In attesa delle decisioni del giudice sportivo previste per mercoledì 4 marzo, cerchiamo di analizzare sotto il profilo prettamente regolamentare quanto avvenuto durante l’incontro Treviso-Passarella sospeso lo scorso sabato, ovvero la sostituzione tra il numero 11 Nicolò Vio ed il numero 17 Frankie Mensah.
Ambito di applicazione è chiaramente “Il Regolamento del Giuoco del Calcio” e nello specifico la Regola 3, dedicata a “Il numero dei calciatori”.
Tra le altre cose, nel dettaglio la regola descrive chiaramente la procedura tecnica della sostituzione, soffermandosi su quando è da considerarsi concretamente avvenuta (abbiamo omesso alcune parti non pertinenti):
Procedura della sostituzione
[…]
Per sostituire un calciatore titolare con uno di riserva, devono essere osservate le seguenti procedure:
• l’arbitro deve essere informato prima che la sostituzione avvenga;
• il subentrante entrerà sul terreno di gioco solo dopo che ne sia uscito il calciatore sostituito e dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro;
• il subentrante deve entrare sul terreno di gioco in corrispondenza della linea mediana e durante un’interruzione di gioco;
• la sostituzione si concretizza nel momento in cui il subentrante entra sul terreno di gioco;
• da quel momento, il subentrante diventa un titolare e quello sostituito cessa di esserlo;
• il calciatore che è stato sostituito non potrà più partecipare alla gara;
[…]
La stessa guida pratica AIA ribadisce in uno specifico punto il momento esatto in cui la sostituzione è da considerarsi avvenuta:
GUIDA PRATICA AIA
8. Quando un calciatore di riserva diventa titolare (ossia quando si considera effettuata una sostituzione)?
Immediatamente dopo che è entrato sul terreno di gioco, nel rispetto della procedura di sostituzione.
Tale momento è pertanto molto importante, oltre ai fini di quanto avvenuto sabato (relativi agli obblighi di impiego dei giovani calciatori, i cosiddetti under), anche ad eventuali fini disciplinari, come ad esempio l’espulsione di un giocatore non ancora entrato in campo (che potrà essere sostituito con altro giocatore di riserva) o l’espulsione di un giocatore che sta uscendo dal campo, ma non ancora però sostituito (che non potrà più essere sostituito con un altro giocatore di riserva).
In considerazione di quanto avvenuto rimane quindi semplicemente da capire, al di la di tanti discorsi fuorvianti relativi a possibili fantasiosi escamotage, se la sostituzione è effettivamente avvenuta oppure no. E’ quindi davvero importante capire se tale sostituzione è da considerarsi:
- avvenuta, e porterà con se tutte le conseguenze del caso, sia a livello tecnico che disciplinare (cambia il ruolo del giocatore che da riserva diventa titolare), che regolamentare (obbligo di impiego dei giovani calciatori);
- NON completata;
- NON valida in quanto soggetta ad infrazioni alla regola;
- semplicemente NON avvenuta.
Tralasciando l’ultimo punto, in quanto è sotto gli occhi di tutti che una sostituzione era in corso d’opera, cerchiamo di fare maggiore chiarezza con l’utilizzo delle note relative ad “Interpretazione delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri”:
PROCEDURA DELLA SOSTITUZIONE
• Una sostituzione può essere effettuata soltanto durante un’interruzione di gioco
• L’assistente segnala all’arbitro che è stata richiesta una sostituzione
• Il calciatore che viene sostituito riceve l’autorizzazione da parte dell’arbitro a lasciare il terreno di gioco, a meno che il calciatore stesso sia già fuori del terreno di gioco per ragioni che sono conformi alle Regole del Gioco
• L’arbitro autorizza il calciatore di riserva ad entrare sul terreno di gioco
• Prima di entrare sul terreno di gioco, il calciatore di riserva aspetta che il calciatore che sta per essere sostituito lasci il terreno di gioco
• Il calciatore sostituito non è obbligato a lasciare il terreno di gioco all’altezza della linea mediana
• L’autorizzazione a procedere ad una sostituzione può essere rifiutata in alcune circostanze, ad esempio se il calciatore di riserva non è pronto per entrare sul
terreno di gioco
[…]
• Se un calciatore che sta per essere sostituito rifiuta di lasciare il terreno di gioco, l’arbitro lascerà che la gara prosegua
[…]
Non risultano in primis infrazioni alla regola, legate soprattutto all’uscita o all’ingresso in campo senza autorizzazione, in quanto qualsiasi infrazione comporta l’ammonizione di uno od entrambi dei giocatori. Nessun provvedimento disciplinare è stato infatti intrapreso nei confronti dei due giocatori sopracitati.
