Fermo restando che la Coppa Italia viene affrontata come una serie di partite per prepararsi al meglio prima del campionato, Giacomense-Treviso di domani pomeriggio (dalle ore 17.00 cronaca diretta web su www.forzatreviso.it) sa tanto di dentro e fuori. I ferraresi dopo la pesante sconfitta rimediata al debutto contro il Rimini (3-0) sono obbligati a vincere per mantenere in vita le speranze di qualificazione (passano le prime due per ogni girone). Il Treviso i tre punti li vuole anche perché sarebbe il giusto premio dopo le ottime prestazioni contro avversari di categoria superiore. Per entrambe sarà sicuramente un modo per saggiare la consistenza dell’avversaria in vista del doppio confronto in campionato, quando i gol e i punti avranno un peso diverso.
Una cosa è certa, quella di domani sarà la prima sfida in assoluto tra le due compagini. La circostanza non sorprende se si guarda alla storia recente della Giacomense, una società nata solo nel 1967. La vera scalata è iniziata a trent’anni dalla fondazione, con la conquista della Promozione, seguita dall’Eccellenza (2002) fino alla promozione in Serie D nel 2006. In questa categoria vi rimane solo due anni, dato che nel 2008 arriva la storia promozione in Seconda Divisione. Un successo che consacra un autentico miracolo sportivo: la ferrarese Giacomense è la squadra di Masi San Giacomo, che con poco meno di 500 abitanti rappresenta il paese più piccolo del calcio professionistico. Dopo l’approdo tra i pro i ferraresi hanno dovuto abbandonare il minuscolo Benito Villani di Masi Torello per trasferirsi al Savino Bellini di Portomaggiore. In queste settimane la tribuna centrale dell’impianto è stata sottoposta ad alcuni lavori. Ecco perché la Giacomense ha chiesto di giocare la prima partita “in casa” al Paolo Mazza di Ferrara, dove aveva già disputato il primo anno e mezzo in Seconda divisione (col Bassano si tornerà al Bellini).
Lo scorso campionato la Giacomense ha stupito, classificandosi al settimo posto ed eguagliando il piazzamento del debutto, dopo la salvezza ai play-out ottenuta al secondo anno con il nostro Madiotto in attacco. Per il quarto anno di fila, il terzo con mister Massimo Gadda, la Giacomense punta ancora a una salvezza tranquilla. La dirigenza conta di stupire ancora, consapevole che i risultati ottenuti in questi tre anni sono arrivati utilizzando sempre un budget limitato, ma tenendo i conti sempre in regola. Non sorprende che nel mercato estivo il presidente Walter Mattioli e il direttore sportivo Massimiliano Menegatti abbiano deciso di puntare forte sui giovani, sacrificando alcuni pedine fondamentali come il capitano Matteo Rossi, mezza punta classe ’79 con un passato al Rovigo, sempre in C2. Sono stati confermati, invece, tre giocatori esperti, uno per reparto. In difesa il centrale Paolo Minardi (’76), a Masi San Giacomo dal 2008; a centrocampo il faro Davide Vagnati (’79), che ha ereditato la fascia di capitano; e in attacco la punta centrale Andrea Staffolani (’83), ex Poggibonsi e Ancona in C1, che lo scorso anno ha realizzato cinque gol. In entrata parecchi gli affari con due società venete. Al Vicenza è stato ceduto in comproprietà il portiere Poluzzi (’89), che resterà ancora un anno in maglia grigiorossa. I berici hanno ceduto anche il possente difensore centrale Alberto De March (’89), negli ultimi due anni a Mezzocorona, e l’attaccante esterno Andrea Mandorlini (’91), nell’ultima stagione ad Ascoli. Due settimane fa si è aggiunto un altro difensore di proprietà del Vicenza, il classe ’90 Marco Ortolan, che quest’anno è stato promosso in LP1 con il FeralpiSalò.
Altri affari col Chievo. Gli scaligeri hanno ceduto il portiere Pavanello (’91), l’anno scorso alla Virtus Castelfranco in Serie D, e il difensore Cenerini (’92) dal Todi. Per altri tre giocatori di proprietà clivense è stato rinnovato l’accordo: resteranno nel ferrarese il centrocampista esterno Tanaglia (’90) e il difensore Sirri (’91), appena riscattato dai gialloblu. Un altro affare col Chievo è saltato proprio a causa dell’inserimento del Treviso: sembrava fatta per il ritorno di Giovanni Madiotto (5 gol nella stagione 2009/2010), ma alla fine i biancocelesti sono riusciti a vincere il braccio di ferro con la società clivense, che con questa operazione avrebbe voluto confermare il rapporto privilegiato con la Giacomense. La nuova rosa è stata completata con la promozione di alcuni giovani dalle formazioni giovanili come l’esterno jolly Ruggiano, mentre è stata fiducia al classe ’92 Ferrara tornato dal prestito alla Copparese, formazione di Eccellenza. Per domani difficile prevedere che formazioni proporrà mister Gadda, che ha già annunciato di voler dare spazio soprattutto a chi non è sceso in campo a Rimini. Difficile, comunque, che il tecnico rinunci alla punta centrale Staffolani e a capitan Vagnati, faro del centrocampo e anima di questa Giacomense. Sicuramente verrà dato spazio a Ortolan e Sirri, che a Rimini hanno scontato un turno di squalifica.
