Uno scorcio di ChioggiaArriviamo Chioggia! Questa è la terza domenica consecutiva che vede la nostra squadra del cuore giocare in un campo avversario…E noi tifosissimi siamo pronti per partire a testa alta con i nostri colori addosso. Sicuramente questa è una delle trasferte più appetibili: visiteremo una bella città, ci sarà una discreta giornata dal punto di vista metereologico, non mancherà uno straccio di tifoseria organizzata per la parte avversaria, sarà una partita molto importante per entrambe le squadre.. Insomma, che gli indecisi ci seguano! 50mila abitanti circa: l’atmaosfera di questa sorella minore di Venezia, il pittoresco ambiente dei suoi canali e delle colorite viuzze, la persistente impronta della sua vocazione marinara e peschereccia, compongono le vivide sensazioni che offre la visita. Il Corso del Popolo è la larga arteria che attraversa da cittadina da Nord a Sud; se ne dipartono pittoreschi vicoli che raggiungono da un lato il canale Lombardo Interno e dall’altro il canale S.Domenico. Parallelo e vicino al corso è il canale della Vena, luogo dell’attività peschereccia. L’oratorio gotico di S. Martino contiene un polittico attribuito a Paolo Veneziano. Il Duomo del sec. XI, è stato ricostruito in forme barocche dal Longhena; notevoli nell’interno il pulpito, le tarsie marmoree dell’altar maggiore e le due cappelle ai lati del presbiterio. La Piazza Vescovile, con balaustrata adorna di statue settecentesche, è l’angolo più suggestivo del sito. L’appartata chiesa settecentesca di S. Domenico, con campanile del ‘300, racchiude alcune pregevoli opere d’arte. Se volete fare una passeggiata lungomare recatevi alla vicina Sottomarina, collegata a Chioggia da un ponte sulla laguna.spaghetti alle vongole
Tuttavia consiglio di fiondarsi al più presto in una buona trattoria o osteriaccia tipica ciosotta perchè una sana e genuina mangiata di pesce è quello che stiamo aspettando da quando abbiamo letto il calendario. Possiamo iniziare da qualche antipasto: troviamo delle lumachine condite con olio e prezzemolo, le “sardele salae”, sardine o acciughe crude conservate su strati di sale e servite con olio crudo, “bibarasse in cassopina”, vongole cotte con un soffritto di cipolla.. E perchè no, delle cape sante al forno. Anche se passiamo ai primi non mancano di certo le alternative! Il “broeto” è un piatto con tranci pesce o molluschi vari cotti su una salsa di olio, cipolla e aceto. Si serve con crostini di pane. Possiamo in ogni caso fare affidamento ai bigoli in salsa, al “risoto de sepe”, agli spaghetti alle vongole, al risotto alla pescatora e al risotto alla ciosotta, riso cotto su una salsa di varie specialità di pesce fritto e bollito con aglio, parmigiano e vino bianco. Possiamo proseguire con una buona anguilla in tecia oppure con un piatto di seppie nere. Una buona trattoria non potrà prescindere dalle sarde in saor, dalle “moleche fite”, dalle uova di seppia e dal “pesse rosto incovercià”, cioè varie specialità di pesce (sogliole, lucerne, sgombri, sardine ecc.) arrostiti sulla brace e riscaldati in un tegame coperto con olio, aceto, vino e aglio. Come contorno non fatevi scappare il tipico radicchio di Chioggia. Il tutto accompagnato ovviamente da un buon vino bianco. Lo stadio “Aldo e Dino Ballarin” si trova in viale Stazione. Ci dirigamo lì e…Se non ci conoscete allora fatevi da parte (anche perchè oggi abbiamo un alito particolarmente pestinenziale)!!

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