Stavolta sembra proprio finita. Il Treviso si fa bloccare in casa da un roccioso Sarcedo, che esce indenne dal Tenni dopo un primo tempo eccellente e un secondo di controllo. La Godigese pareggia a Cornedo e le posizioni delle prime restano immutate, ma poco importa, perché anche se il Treviso vincesse a Castello di Godego con una squadra falcidiata dalle squalifiche (mancheranno Orfino, Ton e Dal Compare), dovrebbe sperare in una improbabile impresa del Loreggia (a rischio retrocessione diretta) a Sarcedo.

A fine gara giocatori a terra: sogno finito?CRONACA DI UNA GIORNATA DA DIMENTICARE Come da previsione, il cielo del Tenni è coperto di nubi minacciose, ma che fortunatamente hanno avuto tempo per sfogarsi. Tant’è che, a parte qualche breve scroscio, Treviso-Sarcedo si giocherà senza grossi problemi in campo e sugli spalti. Tuttavia gli spettatori sono pochi (circa 550) rispetto alle media stagionale. Chi non è venuto causa maltempo, si è comunque risparmiato la beffa dei 12 euro, costo del biglietto, generalizzato a tutto lo stadio curva compresa. Stabilito senza preavviso, con un furbesco colpo mattiniero che aveva trovato l’immediata reazione della tifoseria. Ma di questo abbiamo parlato in altro articolo…
In campo ci sono due squadre al completo, anche se Tentoni non schiera subito il recuperato Mensah in attacco e nemmeno Giuliato a centrocampo, preferendogli Fonti e La Cagnina versione attaccante. Ne esce una formazione che non convince subito, come dimostrerà la prestazione della squadra in tutto il primo tempo. Il resto lo fa l’atteggiamento timido della formazione biancoceleste, assolutamente nulla a centrocampo e dunque impalpabile in avanti, dove stentano ad arrivare palloni giocabili. Il pressing del Sarcedo è asfissiante, i rossoneri, indiavolati, raddoppiano e triplicano su ogni pallone, e il Treviso va in bambola. Come previsto sul piano fisico gli ospiti dominan, con l’ex Ferronato (salutato e applaudito calorosamente da tutto il pubblico) che dirige l’orchestra come suo solito. Davanti ci sono due vecchi marpioni come Fabris e Gheller, con il secondo pronto a colpire in velocità. Nei primi mintui una prima doccia fredda, quando l’arbitro Dajmir Kumara punisce con eccessiva severità un intervento di Orfino al limite dell’area: giallo e squalifica per l’ultima giornata. La punizione di capitan Ferronato va fuori. All’11’, in posizione dubbia (sembrava fuorigioco), Gheller elude la sorveglianza biancoceleste e s’invola verso Bortolin, ma invece di tirare mette in mezzo dove Bonato viene anticipato di un soffio da un intervento prodigioso di Pilotto. Poco dopo Gonzo si infortunerà da solo, venendo sostituito da Samà. Il Treviso non c’è proprio, anche se al 19′ un piccolo pasticcio della (lenta) difesa ospite concede la prima mezza occasione al Treviso. Lancio dalla destra, Abriani cerca il passaggio all’indietro di testa per Dall’Amico, ma sulla traiettoria si inserisce La Cagnina, anticipato da Stefani; sulla respinta la palla arriva a Gnago che si allarga e da posizione decentrata, vicino all’area piccola, fa partire una conclusione da dimenticare. Un piccolo sussulto che non cambia l’inerzia della gara, ma che fa comprendere come il muro difensivo del Sarcedo non si invalicabile se colpito in velocità…ma il centrocampio non gira proprio, e i biancocelesti rimangono molli e incosistenti. Quando poi riescono a presentarsi intorno all’area, i nostri si perdono nella solita, inutile tramma di passaggi. Nessuno si prende la responsabilità del tiro, ma quando succede per poco non esce qualcosa di buono: intorno al 25′ gran tiro di Zamuner deviato da Ferraro, che per poco non beffa Dall’Amico, costretto a un tuffo prodigioso. Il Sarcedo, dal canto suo, sa bene come fare le cose semplici. Al 29′ cross al centro e deviazione di Bonato, che costringe Bortolin al colpo di reni con la manona che va ad accarezzare la traversa. Poi non succede nulla fino a fine primo tempo.