TREVISO, OUT FERRETTI Qualche guaio per mister Zanin, che in questo primo mese di preparazione ha dovuto gestire qualche infortunio di troppo. Visintin oggi aveva l’influenza, mentre Ferretti era fermo ai box per guai muscolari e con ogni probabilità non sarà disponibile nemmeno per domenica. Inoltre tiene banco il “caso Gallon“, visto che domenica mattina La Tribuna di Treviso aveva motivato la sua assenza giustificandola con esami cardiaci. Un’altra defezione importante sarebbe pesante, soprattutto per Zanin che in queste settimane ha mandato segnali inequivocabili a Corvezzo per l’acquisto di una punta di peso che possa alternarsi a Perna e Ferretti.
A meno che Zanin non decida di emulare Gadda attuando un ampio turnover e regalando una maglia titolare a chi non è stato utilizzato nei primi due turni, è probabile che al Mazza scenda in campo una formazione molto simile a quella vista domenica, con Perna affiancato da Torromino seconda punta, e l’ex di turno Madiotto a supporto. Per il trequartista trevigiano un’altra gara da ex dopo il Bassano. Proprio con la maglia giallorossa e sempre in Coppa Italia, l’estate scorsa aveva giocato un brutto scherzetto agli ex compagni di squadra segnando la decisiva doppietta. Ci riproverà domani?
A centrocampo, Zanin potrebbe dare fiducia fin dal primo minuto a Giorico. Il talento scuola Cagliari aveva già impressionato nell’amichevole di Conegliano, e domenica, entrato all’inizio del secondo tempo, ha cambiato il volto della partita inserendosi subito in cabina di regia. Tecnica, velocità e grande visione di gioco, queste le doti sfoggiate in meno di un tempo dal giovane regista. Se dovesse partire titolare, uno tra Maracchi e Malacarne potrebbe essere sacrificato. In difesa, se Visintin non dovesse recuperare, potrebbe tornare in campo Di Girolamo, che a sua volta aveva dovuto saltare il debutto al Tenni per problemi muscolari. In porta Zanin dovrò decidere se dare fiducia a Zattin, non esente da colpe in occasione del vantaggio bassanese.
Il Treviso contro Spal e Bassano, avversarie di categoria superiore, ha dimostrato di avere le carte in regola per essere protagonista anche in Prima divisione. Proprio il mister grigiorosso Gadda, dopo aver assistito a Spal-Treviso, ha individuato i biancocelesti come una delle favorite del girone A. Ci auguriamo che queste impressioni possano trovare conferma già domani, in attesa che la situazione societaria si sblocchi. Tra una settimana magari?
Una cosa è certa, quella di domani sarà la prima sfida in assoluto tra le due compagini. La circostanza non sorprende se si guarda alla storia recente della Giacomense, una società nata solo nel 1967. La vera scalata è iniziata a trent’anni dalla fondazione, con la conquista della Promozione, seguita dall’Eccellenza (2002) fino alla promozione in Serie D nel 2006. In questa categoria vi rimane solo due anni, dato che nel 2008 arriva la storia promozione in Seconda Divisione. Un successo che consacra un autentico miracolo sportivo: la ferrarese Giacomense è la squadra di Masi San Giacomo, che con poco meno di 500 abitanti rappresenta il paese più piccolo del calcio professionistico. Dopo l’approdo tra i pro i ferraresi hanno dovuto abbandonare il minuscolo Benito Villani di Masi Torello per trasferirsi al Savino Bellini di Portomaggiore. In queste settimane la tribuna centrale dell’impianto è stata sottoposta ad alcuni lavori. Ecco perché la Giacomense ha chiesto di giocare la prima partita “in casa” al Paolo Mazza di Ferrara, dove aveva già disputato il primo anno e mezzo in Seconda divisione (col Bassano si tornerà al Bellini).
