Il derby trevigiano finisce 0-0, dopo una partita ricca di errori incredibili, immagine perfetta dell’harakiri compiuto da Treviso e Godigese. Noi, purtroppo, ci eravamo virtualmente tirati fuori dai giochi domenica scorsa. Oggi a finire in ginocchio dopo il triplice fischio sono stati, invece, i giocatori della Godigese, che nel finale  hanno sciupato un’occasione dopo l’altra di fronte a un super Bortolin, anche se le recriminazioni più furibonde e legittime spettano al Treviso. A dieci dal termine rigore solare negato a Gnago, e pochi secondi dal triplice  fischio mancata concessione della regola del vantaggio su un’azione offensiva che avrebbe lanciato Frankie Mensah in porta. “Dettagli”, come l’ingiusto -1 che avrebbe reso inutile il successo del Treviso… Il campionato è stato buttato molto prima. Adesso i play-off, appendice storicamente sfavorevole al Treviso (nelle poche volte in cui vi ha partecipato in categorie differenti, chiaro). Avversario l’Eurocalcio Cassola, mentre la Godigese se la vedrà col Cartigliano, che con una super prestazione ha espugnato il difficile campo di Caldogno.

Gnago reclama
Gnago protesta dopo il rigore non concesso al Treviso. Nel recupero altra decisione dubbia…

Un’ora prima del fischio d’inizio lo stadio Comunale di Godego è già ricolmo di persone, e tutto lascia presagire che sarà un bel problema farci stare tutti. All’entrata c’è subito una “sorpresa” per i tifosi biancocelesti, a cui inizialmente era stato destinato questo “settore ospiti” improvvisato.
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Ma dopo veloci trattative, è stata trovata una soluzione riservando uno spicchio nella tribuna, che come la maggiorparte degli impianti sportivi non è dotata di settore ospiti e/o alcuni tipo di barriere divisorie.

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La curva biancoceleste a Castello di Godego (foto Maccagnan per la tribuna di Treviso)

