Rossi, protagonista al torneo di ViareggioDopo due settimane di pausa il Treviso torna in campo per un’altra trasferta probitiva, questa volta allo Zanutto di San Donà per affrontare il SandonàJesolo, squadra partita con i favori del pronostico ma ben presto staccatasi dal vertice della classifica. Spettacolare la gara d’andata, terminata con un pari strettissimo per i ragazzi di Zanin, dominatori per gran parte della partita. A parte l’espulsione di Faloppa,  il Treviso aveva dimostrato una netta superiorità, almeno nel primo tempo. Gli ospiti avevano retto l’urto in inferiorità numerica soprattutto grazie alle parate di Berto, che pur subendo il gol di Perna aveva evitato il tracollo dei suoi, che nella ripresa, nonostante l’inferiorità numerica, avevano sfoderato una grande prova d’orgoglio, e approfittando del solito calo iniziale del Treviso avevano agguantato il pari con un’incornata di Gambino. Dopo qualche minuto di sbandamento il Treviso si era ripreso, e nel finale era andato vicino alla vittoria con lo sfortunato rigore calciato alto da capitan Ferronato. Se un girone dopo il Treviso è ancora in testa, il SandonàJesolo è staccato di dodici punti dai biancocelesti e dieci dall’Unione Venezia, e salvo improbabili rimonte dovrà acconentarsi di un buon piazzamento in vista dei play-off. Davvero difficile comprendere il cammino altalenante di questa squadra che a detta di tutti disponeva della migliore rosa del girone. Una rosa che nel mercato di dicembre ha visto parecchi cambiamenti. Gambino, in gol all’andata, se n’è andato al Mantova, squadra che si sta avviando a una facile vittoria nel modesto girone B della Serie D. L’altro elemento dell’ex trio delle meraviglie, il fantasista Andreolla, è sceso addirittura nell’Eccellenza friulana con il Fontanafredda. Infine il difensore Lanzara è andato al Montebelluna. A compensare le partenze sono arrivati il centrocampista Macchia, ceduto dal Rovigo in piena crisi societaria e l’attaccante Belluomini, in estate a un passo dal Treviso. Il centravanti nella prima parte della stagione ha giocato con gli  aostani del Saint Cristophe, segando 6 gol, gli stessi collezionati nel medesimo arco di tempo dal nostro Simone De Lorentiis con il Cuneo. Proprio queste due squadre si stanno contendendo la vittoria del girone A. A gennaio, infine, è arrivato il giovane terzino classe ’92 Malacarne. Nonostante i cambiamenti, il SandonàJesolo non è riuscito a trovare la via della costanza perdendo ulteriore terreno dal vertice. Grande con le grandi e piccolo con le piccole, così potrebbe essere sintetizzata la squadra vista in questo campionato. Un gruppo in grado di battere il Tamai e infliggere l’unica sconfitta casalinga al Rovigo (in quel momento la squadra più in forma del campionato), ma capace di perdere in casa con l’Opitergina e subire 3 gol in casa del fanalino di coda Torviscosa. Nell’ultimo turno, giocato nel pantano del Beppino Tonello, il SandonàJesolo ha pagato a caro prezzo le ingenuità dimostrate nel resto del campionato venendo raggiunto sul 3-3 da una squadra in piena crisi di risultati. Ma come detto, i biancocelesti di Tedino sembrano trasformarsi specialmente nelle sfide più attese. Domani mister Tedino dovrà fare a meno con ogni probabilità di uno dei due convocati a Viareggio, il centrocampista Rossi (nella foto), impegnato in tutte le tre gare che hanno consentito alla Rappresentativa di Serie D di ottenere la qualificazione al turno successivo. Diverso il discorso per il portiere Luca Berto, mai impiegato al torneo anche a causa di un’influenza patita all’inzio della settimana.

La curva trevigiana a San Donà nel precedente campionato di Eccellenza Per i tifosi biancocelesti di sponda trevigiana non si tratta del derby più importante dell’anno, ma pur sempre di una partita sentita vista la vicinanza delle due città. In uno stadio, lo Zanutto di San Donà, che seppur vetusto mantiene il fascino di quel calcio che ormai non esiste più, anche grazie a divieti incomprensibili come quello che impedirà a tutti i trevigiani di assistere ad un match fondamentale nel sempre più logorante testa a testa tra Treviso e Unione Venezia. In quest’ultima settimana è emerso che i motivi del divieto erano connessi al possibille rinvio dell’altro big match di giornata, quello del Penzo tra Unione Venezia e San Paolo Padova. Così non è stato, ma le restrizioni in merito a SandonàJesolo-Treviso non sono venute meno, nonostante non ci fossero stato alcun divieto nella gara d’andata. Divieti non ce n’erano stati nemmeno lo scorso anno per i due derby con il vecchio Sandonà 1922. Particolarmente amaro il ricordo della gara d’andata allo Zanutto, con i padroni di casa vincenti grazie anche alla peggior prestazione stagionale di Favaro e compagni. I protagonisti domani saranno altri anche se il palcoscenico, a parte la curva ospite mestamente vuota, sarà molto simile. Con un ambiente caldo e senza il supporto dei propri tifosi, servirà dunque una doppia impresa per Ferronato e compagni, che andranno allo Zanutto con l’intento di ottenere un successo che possa mantenerli in vetta. Un successo che possa cancellare un’ingiustizia. La mancanza dello squalificato Biagini rende automatico l’inserimento dal primo minuto di De Bortoli, ex della partita visti i suoi trascorsi con il Città di Jesolo. In attacco Ferretti e Perna dall’inizio, probabilmente supportati da un Torromino chiamato ad essere finalmente decisivo anche in fase realizzattiva. Inutile dire che un giocatore del suo talento potrebbe garantire al Treviso quel salto di qualità indispensabile per uscire vincenti dal testa a testa con l’Unione Venezia.

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