Torna Grigolin?SPONSOR Nei giorni scorsi Renzo Corvezzo aveva annunciato il ritorno di qualche sponsor del passato. Questa mattina Il Gazzettino di Treviso annuncia un clamoroso ritorno per quel che riguarda il main sponsor: dallla prossima stagione sulle maglie della prima squadra dovrebbe tornare il verde di Grigolin. L’azienda, uno dei  leader nazionali nel settore dei materiali e delle tecnologie per l’edilizia, ha già sponsorizzato il Treviso F.b.c. 1933 nel triennio in Serie B 2006/2009, fino alla retrocessione in Lega Pro e il fallimento. Un’esperienza non proprio positiva a dir la verità, ma non certo per colpa del main sponsor sulla cui forza economica non si poteva dubitare. Ma ora? Vediamo se la notizia troverà qualche conferma (non abbiamo dimenticato la mezza gaffe su “L’allergico” di Bozzetto lo scorso autunno…). Sempre Il Gazzettino conferma, invece, la sponsorizzazione di Faville per qualche squadra del settore giovanile come la Berretti.

TORROMINO RESTA? SI’, NO, NI…
Se sul fronte societario lo stallo continua, sul mercato qualcosa, poca roba, si muove. Come detto, resteranno pochi eroi della doppia promozione: addio a Perna, Ferretti, Biagini, Sartorello, Visintin, Bandiera e Paoli. Gli unci a essere confermati (in attesa di discutere i prestiti di Cernuto e Giorico con Reggina e Cagliari…) dovrebbero essere Di Girolamo, che ha un biennale, Spinosa, Maracchi, Campirioni, Beccia e forse, forse, Torromino. L’eroe di Montichiari sta vivendo la stessa situazione di Zanin. “Sono ancora in attesa della chiamata”, ha confermato a La Tribuna di Treviso, “anche se i dirigenti biancoclesti non li ho più sentiti e vorrei capire che intenzioni hanno”. Ovviamente, le alternative (crediamo più convicenti di un Treviso sospeso nel limbo) non gli mancano. Come Zanin fa capire che la priorità è Treviso, anche se ciò siginificherebbe seprararsi da tanti amici tra cui l’eterno compagno di squadra Ferretti. Speriamo non finisca come per l’allenatore…

MADIOTTO E’ TUTTO BIANCOCELESTE Stando a tuttolegapro.com, Giovanni Madiotto, prima in compartecipazione con il Chievo, è ora interamente biancoceleste: entrambe le società non hanno presentato un’offerta, dunque il cartellino del trequartista trevigiano passa interamente al Treviso, l’ultima squadra con cui è stato tesserato.

Mauro, l'anti Tenni“SPOSTIAMO” IL TENNI?
Ogni tifosi biancoceleste dovrebbe rabbrividire quando legge il suo nome. Parliamo dell’assessore alle attività produttive produttive Beppe Mauro, che da qualche anno – in particolare dall’estate 2009, quando era capogruppo dei pidiellini a Ca’ Sugana – ha iniziato una personale battaglia non solo contro lo stadio Tenni, ma contro il calcio Treviso. Sì, perchè se dopo il fallimento di un simbolo (fresco centenario) della Treviso sportiva  un politico dice “beh, ora che non c’è più la squadra lo stadio si può abbattere e ben ha fatto Gobbo a non concederlo!” (senza che ci fosse un’alternativa oltre ai campi parrocchiali tipo San Bartolomeo) altro non si può pensare. Purtroppo, il soggetto in questione ha fatto proseliti, come dimostra l’articolo apparso stamane su La Tribuna di Treviso. Nel pezzo di parla del “Rapporto ambientale preliminare” al famigerato Pat (Piano di assetto del territorio) comunale. Il documento in questione, a quanto pare, sembra scritto giusto per accontentare Mauro. I brillanti estensori del piano elencano tra le stragedie da addottare per migliorare la qualità dell’ambiente locale (!)“lo spostamento dello stadio Tenni dal centro cittadino ipotizzando una trasformazione urbanistica dell’attuale sede, previa localizzazione e realizzazione di un idoneo impianto nel territorio comunale collegato alla grande viabilità”. Ma su dove verrebbe spostato il Tenni (ovviamente, pezzo per pezzo, zolla per zolla, seggiolino per seggiolino, e nel giro di qualche settimana, vero?) non si sa nulla. Nel Rapporto ambientale si parla inoltre del famoso velodromo (quello in cui si doveva “trasferire” lo stadio di calcio, stante un’altra brillante idea del mitico Mauro) che secondo i piani originari doveva essere costruito entro quest’anno, di un nuovo Palazzetto dello sport e…l’ampliamento di Monigo per adeguarlo all’umento degli appassionati di rugby.
Torniamo allo stadio Tenni. Nel documento non si parla dell’area dove verrebbe “spostato” il Tenni (sempre che per il comune esista un’area disponibile), nè tanto meno di cosa verrebbe realizzato nell’area del Tenni, dove c’è uno stadio che, sempre stando al documento, è causa di inquinamento. Che ci facciamo, un parcheggio sotteraneo, un parco…magari sei palazzoni disposti a ferro di cavallo? A quel punto verrebbero risolto il problema dell’inquinamento? Il centro di Treviso finirà di svuotarsi vero?
Stiamo rasentando il ridicolo. Per l’inquinatante stadio Tenni si continua a spolpare la società di turno chiedendo 90mila euro di affitto (quando in Lega Pro tutte le città orffono lo stadio a un prezzo simbolico se non gratis!), che sia Eccellenza o Serie A (da questa estate sembra addirittura che il Comune pretenderà il pagamento immediato dell’intera rata!), e poi il politco/moralizzatore di turno torna ad occuparsi di calcio quando la stessa società è in difficoltà. Lo si vede anche anche in questi giorni nel basket, dove i soggetti che si stanno adoperando per salvare l’A.P. Treviso hanno più o meno velatamente lamentato l’assenza di appoggio delle istitutzioni e della politica. L’unica occasione in cui sono scesi in campo pubblicamente autentici pezzi da 90 per difendere “l’onorabilità” di Treviso è stato al momento dell’esclusione della Benetton rugby dalla Celtic league, con la processione di politici, questori, vip a Ca’ Sugana per firmare, sotto lo sguardo compiaciuto del nostro sindaco “rugbysta”, la lettera di protesta contro la federazione. L’economia non c’entra nulla, l’atteggiamento della politica trevigiana (e dei trevigiani stessi) non sarebbe stato dissimile anche prima della crisi globale…Senza Benetton, via il volley, forse il baskey; il rugby almeno per altri tre nni, poi si vedrà. Il calcio continua a…vivere di espedienti. Ahinoi, questa èa lvera Treviso, ma la colpa è anche un pò nostra…
Per quanto riguarda il Tenni, si è parlato più volte di interessi speculativi sull’area ex fora Boario, denunciati già nell’esatte 2009 da qualche politico dell’opposizione. Di questi tempi, comunque, non si può certo parlare di nuovi stadi da realizzare. Finchè non ce ne sarà uno nuovo, adatto a una città capoluogo di provincia come Treviso, il vecchio “Comunale” resterà dov’è, con buona pace di Mauro…o di qualche palazzinaro.

P