Per il resto si respira un clima di festa per padroni di casa, che sentono aria di trionfo nonostante la crisi di risultati dell’ultimo mese e mezzo. Sulla rete opposta alla tribuna è appeso un lunghissimo striscione che corre vicino alla linea laterale, incitando la squadra all’ultimo sforzo. La Godigese spera in una vittoria che sarebbe ulteriormente valorizzata dall’avversario, il decaduto Treviso.
Tuttavia i biancocelesti arrivano a questa partita in condizioni quasi disperate. Le squalifiche di tre pedine fondamentali (la difesa centrale Orfino-Ton e il bomber Dal Compare) e l’infortunio di Pilotto costringono Tentoni a scelte azzardate, sia nella scelta dei sostituti (e della panchina, dove si siede l’infortunato solo per far numero), che nelle soluzioni tattiche. E così, dopo l’infruttuoso albero di Natale del primo tempo contro il Sarcedo è la volta del rombo a centrocampo: 4-1-2-1-2 con La Cagnina e Zamuner, difensori centrali, Fonti terzino sinistro e Del Papa sacrificato sulla destra. Davanti alla difesa il classe ’96 Vio, a centrocampo Marangon e Giuliato. Dietro le punte Bidogia (preferito a Gnago) e Mensah, il fantasista panamense Rogelio Viteri (’94). Godigese che, a parte qualche giovane acciaccato, può contare sulla formazione tipo. Dei big non manca nessuno. C’è anche il capitano Marchesan, al Cittadella per dieci anni, che Meneghetti piazza eccezionalmente in difesa. La partenza è tutta biancoceleste, con  un tiro di Viteri fuori di poco. Al 6′ apprensione in area ospite, dopo che sugli sviluppi di calcio d’angolo un tiro svirgolato di Floriani attraversa l’area  piccola senza trovare deviazioni. All’8′ bella combinazione da rimessa laterale tra Fonti e Bidogia, che serve Marangon, il cui tiro finisce abbondantemente alto. Il Treviso sembra più convinto e pimpante, ma questa è la classica partita in cui capisci che non giornata. Dopo i tre squalificati e Pilotto, il Treviso perde anche l’infortunato La Cagnina, che al 13′ lascia il posto a Balzan. Il Treviso continua ad attaccare, ma ben presto emergono i limiti dell’inedita difesa, decisamente meno reattiva ed esposta ai contropiedi avversari. Lo si capisce pochi minuti dopo, quando il Treviso viene fermato in attacco da una spallata fallosa di Lazzaro su Fonti; l’attaccante non perde tempo e lancia subito in avanti pescando il velocissimio Floriani, che buca la retroguardia in velocità. Tuttavia Balzan riesce a recuperare, e nel spalla contro spalla Floriani perde l’equilibrio sul più bello consentendo l’uscita facile facile di Bortolin. Il pubblico protesta, la squadra no, senza contare che l’eventuale fallo era iniziato fuori dall’area. Il Treviso, comunque, gioca meglio nonostante le assenze, e fa circolare palla con regolarità davanti a una Godigese spenta. Al 20′ Viteri, su punizione, costringe Marcato al tuffo per impedire la capitolazione. Il Treviso sembra più convinto, e al 36′ arriva alla conclusione da fuori con Fonti che impensierisce l’estremo difensore dei castellani, mentre poco dopo Viteri si libera bene ma tarda troppo la conclusione. Nei cinque minuti finali due occasioni per per Frankie Mensah, che prima semina il panico davanti all’area concludendo fuori di poco, poi, su azione combinata dalla sinistra, si trova spalle alla porta e conclude alto. Treviso decisamente superiore, ma a conti fatti poco freddo e realmente pericoloso quando serve. Per la Godigese, che a tratti è sembrata una squadra letteralmente scoppiata, senza energie.
Durante l’intervallo la voce si è diffusa anche negli spogliatoi: il Sarcedo è passato in vantaggio (già al 4′ del primo tempo) contro il Loreggia, ed è virtualmente in Eccellenza. La Godigese deve vincere, ma combina ben poco. Nei primi minuti Bortolin non corre grosse pericoli. Al 6′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bellio irrompe deviando di testa, ma la palla viene facilmente bloccata da Bortolin. Sul ribaltamento di campo Fonti, da sinistra, pesca libero Viteri, che manca clamorosamente il controllo permettendo l’uscita di Marcato. Pochi minuti dopo ancora Treviso sullo stesso settore del campo: stavolta Fonti scambia con Marangon, che dal fondo crossa trovando la deviazione in semirovesciata di Luca Bidogia: palla finsice passa molto lontano dal palo. Al 12′ il Treviso giochicchia davanti all’area avversaria e perde ingenuamente palla, consegnandola a Floriani che parte in contropiede e serve Martini; sulla destra c’è Lazzaro liberissimo, ma il numero 8 viene fermato fallosamente da Marangon, che si becca il giallo (e una giornata di squalifica, visto che faceva parte della lunga lista diffidati). Al 20′ stessa sorte per capitan Marchesan della Godigese, in un momento in cui il Treviso sembra beneficiare dell’entrata di Gnago, inizialmente bocciato a favore di un Bidogia che non è riuscito a lasciare il segno sulla partita. Contro una squadra quasi intimorita, forse memore del Gnago caterpillar dell’andata, il Treviso sembra quasi prendere il sopravvento, ma davanti manca qualcosa. Mensah litiga col pallone…che tiene un po’ troppo tra i piedi, come lo stesso Viteri. Sarà un caso, ma alla mezz’ora Tentoni lo toglie e getta nella mischia un debuttante assoluto, l’attaccante di origine kosovaro Zogaj. Negli ultimi dieci minuti il Treviso sembra spegnersi, e la Godigese ha sussulto d’orgoglio misto disperazione. Al 32′ Mensah perde un pallone banale, Martini parte sulla sua fascia destra, entra in area e dopo aver superato Zamuner fa partire un destro insidioso ma debole che trova la pronta deviazione di Bortolin. Il Treviso sembra in affanno, ma al 34′ c’è l’episodio chiave. Gnago parte dai 40 metri e semina tre difensori di forza, scambio rapido con Mensah e penetrazione in area, ma sul più bello Milani cintura l’ivoriano quel tanto che basta per sbilanciarlo e fargli perdere l’equilibrio. Gnago cerca la disperata deviazione in scivolata, ma Marcato arriva prima. L’attaccante protesta inutilmente reclamando un rigore a nostro modo di vedere sacrosanto. L’episodio contestato rompe gli schemi, ma a favore della Godigese, che si getta in avanti. Al 38′ un corner velenoso di Floriani si stampa sul palo. Un minuto dopo il Treviso si riaffaccia davanti con un tiro di Zamuner che Marcato manda in angolo. Ma poi ricomincia l’assalto dei locali, e al 41′, sugli sviluppi di un calcio di punizione respinto dalla difesa, la palla arriva a Lazzaro, libero di stoppare e tirare troppo debolmente su Bortolin.  Al 43′ altra occasionissima per i castellani, anche se tutto nasce da una dormita di Gnago, che perde palla banalmente in attacco. La ripartenza trova il Treviso assolutamente impreparato: Floriani lancia lungo per Lazzaro, che recupera palla sulla linea di fondo; Martini è ormai libero a centro area, ma Lazzaro sbaglia clamorosamente il cross spedendo la palla sul fondo. Un errore incredibile da parte del bomber della Godigese, apparso stanco e spesso troppo nervoso. Tant’è che Meneghetti decide di toglierlo a favore del giovane Cecchin. Nel recupero ancora qualche emozione: Mensah si guadagna una punzione, ma l’esecuzione di Marangon è troppo centrale.  Al 47′ la più grande occasione per la Godigese: altra dormita della difesa del Treviso, ormai in bambola, ma Bortolin fa il miracolo in uscita disperata su Floriani, poi sulla conclusione di Martini. Sembra proprio finita, ma negli ultimi due minuti c’è una nuova impennata del Treviso, che tuttavia continua a peccare di lucidità e cattiveria. Fonti riesce ancora a farsi trovare libero sulla sinistra, ma ancora una volta aspetta troppo prima di concludere e permette il recupero avversario. Sull’azione successiva altro fattaccio che fa infuriare il Treviso: Gnago arpiona la palla tra i piedi di Floriani e s’invola in contropiede; è una corsa poderosa, inarrestabile, che sembra riconsegnarci il giocatore del 2013. L’ivoriano resiste a più cariche fallose, compresa quella di Floriani, e lascia palla all’accorrente Marangon, già pronto a involarsi in porta o servire il liberissimo Mensah. Ma l’arbitro Campagnolo, tra lo sconcerto generale, non dà la regola del vantaggio. E pochi secondi dopo, mentre il Treviso è ancora in attacco, decreta la fine della partita. Il pubblico ospite va su tutte le furie per questa seconda decisione sconcertante, che tra l’altro macchia una partita arbitrata bene fino al momento del rigore su Gnago.