Osservando la cronologia delle operazioni di sostituzione risulta chiaro (grazie anche ai riscontri fotografici) che la stessa è stata effettuata in una interruzione di gioco, interessando sia il dirigente che espone la lavagnetta con i numeri, sia l’assistente che ha informato l’arbitro.
Il giocatore n. 11 (under) esce dal campo senza ricevere alcun provvedimento disciplinare, confermando implicitamente che lo stesso risulta essere stato autorizzato dall’arbitro ad uscire.
Il giocatore n. 17 (non under) attende correttamente che il giocatore sostituito esca dal terreno di gioco per poi entrare in campo. Dai riscontri fotografici risulta documentato che lo stesso entra in campo mettendo il piede almeno sulla linea laterale (ricordiamo che in base alla regola 1 “Il terreno di gioco deve essere […] segnato con linee che fanno parte delle superfici che delimitano”; linea fa campo, insomma), mentre testimonianze oculari – come quelle del segretario Leandro Casagrande – riportano un ingresso in campo addirittura anche di alcuni metri. Anche in questo caso, il mancato ricorso ad ogni forma di provvedimento disciplinare, una volta accertato che il giocatore fosse entrato sul terreno di gioco, implica che lo stesso avesse ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro.
Per quanto sopra risulta chiaro che la procedura di sostituzione sia da considerarsi completata ed efficace a tutti gli effetti.
Con l’uscita del giocatore n. 11, nel momento di concretizzazione della sostituzione, la squadra avversaria si trovava a schierare in campo da 3 a soli 2 giocatori under.
L’atteggiamento palesemente ostruzionistico e dissimulatorio di quanto avvenuto da parte della panchina della squadra avversaria, non appena resosi conto dell’errore, unita a proposte di utilizzo di soluzioni artificiose, hanno poi portato l’arbitro – dopo oltre 10 minuti di interruzione del gioco – a considerare che non vi fossero più i presupposti per continuare l’incontro e a decretare la sospensione e la fine anticipata della partita.
Spiace far notare che tali situazioni proposte (scambio di maglie tra giocatori o proposta di giocare in 10), risultano infine palesemente contraddittorie. Se infatti dovessimo dare credito alla tesi per la quale la sostituzione non fosse da considerarsi completata (ad esempio giocatore uscito ma giocatore di riserva non ancora entrato in campo) il risultato non porta a fantasiose soluzioni o escamotage, ma semplicemente alla possibilità di poter scambiare anche all’ultimo attimo un giocatore di riserva con un altro (ad esempio il n. 16 di cui si parlava), sempre a patto che nessun giocatore fosse ancora entrato sul terreno di gioco.
Siamo ovviamente portati a non credere che tali tentativi fossero portati avanti in malafede dalla squadra avversaria (in primis dallo stimato ex Massimo Susic), ma dettati unicamente dallo strano caso e dal momento concitato venutasi a creare.
Concludiamo ricordando che nei campionati di Eccellenza vige l’obbligo di impiego di 3 under per tutta la durata dell’incontro (salvo alcuni specifici casi come espulsione dal campo e, qualora siano già state effettuate tutte le sostituzioni consentite, anche i casi di infortuni dei suddetti calciatori). L’inosservanza di tutte le disposizioni previste è punita con la sanzione della perdita della gara da parte della Società inadempiente, ai sensi dell’articolo 17, comma 5, del Codice di Giustizia Sportiva.
