Del Papa nel match di andata
Del Papa impegnato nella gara di andata

Dopo circa un mese di stop torna il campionato, e per il Treviso adesso non ci sono più scuse. Il finale del girone di andata ha confermato che con i nuovi acquisti può giocarsi il salto in Eccellenza. Tre partite non bastano certo per parlare dei biancocelesti come squadra favorita per la promozione diretta, ma quanto visto a dicembre può far sperare in qualcosa di meglio che i play-off. Almeno in campo…Specialmente nei big match contro Sarcedo e Godigese il Treviso ha dimostrato una superiorità a tratti schiacciante. Se il Treviso dovesse confermare questa esplosività anche nel girone di ritorno, l’unico ostacolo verso la conquista dell’Eccellenza potrebbe essere…il Treviso stesso. Consapevoli della propria forza Ton e compagni, insomma, non devono correre il rischio di sentirsi già vincitori e abbassare la guardia, specialmente contro avversari meno quotati come il Loreggia, di scena domenica nella prima del 2014 al Tenni. Nelle prossime 15 partite bisognerà mantenere quella fame di gol e vittorie dimostrata nei due big match. Da questo punto di vista, durante la pausa invernale Piovanelli ha già messo in guardia i suoi, sia dopo la figuraccia contro il Gazzera Olimpia Chirignago, sia dopo i due convincenti successi contro l’Union Pro (in lotta per la Serie D) e la juniores della Liventina Gorghense, una delle migliori formazioni giovanili del Veneto.
In ogni caso il mister può sorridere per la nuova armata al suo servizio, specialmente pensando a come era messo un girone fa. A Loreggia il Treviso, tra rosa incompleta e tesseramenti ancora bloccati, era arrivato in terra padovana con una squadra piena di juniores e due soli giocatori di movimento in panchina. Alla luce di ciò, nonostante il rammarico per i tanti punti buttati al vento (come dimenticare i cinque rigori su sei sbagliati?), trovarsi a -3 dal primo posto con un girone intero da giocare sembra quasi un miracolo. Merito del Treviso, ma anche di avversarie che non sono riuscite a scavare un solco sulle inseguitrici. Il Sarcedo sembrava poter recitare la parte del “nuovo” ArzignanoChiampo (che l’anno scorso aveva staccato l’Eurocalcio Cassola di 17 punti, e ora, dopo aver già vinto la Coppa di Eccellenza, sta procedendo spedito verso la Serie D), ma tra novembre a dicembre ha subito un crollo fragoroso. L’attuale capolista e favorita di inizio stagione, l’Eurocalcio Cassola, ha sciupato il colpaccio (immeritato) nella Marca perdendo nel giro di due settimane contro Cornedo e Rossano, penultima e ultima della classe. Chi può ancora sorridere, nonostante la sconfitta al giro di boa nel derby provinciale, è la Godigese, che nonostante l’assenza dell’uomo migliore, capitan Marchesan, ci è sembrata l’avversario più forte affrontato. Più sorprendente la costanza del CaldognoRettorgole, mentre lascia basiti l’anonimo centro classifica dal quale non sembrano riuscire a risollevarsi due big come Cartigliano e Nove Stefani, subito uno di fronte all’altro in una ripartenza da brivido.
Il Treviso dovrà regolare qualche conto rimasto in sospeso anche con queste squadre, ma per ora l’attenzione dovrà focalizzarsi sul Loreggia invischiato nella zona play-out. I biancocelesti non dovrebbero avere problemi di organico. Se in attacco Gnago e Bidogia sono già una certezza, a centrocampo Piovanelli accoglierebbe volentieri un centrocampista in grado di coprire il buco lasciato da Di Prisco. Nessun problema sugli esterni, invece, dove abbiamo già saggiato la velocità di Frank  Mensah, mentre aspetta di debuttare in campionato il panamense Rogelio Viteri. Questi innesti hanno aumentato il potenziale offensivo di una squadra che per vincere ha bisogno di segnare almeno più di un gol. Complice anche la giovane età  – tra le squadre di fascia medio-alta il Treviso rimane quella con l’età media più bassa nonostante il 40enne La Cagnina e il 34enne Giuliato – i biancocelesti hanno dimostrato parecchi limiti nel gestire il risultato. Basti pensare a Campigo, dove nonostante la doppia superiorità numerica nel finale di gara abbiamo rischiato di subire il pari contro il peggior attacco del girone B. Insomma, almeno per ora l’impressione è che questa squadra per vincere deve dilagare. E dovrà farlo contro chiunque, a partire dal Loreggia.

IL LOREGGIA I padovani sono senza dubbio una delle delusioni di questo campionato. Sulla carta i biancocorossi avrebbero dovuto navigare nella parte medio-alta della classifica, invece sono invischiati nella zona play-out. Nella prima parte la squadra aveva quanto meno dimostrato una certa solidità, inanellando una serie di pareggi contro formazioni più quotate. Grazie ai successi esterni contro le ultime della classe (Cornedo e Rossano) mister Volpato è riuscito a mantenere la squadra fuori dalla zona play-out, ma il salto di qualità per puntare alla parte sinistra della classifica non è mai arrivato, nemmeno tra le mura amiche. E all’ottava giornata, dopo il pesante 4-1 di Piovene Rocchette con il Summania, l’ex allenatore del Vedelago è stato esonerato. Al suo posto Dorino Anali, che tuttavia non è riuscito a raddirzzare la stagione. Anzi, le cose sono peggiorate, visto che il Loreggia è lentamente scivolato in zona play-out. Nelle ultime sette giornate non è arrivato il tanto atteso successo interno, ma ben cinque sconfitte, un pareggio e una sola vittoria, seppur prestigiosa, in casa del CaldognoRettorgole. Nel frattempo, durante la finestra di calciomercato di dicembre, qualcosa è cambiato anche nell’organico. Hanno fatto le valigie il difensore centrale Bertapelle e l’attaccante Fabrin, due ex Vedelago che avevano seguito l’ex mister Volpato nella sua avventura padovana. Al loro posto due pari ruolo provenienti dallo smantellato Rossano, il difensore Mazzuccato e l’attaccante Della Gasperina. Da queste basi riparte il Loreggia, che al Tenni cercherà di confermare la sua forza in trasferta. Il Treviso farà bene a prenderne nota e tenere alta l’attenzione.

Treviso-Loreggia locandina

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