L’ultima grandissima vittoria dei nostri ragazzi ci ha riempito il cuore! Non si aspettava altro di tornare allo stadio, di tornare in trasferta, di tornare a provare le genuine emozioni che il Calcio Treviso ci regala. Per la prima volta quest’anno non sconfineremo dalla nostra cara Marca gioiosa e ci fermeremo nella ridente cittadina bagnata dalle acque del fiume Monticano: è infatti il turno di Opitergina-Treviso.
Meno di mezz’ora divide il capoluogo da Oderzo, prendiamocela quindi con comodo e facciamo il nostro consueto giretto culturale per il centro. Ci troviamo nella’ampia piazza centrale (Piazza Grande, già Piazza Vittorio Emanuele II), una delle più famose del Veneto, con la sua forma a palcoscenico. Se ci guardiamo attorno, tra gli edifici con affreschi in facciata, troviamo il Duomo di San Giovanni Battista, costruito sulle rovine di un antico tempio dedicato a Marte. Iniziato nel XI secolo è stato pesantemente compromesso dai rifacimenti che si sono susseguiti nei secoli. Nell’interno, a una navata, si conservano grandi affreschi di Pomponio Amalteo. Lo snello campanile cuspidato si alza su una torre della cinta medievale (XIII sec.). Sulla piazza si affaccia poi il “Torresin”. È il simbolo della città: si tratta di una torre dell’orologio completamente rifatta negli anni trenta del XX secolo e ribattezzata Torre Littoria. Esso faceva da porta d’ingresso e costituiva una vera e propria muraglia che si è conservata nei secoli; al suo interno trova posto una banca e la sede de vigili urbani. Il centro storico comprende la parte romana, medievale e rinascimentale della città. Si concentra attorno a via Alberto Martini e via Umberto I, strade lastricate in pavè, ai cui lati si affacciano palazzi affrescati realizzati dal Quattrocento al Settecento, quasi tutti di proprietà privata e non aperti al pubblico.
E’ ora di dedicarsi all’aspetto culinario della trasferta! Sale l’appetito e non vediamo l’ora di sederci a tavola per assaporare le prelibatezze locali. Tra le altre cose potremo assaporare il risotto “al tajo”, alla “sbiraglia”, la zuppa di trippe, l’oca arrosto col sedano, le anguille e i gamberi di San Polo, la “sopa coada” (tradizionalissimo piatto di Treviso che consiste in piccione e fette di pane) e la salsiccia trevisana o “luganega”. Immancabile la classica pasta e fasioj e il rinomato radicchio rosso trevigiano, consumato in insalata, alla griglia, fritto o nel risotto. Immancabili i “cicchetti” che potrete gustarvi con una buona “ombra” nelle varie osterie di Oderzo. A proposito di vini, tre diverse indicazioni di area precedono i nomi dei vini DOC della terra trevigiana, Conegliano Valdobbiadene, Montello e Colli Asolani, Piave.
Lo stadio “Opitergium” è situato nei pressi del centro cittadino e contiene all’incirca 5000 posti. Prendiamo il nostro posto e facciamo sentire come sempre il nostro caloroso affetto e sostegno!!