poco.
Vedremo se Corvezzo riuscirà a fare un altro piccolo sforzo, intanto meglio concentrarsi sulle “furie rosse”, una squadra che, siamo sicuri, da qui a fine campionato scalerà molte posizioni in classifica. Zanin si affiderà alla formazione capace di annientare l’Unione Venezia, salvo il probabile rientro del forte centrale Biagini (sette giorni faegregiamente sostituito da Cernuto) al centro della difesa, al fianco di Visintin. Qualche dubbio su Ferretti, la cui presenza dal primo minuto sembra sempre legata alla pubalgia che non sembra volerlo abbandonare. Il forte attaccante nell’ultima settimana ha svelato che a causa di questo problema non puà allenarsi con continuità durante la settimana, anche se in campo non si vede, visto che il bomber di Ponsacco corre per 90′ minuti senza mostrare segni di cedimento. Grazie alla cure del dottor Munarolo Ferretti è quasi sempre disponibile, e la sua presenza in campo, su questo non ci sono più dubbi, è la più determinante negli equilibri della squadra.

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