Lo stadio Ballarin di ChioggiaInutile dirlo, peggior momento non c’era per affrontare questa difficile trasferta in laguna. Il Chioggia è una delle squadre più in forma del campionato, e lo stadio Ballarin da sempre rappresenta un campo difficile da espugnare. Lo dice la storia Ddi questa gloriosa società, nata dalla fusione tra il Clodia e il Sottomarina, la seconda società con un passato in Serie C insieme al Treviso tra il 1968 e il 1971, rinato come Sottomarina Lido nel 2006, e affrontato dai biancocelesti in Eccellenza. Così, nel 1971 nasce una società nuova, che  abbandona sia i colori sociali del Clodia (biancoazzurro) che del Sottomarina (neroverde), per adottarequelli granata in onore dei fratelli Aldo e Dino Ballarin, i due campioni del grande Torino scomparsi a Superga. Nella Serie D 1972/1973, dunque, il primo confronto tra il neonato Union Chioggia-Sottomarina e il Treviso, neoretrocesso dalla Serie C. In campionato il Treviso vinse al Tenni e pareggiò a Chioggia (vantaggio iniziale di Osellame), ma alla fine furono proprio i granata a sorridere vincendo il campionato davanti ai trevigiani. Le due compagini si ritrovarono due anni dopo, nella Serie C 1975/1976, una stagione che vide la prima e finora unica vittoria lagunare (2-1) sui biancocelesti. La stagione successiva, invece, segna il primo e finora unico successo del Treviso al Ballarin, grazie al gol siglato da Attilio Tesser. Sono passati oltre trent’anni da quell’ultimo precedente tra i professionisti, un sogno che i veneziani nelle ultime stagioni hanno sfiorato più volte. Lo scorso anno c’erano tutte le condizioni Adriano, il nuovo idolo di Chioggiaper farcela, ma lo spostamento nel girone D insieme a corazzate come Pisa e Carpi ha penalizzato i granata, la cui eventuale richiesta di ripescaggio, con ogni probabilità, sarebbe stata accolta visti i piazzamenti delle ultime stagioni e l’alto numero di squadra fallite. Ma la crisi societaria dovuta alla mancanza di sponsor ha indotto l’attuale presidente Levataci a rinunciare al sogno professionistico, mettendo in dubbio per qualche settimana la stessa iscrizione in Serie D. Alla fine tutto si è risolto, ma con un notevole ridimensionamento delle prospettive per la nuova stagione. In panchina è stato scelto il debuttante Marco Scarpa, negli ultimi tempi impegnato nel settore giovanile del Cittadella, e scelto proprio per fare da chioccia ai tanti giovani che hanno rimpolpato una rosa che nel mercato estivo ha salutato alcuni big. Su tutti il bomber Gambino, che due settimane fa ha lasciato il SandonàJesolo per accasarsi al Mantova, e il difensore Stocco, passato al Delta 2000. In compenso è stata salvaguardata l’intelaiatura dello scorso anno, composta dai difensori Borriero, Alberto Ballarin, il classe ’91 Boscolo Berto, e i centrocampisti Alessandro Ballarin e Romero. In difesa fondamentali gli arrivi di Rossi e Garbini, tornato a Chioggia dopo l’esperienza di Pordenone. In attacco largo ai sudamericani. Matias Ragusa, esploso due stagioni fa al Ballarin con i suoi 18 gol, è tornato dopo un’esperienza a metà tra Venezia e Gaeta, ma dopo un inizio difficile ha preso la via di Asti in cerca di maggiorI fortune. E’ rimasto l’altro argentino, Josè Tartalo, che lo scorso gennaio era giunto a Treviso (segnando 3 gol) dopo due mesi passati proprio a Chioggia. La punta di diamante, invece, è Adriano Bernardes, lo scorso anno in Seconda Divisione con la Sangiustese. Il 24enne brasiliano è uno dei marcatori più prolifici della D con i suoi 12 gol, in realtà 16 se si contano i quattro messi a segno in Coppa Italia. In questa competizione il Chioggia ha fatto molta strada, conquistando i quarti finali dove affronterà il Perugia in una prestigiosissima gara unica in caso del grifone. Ottimo anche il rullino di marca in campionato, dove a dispetto dei pronostici estivi il Chioggia sta recitando un ruolo da protagonista, grazie anche al fattore Ballarin. I granata, infatti, non hanno mai perso in casa, almeno sul campo, e l’unica sconfitta interna risulta lo 0-3 a tavolino della prima giornata, contro l’Union Quinto (era finita 1-1). Quattro giorni fa, dopo il secco 3-0 casalingo al San Paolo Padova, il Chioggia ha pareggiato 2-2 a Torviscosa grazie ad una doppietta del solito Adriano.