Nella ripresa Tentoni sembra aver compreso lo sbaglio iniziale, mandando in campo dal primo minuto il velocissimo Mensah, in attacco con Gnago, e il classe ’96 Vio sulla fascia sinistra. Fuori Fonti e Pilotto, La Cagnina al centro della difesa e la fascia destra a Orfino e Dal Compare. Dai primi movimenti sembra subito un’altra musica, anche se sbilanciandosi subito il Treviso finisce per offrire il fianco alle ripartenze del Sarcedo, che dopo un minuto confeziona l’occasione più ghiotta dela partita. Gheller s’invola sulla sinistra, salta La Cagnina con un tunnel e scheggia il palo con un tiro che trova Bortolin rimasto fermo a metà strada tra avversario e porta. L’occasione sembra suonare la sveglia definitiva dal punto di vista psicologico, e il nuovo assetto tattico fa il resto. Se colpito in velocità il Sarcedo non è così granitico. Come al solito Dal Compare sulla fascia è più devastante, e al centro dell’attacco Mensah è un pericolo costante. Il Treviso è più grintoso e attacca con più convinzione, ma è una spinta che spesso sembra dettata dalla disperazione, come dimostrano alcune errori imperdonabili commessi sotto porta. Emblematica l’azione intorno al 10′ minuto: Gnago riceve da Vio, e dopo una rapida penetrazione verso l’area serve liberissimo Dal Compare, che solo davanti a Dall’Amico non riesce a fermare la sfera; tuttavia recupera il pallone e lo rimette in mezzo dove il piccolo Vio riesce comunque a rimetterla di testa in area, ma Gnago liscia clamorosamente la palla del vantaggio con lo psecchio libero. La fiammata continua e i protagonisti sono gli stessi. Gnago non avrà il senso del gol dell’attaccante, a volte si intestardisce cercando di passare con l’enorme mole tra tre avversari, ma quando fa le cose semplici per i compagni riesce a far male. Ancora una volta, dopo aver ricevuto palla al limite, si fa spazio tra i difensori rossoneri per servire Dal Compare, che da posizione decentrata fa partire un tiro potente ma alto sopra la traversa. Difficile pensare a un gol, da quella posizione, con davanti i due metri di Dall’Amico; Gnago, già smarcatosi al centro dell’area per ricevere palla, non la prende benissimo. Ed è ancora lui protagonista, quando su uno svarione della difesa vicentino sempre più in difficoltà, fa partire un destro potete da fuori area, trovando la respinta in tuffo del portiere-colosso Dell’Amico. Dieci minuti di fuoco, durante i quali il Sarcedo sembra perdere il controllo della partita, randellando a destra e manca che gli fanno collezionare uan serie di gialli. Intorno al 25′ minuto lancio lungo di Ton dalle retrovie, Dal Compare viene letteralmente abbattuto da Abriani (non sarebbe stato comunque rigore perchè il fallo inizia poco fuori l’area), ma arbitro e guardalineee fanno spallucce. Calci d’angolo in serie: al quarto Dal Comapre pesca Ton, che la rimette nell’area piccola, dove Mensah anticipa tutti in scivolata ma trova il muro del solito Dall’Amico. Poi la spinta, come spesso succede quando non fai gol, si attenua. E comincia a piovere sul bagnato, in tutti i sensi. Gli scroci di pioggia contribuiscono a raffreddare il Treviso, che intorno alla mezz’ora subisce un’altra pesantissima perdita in vista del match di Castello di Godego: su una innocua ripartenza del Sarcedo Ton va a fermare fallosamente un vicentino nella metà campo avversaria. Kumara tira fuori il giallo, dimostrando un mezzo di giudizio parecchio discutibile, visto che poco prima non aveva tirato fuori il giallo per Imbriani, autore di due fallacci su Dal Compare e Mensah. E al 33′ i biancoelesti rischiano pure di subire il gol, quando Bonato dalla linea di fondo rimette in mezzo una palla velenosa che per poco non beffa Bortolin, costretto ad un altro colpo di reni per togliere la sfera da sotto la traversa. Il finale di gara dimostra che è proprio una giornata storta. Dal Compare, altro diffidato, ferma una ripartenza sulla fascia destra del Sarcedo e viene ammonito. Cominciano a saltare i nervi a parecchi dei nostri, anche perché il Sarcedo ha tutto l’interesse nel perdere tempo. Bidogia, entrato al posto di Gnago, non riesce a lasciare il segno sulla partita. Che in pieno recupero potrebbe sbloccarsi dopo un ingenuo fallo di mano al limite dell’area da parte di un giocatore ospite. Sulla palla ci va Dal Compare, che indovina una punizione delle sue, probabilmente destinata a stamparsi sulla traversa. Ma poco importa, perché con la manona Dall’Amico vola e manda in angolo. Sulla respinta ingenuità dello stesso Dal Compare, che sgambetta inutilmente Gheller e si becca il secondo giallo. Poco dopo arriva il triplice fischio che sancisce un pareggio giusto. Ancora applausi per Ferronato e per il Treviso, che comunque ce l’ha messa tutta mancando, ancora una volta, di cinismo davanti alla porta.

