Madiotto, trevigiano docAncora rumors di mercato. Questa mattina sia La Tribuna di Treviso e Il Gazzettino di Treviso confermano le voci che erano circolate in settimana tra il web e la carta stampata, e che avevamo già messo in risalto nei giorni scorsi. Un nome “nuovo” per l’attacco spunta tra le righe del secondo quotidiano. Il giocatore in questione è un trevigiano doc, Giovanni Madiotto (nella foto), villorbese di Fontane nato il 21 giugno del 1991 a Treviso. Uno che il biancoceleste lo conosce bene, dato che l’ha indossato già a 5 anni con i Pulcini facendo tutto il percorso delle giovanili fino alla Primavera. Con il fallimento del 2009 e la dissoluzione del prolifico settore giovanile biancoceleste, è stato prelevato dal Chievo Verona, che l’ha subito girato ai ferraresi della Giacomense, in Seconda Divisione, dove a 18 anni ha segnato 5 gol in 20 presenze. In estate la “promozione”, sempre in prestito, alla Virtus Bassano. 3 gol in Coppa Italia, poi una decina di presenze di campionato, ma soprattutto una pubalgia che ha lo limitato e non poco. Ora, a quanto sembra, la prospettiva di un ritorno all’ovile anche per lui. E se in questo momento Corvezzo sta pensando soprattutto a rimpolpare la rosa di giovani di qualità, Madiotto sarebbe un bel colpo, visto che si tratta di uno dei migliori prospetti della Lega Pro, costantemente convocato con la nazionale under 20 della categoria (di recente ha partecipato all’amichevole giocata in Palestina). A pesare in modo decisivo la volontà del giocatore, che avrebbe espressamente chiesto al Chievo Verona di tornare lì dov’è cresciuto.
Dunque un Treviso che, in attesa di qualche colpo d’esperienza, pensa a completare l’organico con i tanti giovani che la categoria richiede. Tra questi è confermato da più parti, come anticipato ieri, un altro ritorno, quello del panamense Herrera del Pordenone (ma di proprietà dell’Hellas Verona), cresciuto nelle giovanili del Treviso. Insieme al classe ’91 Cussigh del Tamai (ma di proprietà dell’Udinese) due acquisti che sembrano sempre più vicini. Restando in tema Tamai, stando a tuttolegapro.com sarebbe invece certo l’acquisto del centrocampista Federico Maracchi (’88), che insieme a Cussigh e all’altra “furia rossa” Spetic era stato affiancato al Treviso.
In tema di giovani Il Gazzettino conferma che la volontà della società è trattenere tutti i giovani under, Bidogia, Granati, Baldares, e quelli in prestito (Brunetti dalla Cremonese, Cernuto dalla Reggina e Spinosa dal Pomezia, un club che però è a serio rischio fallimento).
E’ sempre più vivo l’interesse per Dario Venitucci. Quel che è certo è che ieri il Bassano ha fatto un affare riscattandolo gratuitamente dalla Juventus, con l’intenzione di cederlo a qualche società per monetizzare e reinvestire sul mercato in entrata. Più fredda la pista che porta all’attaccante Carmine Marrazzo della Virtus Entella di Chiavari, che al momento rappresenta una scelta di secondo piano.

SOCIETA’ La Tribuna di Treviso dà qualche notizia anche per quanto riguarda l’iscrizione in Lega Pro. Mercoledì 29, prima della scadenza dei termini per l’iscrizione prevista per il giorno successivo, il segretario Casagrande andrà a Firenze per consegnare tutta la documentazione necessaria insieme alla fidejussione di 300mila euro, alla quale si aggiungono due assegni circolari di 19mila e 9 mila euro che serviranno al pagamento di tasse varie ed al finanziamento del Centro Servizi.
Per quanto riguarda lo stadio Tenni, la capienza a sorpresa resterà inferiore a quella effettiva. Verrà mantenuto il limite dei 7.500 posti, e dunque non verranno installati i tornelli. Al loro posto vi saranno dei palmari, che dovranno leggere i biglietti e gli abbonamenti, entrambi nominali. L’uso dei palmari era stato ipotizzato proprio ad ottobre, quando i tornelli erano stati tolti il giorno dopo Treviso-Montebelluna (quelli mai pagati dalla vecchia società sono finiti all’asta, dove il più lesto è stato il Portogruaro che li ha acquistati per una cifra risibile, anche a causa del mancato avvertimento alla società di via Ugo Foscolo da parte del Comune di Treviso). Allora si preferì abbassare la capienza sotto i 7.500 posti, chiudendo i distinti con notevole disappunto degli abbonati. Ma in Lega Pro è tutto diverso, a cominciare dai controlli, più simili alla Serie B che alla Serie D. Resta da vedere quali settori verranno chiusi.

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