Lo scorso campionato la Giacomense ha stupito, classificandosi al settimo posto ed eguagliando il piazzamento del debutto, dopo la salvezza ai play-out ottenuta al secondo anno con il nostro Madiotto in attacco. Per il quarto anno di fila, il terzo con mister Massimo Gadda, la Giacomense punta ancora a una salvezza tranquilla. La dirigenza conta di stupire ancora, consapevole che i risultati ottenuti in questi tre anni sono arrivati utilizzando sempre un budget limitato, ma tenendo i conti sempre in regola. Non sorprende che nel mercato estivo il presidente Walter Mattioli e il direttore sportivo Massimiliano Menegatti abbiano deciso di puntare forte sui giovani, sacrificando alcuni pedine fondamentali come il capitano Matteo Rossi, mezza punta classe ’79 con un passato al Rovigo, sempre in C2. Sono stati confermati, invece, tre giocatori esperti, uno per reparto. In difesa il centrale Paolo Minardi (’76), a Masi San Giacomo dal 2008; a centrocampo il faro Davide Vagnati (’79), che ha ereditato la fascia di capitano; e in attacco la punta centrale Andrea Staffolani (’83), ex Poggibonsi e Ancona in C1, che lo scorso anno ha realizzato cinque gol. In entrata parecchi gli affari con due società venete. Al Vicenza è stato ceduto in comproprietà il portiere Poluzzi (’89), che resterà ancora un anno in maglia grigiorossa. I berici hanno ceduto anche il possente difensore centrale Alberto De March (’89), negli ultimi due anni a Mezzocorona, e l’attaccante esterno Andrea Mandorlini (’91), nell’ultima stagione ad Ascoli. Due settimane fa si è aggiunto un altro difensore di proprietà del Vicenza, il classe ’90 Marco Ortolan, che quest’anno è stato promosso in LP1 con il FeralpiSalò.
Altri affari col Chievo. Gli scaligeri hanno ceduto il portiere Pavanello (’91), l’anno scorso alla Virtus Castelfranco in Serie D, e il difensore Cenerini (’92) dal Todi. Per altri tre giocatori di proprietà clivense è stato rinnovato l’accordo: resteranno nel ferrarese il centrocampista esterno Tanaglia (’90) e il difensore Sirri (’91), appena riscattato dai gialloblu. Un altro affare col Chievo è saltato proprio a causa dell’inserimento del Treviso: sembrava fatta per il ritorno di Giovanni Madiotto (5 gol nella stagione 2009/2010), ma alla fine i biancocelesti sono riusciti a vincere il braccio di ferro con la società clivense, che con questa operazione avrebbe voluto confermare il rapporto privilegiato con la Giacomense. La nuova rosa è stata completata con la promozione di alcuni giovani dalle formazioni giovanili come l’esterno jolly Ruggiano, mentre è stata fiducia al classe ’92 Ferrara tornato dal prestito alla Copparese, formazione di Eccellenza. Per domani difficile prevedere che formazioni proporrà mister Gadda, che ha già annunciato di voler dare spazio soprattutto a chi non è sceso in campo a Rimini. Difficile, comunque, che il tecnico rinunci alla punta centrale Staffolani e a capitan Vagnati, faro del centrocampo e anima di questa Giacomense. Sicuramente verrà dato spazio a Ortolan e Sirri, che a Rimini hanno scontato un turno di squalifica.
TREVISO, OUT FERRETTI Qualche guaio per mister Zanin, che in questo primo mese di preparazione ha dovuto gestire qualche infortunio di troppo. Visintin oggi aveva l’influenza, mentre Ferretti era fermo ai box per guai muscolari e con ogni probabilità non sarà disponibile nemmeno per domenica. Inoltre tiene banco il “caso Gallon“, visto che domenica mattina La Tribuna di Treviso aveva motivato la sua assenza giustificandola con esami cardiaci. Un’altra defezione importante sarebbe pesante, soprattutto per Zanin che in queste settimane ha mandato segnali inequivocabili a Corvezzo per l’acquisto di una punta di peso che possa alternarsi a Perna e Ferretti.
A meno che Zanin non decida di emulare Gadda attuando un ampio turnover e regalando una maglia titolare a chi non è stato utilizzato nei primi due turni, è probabile che al Mazza scenda in campo una formazione molto simile a quella vista domenica, con Perna affiancato da Torromino seconda punta, e l’ex di turno Madiotto a supporto. Per il trequartista trevigiano un’altra gara da ex dopo il Bassano. Proprio con la maglia giallorossa e sempre in Coppa Italia, l’estate scorsa aveva giocato un brutto scherzetto agli ex compagni di squadra segnando la decisiva doppietta. Ci riproverà domani?
A centrocampo, Zanin potrebbe dare fiducia fin dal primo minuto a Giorico. Il talento scuola Cagliari aveva già impressionato nell’amichevole di Conegliano, e domenica, entrato all’inizio del secondo tempo, ha cambiato il volto della partita inserendosi subito in cabina di regia. Tecnica, velocità e grande visione di gioco, queste le doti sfoggiate in meno di un tempo dal giovane regista. Se dovesse partire titolare, uno tra Maracchi e Malacarne potrebbe essere sacrificato. In difesa, se Visintin non dovesse recuperare, potrebbe tornare in campo Di Girolamo, che a sua volta aveva dovuto saltare il debutto al Tenni per problemi muscolari. In porta Zanin dovrò decidere se dare fiducia a Zattin, non esente da colpe in occasione del vantaggio bassanese.
Il Treviso contro Spal e Bassano, avversarie di categoria superiore, ha dimostrato di avere le carte in regola per essere protagonista anche in Prima divisione. Proprio il mister grigiorosso Gadda, dopo aver assistito a Spal-Treviso, ha individuato i biancocelesti come una delle favorite del girone A. Ci auguriamo che queste impressioni possano trovare conferma già domani, in attesa che la situazione societaria si sblocchi. Tra una settimana magari?