“Il Treviso è alla frutta”, questo il commento più diffuso tra i tifosi al termine del deludente turno infrasettimanale che l’ha visto pareggiare 0-0 con il Tamai, il terzo consecutivo. Per la prima volta il Treviso non ha vinto per tre gare di fila, e per la prima volta i nostri attaccanti sono rimasti all’asciutto per più di una partita. A complicar le cose in vista dell’impegno chioggiotto sono arrivate le squalifiche di De Lorentiis subito in campo?due pedine fondamentali, Ferronato e Biagini. “Piove sul bagnato”, ci verrebbe da dire, ma dopo tante domeniche bagnate il big match del Ballarin dovrebbe giocarsi sotto il sole. Pesantissima, perché insostituibile, l’assenza del capitano, ammonito per un veniale fallo di mano all’inizio del match col Tamai. Ma più che le assenze, alle quali il Treviso in qualche occasione ha dimostrato di poter sopperire, a preoccupare maggiormente sono le condizioni fisiche della squadra. Il sofferto pareggio di tre giorni fa ha confermato le nostre impressioni, alcuni elementi imprescindibili di questa squadra hanno bisogno di rifiatare. Pensiamo a Bandiera, acciaccato e in tribuna contro il Tamai, o a Ferretti, apparso in pessime condizioni fin dal riscaldamento prepartita. Lo stesso Zanin, finora impeccabile, ha sbagliato insistendo sul bomber toscano e togliendo Perna, vicino al gol in due occasioni e apparso meno debilitato rispetto al compagno di reparto. Promossa la difesa e bocciato l’attacco, rispetto a Quinto anche il centrocampo è mancato all’appello. L’assenza di Bandiera ha pesato e non poco, anche perché il De Mattia degli ultimi tempi è lontano parente della diga delle prime partite della stagione. Spinosa, che continua a giocare in un ruolo che forse non gli si addice, fa parte del gruppo che tira la carretta da inizio anno, mentre Tomazic, che nel precampionato di aveva entusiasmato, non sembra ancora inserito negli schemi. Se Bandiera tornerà disponibile,  probabile che lo sloveno entri in ballottaggio con De Mattia per un posto da titolare.  Una bella gatta da pelare per mister Zanin, anche se gli ultimi arrivi potrebbero rivelarsi utili già da domani. De Bortoli è arrivato prima del previsto, e potrebbe essere impiegato al fianco di Visinntin (i due hanno già giocato insieme all’Itala San Marco) per sopperire alla squalifica di Biagini. L’attaccante De Lorentiis, invece, può trovare spazio a partita in corso al posto di Ferretti o Perna. Del resto entrambi i neoacquisti hanno giocato con costanza in questa prima parte di campionato, segnando gol decisivi per Città di Concordia e Cuneo.
Questi i precedenti, considerando solo quelli post fusione tra Clodia e Sottomarina:

CAMPIONATO

Union C.S. Treviso 1-1 Serie D, girone C 1972/1973
Union C.S.-Treviso 2-1 Serie C, girone A 1975/1976
Union C.S.-Treviso 0-1 Serie C, girone A 1976/1977

In totale 6 incontri: 3 vittorie biancocelesti, una granata e due pareggi.

COPPA ITALIA

Union C.S. -Treviso 0-0 Serie C 1975/1976  (al ritorno 2-0 per il Treviso)

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