Sarà un caso, ma dopo poche strette di mano l’arbitro Campagnolo di Bassano scatta dentro gli spogliatoi. Nel frattempo non serve attendere l’annuncio dello speaker com’è finita Sarcedo-Loreggia, perché al centro del campo alcuni giocatori della Godigese, tra stanchezza e delusione, sono già crollati a terra. L’harakiri è completo: nelle ultime sette partite 5 punti, frutto di cinque pareggi e due sconfitte.

Il pari contro il Treviso si va aggiungere ai risultati negativi ottenuti ad aprile, e durante questa partita ci siamo resi conti di un crollo che fino a ieri avevano giudicato inspiegabile. All’andata la Godigese ci era parsa la migliore avversaria affrontata, nonostante la sconfitta e l’assenza di Marchesan. Una formazione pimpante e in ottima salute, arrivata al derby nel suo momento migliore, ma punita da un Treviso che in quel momento avrebbe potuto sbaragliare chiunque (e l’ha fatto, anche se in amichevole, rifilando un poker casalingo all’Union Pro neopromosso in Serie D dopo aver dominato il girone B di Eccellenza). Ieri abbiamo visto una squadra scarica e senza idee, che nonostante tutto avrebbe potuto far suo il campionato piegando un Treviso decimato da infortuni e squalifiche.
Una squadra così in emergenza non la vedevamo proprio dal debutto di Loreggia (allora eravamo messi anche peggio), con l’organico incompleto e tanti giocatori fuori per problemi di tesseramento. In particolare la difesa, che dopo pochi minuti ha dovuto fare a meno perfino di La Cagnina, molte volte è stata messa in difficoltà dalla velocità degli esterni castellani; l’assenza di Orfino e, in particolare, di capitan Ton, si è fatta sentire, anche se Zamuner è stato perfetto e Balzan su p fatto trovare pronto rimediando bene alle poche sbavature; davanti serviva l’imprevedibilità e la concretezza di Dal Compare. Nonostante questo i biancocelesti hanno mantenuto la porta inviolata e sono usciti indenni dal campo dell’ormai ex capolista, rischiando di fare il colpaccio. Ma in avanti, a parte il clamoroso rigore su Gnago, non sono stati creati veri pericoli per Marcato. La partita contava molto e la palla pesava, specialmente per quei 3-4 ragazzi che nel resto del campionato avevano giocato solo qualche spezzone di gara; in particolare si sono comportanti bene sia Vio davanti la difesa che Viteri dietro le punte. Ma cosiderando che non c’era niente da perdere si poteva osare di più, perché il secondo posto era comunque un obiettivo importante. Ora ecco i play-off, che non possono far dormire sonni tranquilli a nessuna delle due trevigiane.

TABELLINO

GODIGESE – TREVISO 0 – 0

GODIGESE: Marcato; Milani, Cecchetto, S. Cecchin, Marchesan; Cinel (st 35‘ Bergamin), Cazzaro, Martini; Bellio (st 30‘ Cirotto); Lazzaro (st 44‘ P. Cecchin), Floriani. A disposizione: Bertoncello, Bergamin, Tarraran, Alberton. Allenatore: Meneghetti.
TREVISO: Bortolin; Del Papa, La Cagnina (pt 13‘ Balzan), Zamuner, Fonti; Viteri (st 30‘ Zogaj), Giuliato, Marangon, Vio; Bidogia (st 14’ Gnago), F. Mensah. A disposizione: Vincenzi, Pilotto, Pillon, Livotto. Allenatore: Tentoni.
ARBITRO: Campagnolo di Bassano.
NOTE: giornata di sole, campo in ottime condizioni. Espulso al 36′ st Pillon dalla panchina per proteste. Ammoniti Marchesan per la Godigese, Marangon per il Treviso. Spettatori 700 circa. Angoli 6-5 per il Treviso. Rec. pt 2’, st 3’.

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