NON È FINITA QUI Qualcuno si siede a terra disperato, con le mani in faccia, altri si guardano spaesati. Un’occasione persa, un sogno che sembra svanito dopo una lunga rincorsa, e un’ultima partita da affrontare con tre assenze pesantissime. Peggio non poteva andare? Beh, non proprio, perché la Godigese ha pareggiato a Cornedo (nei minuti finali, segno che la squadra è ancora viva) e ha mantenuto ancora più aperti i giochi per primo e secondo posto. L’obiettivo massimo sembra sempre più un’utopia, perché bisognerebbe vincere a Castello di Godego senza il bomber Dal Compare (13 gol, pur non essendo un attaccante) e la coppia titolare Ton-Orfino, sperando nel passo falso del Sarcedo contro il Loreggia penultimo, a rischio retrocessione diretta. Per fortuna non sono stati ammoniti pure La Cagnina e Zamuner, altrimenti il Treviso era praticamente senza difesa. Così, se la può ancora giocare…
A patto che Tentoni azzecchi subito ogni mossa, cosa che peraltro gli è riuscita spesso in questo periodo. Contro il Sarcedo un primo tempo sottotono anche per colpa di un Treviso intimorito e sotto pressione, ma l’alberto di Natale (questa è sembrata la disposizione in campo, peraltro anticipata dalla parte della stampa trevigiana) è stato preparato decisamente fuori stagione. Un “esperimento” nel momento sbagliato e contro la squadra sbagliata, forse anche per non tradire il concetto di “squadra che vince non si cambia”? Ma il Malo, tra l’altro nuovamente invischiato nella lotta salvezza dopo il secondo ko di fila, non è il Sarcedo. Le caratteristiche di questa squadra – esperta, forte fisicamente ma lenta dal centrocampo in giù – erano note, dunque non schierare subito una formazione dinamica, con uno-due esterni rapidi e Mensah in attacco a creare scompiglio con la sua velocità, è stato un errore evidente prima del fischio d’inizio. E al centro del campo, con un Sarcedo così dominante, ci sarebbe stato bene Giuliato, che dopo una stagione condizionata da tanti infortuni a Malo ci sembrava pienamente recuperato e in buona condizione. Al di là di queste disquisizioni tecnico-tattiche che a fine partita lasciano il tempo che trovano, bisogna dire che il Treviso il campionato lo ha buttato (anche se, paradossalmente, non è ancora finita) per i tanti errori commessi in questa tribolata stagione, resa ancora più problematica dalle baruffe chioggiotte di una società senza capo né coda. Sei rigori sbagliati, di cui almeno quattro risultati decisivi per la perdita di punti, i cambi di allenatore e le polemiche che hanno influito sulla mente di un gruppo giovane, forte ma inesperto, fino alla vergognosa penalizzazione che, come temevamo, non ha ancora finito di falsare il campionato.
Adesso, delle prime tre il Treviso più che una contendente sembra ridotta a terzo incomodo relegato ad ago della bilancia. Dal punto di vista psicologico potrebbe essere anche un vantaggio, perché i biancocelesti avranno meno pressioni rispetto a Godigese e Sarcedo, che dopo il penultimo turno possono sorridere. Perfino i castellani, che non tornano alla vittoria ma pareggiano nel finale a Cornedo possono ancora decidere del loro destino senza preoccuparsi del risultato di Sarcedo-Loreggia. Per festeggiare dovranno battere proprio il Treviso ferito, che tuttavia andrà dalle parti del Muson con niente da perdere, per vincere anche questo derby trevigiano. Accompagnato ancora una volta da un massa di supporters biancocelesti, perché non è ancora finita, e in ballo c’è ancora tanto. Tutti a Godego!

TABELLINO

TREVISO-SARCEDO 0-0

TREVISO: Bortolin; Pilotto (1’ st Vio), Zamuner, Ton, Orfino; Fonti (1’ st Mensah), Del Papa, Marangon, Dal Compare; La Cagnina, Gnago (27’ st Bidogia). A disposizione: Vincenzi, Livotto, Viteri, Giuliato. Allenatore: Davide Tentoni.
SARCEDO: Dall’Amico; Stupiggia, Abriani, Ferraro, Stefani; Ferronato, Bonato, Gelli (35’ st Barbieri), Gonzo (14’ pt Samà); Gheller, Fabris (21’ st Vassarotto). A disposizione: Sperotto, Zironelli, Conte, Piazza. Allenatore: Piero Stivanello.
ARBITRO: Sajmir Kumara sez. di Verona.
NOTE: Giornata piovosa, terreno in ottime condizioni, spettatori 547 paganti, con presenza ospite. Ammoniti: Orfino, Ton, Dal Compare e Mensah per il Treviso, Abriani, Dall’Amico, Samà per il Sarcedo. Espulso Dal Compare del Treviso per doppia ammonizione nel finale. Recupero: pt. 1’, st. 5’.

P