Rimaniamo ovviamente a disposizione nei commenti all’articolo per ogni confronto ed eventuale rettifica nel caso di imprecisioni nei dettagli sopra riportati.
Il calcio diventa sempre
più complicato. Non basta conoscere la tecnica del gioco, ma si deve
anche conoscere la politica o diciamolo diversamente. “Essere
avvocato per sapere interpretare le numerose regole.” E cosi si
rischia anche di togliere il divertimento o il piacere del gioco.
Al di là di tutto, a quanto io ricordi, il referto dell’arbitro è inappellabile. Ho visto chiaramente l’arbitro dire a Mensah “17, avanti, entri!” Quindi credo il Direttore di gara non abbia dubbi in merito al fatto che la sostituzione fosse avvenuta. Rimane da capire se lo ha scritto sul referto. In quel caso credo che qualunque ricordo del Passarella cada nel vuoto.
Grazie, comunque, per il chiarimento tecnico. Ogni tanto serve rinfrescare le cose.
Il fatto che Mensah non sia stato ammonito presuppone che:
– o la sostituzione non sia in alcun modo avvenuta e che Mensah non sia ne stato autorizzato (tu stesso testimoni che l’arbitro lo abbia fatto) ne sia entrato sul terreno di gioco (testimonianze visive e fotografiche testimoniano che sia effettivamente entrato);
– o la sostituzione sia avvenuta invece in modo completo ed efficace.
Sembra scontato quindi affermare che ci si trovi nel secondo caso.
Da sperare solo che abbia effettivamente scritto ciò che poi è effettivamente avvenuto! Beh, oggi lo sapremo! 😉
Tutto chiaro, ma perchè l’arbitro non porta a termine l’incontro? Errore tecnico? A memoria non si ricordano casi simili (ma solo casi di sostituzioni under errate e reclami)
Difficile parlare di errore tecnico, anche se entriamo nel campo delle ipotesi.
Partendo dal presupposto che la sostituzione sia completata ed efficace, potremmo valutare due scenari:
– la squadra (dai giocatori alla panchina) tramite ostruzionismo hanno creato i presupposti al prosieguo dell’incontro, portanto l’arbitro a sospendere la partita, come effettivamente sembra sia successo;
– i tesserati colpevoli di atteggiamento ostruzionistico avrebbero dovuto essere ammoniti (Vio per essere rientrato sul terreno una volta già sostituito; Mensah per essere uscito dal terreno di gioco una volta già entrato senza autorizzazione), Susic eventualmente allontanato, il capitano e/o vicecapitano della squadra eventualmente espulsi nel caso si fossero rifiutato di far uscire dal terreno Vio e riprendere il gioco, sospensione della partita solo a questo punto.
Non vorrei che il mancato rispetto di quest’ultimo “modus operandi”, per passare direttamente alla sospensione possa in qualche modo far appellare all’errore tecnico, ma non credo.
In ogni caso, a prescindere da errore tecnico relativo alla correttezza della sospensione immediata o meno, tale evento è SUCCESSIVO all’ingresso di Mensah.
Già solo questa operazione comporterebbe la perdita dell’incontro per 3-0, quello che è successo dopo non dovrebbe incidere più di tanto: cioè che la partita fosse proseguita con magari anche il pareggio/vittoria del Passarella, che fosse sospesa immediatamente per ostruzionismo, che fosse sospesa solo dopo che capitano/vice si dimostrassero solidali e non permettessero a Vio di uscire dal campo o si rifiutassero di proseguire, che fosse proseguita in 10 giocatori, poco cambiava.
Che poi, se fossi stato l’arbitro, l’avrei magari gestita in modo più furbo: per proseguire la gara volete giocare in 10? Ok, autorizzo Mensah a uscire dal terreno di gioco e a non giocare (notare la sottigliezza, sull’autorizzazione ad uscire, così nemmeno lo ammonisco), li faccio giocare in 10, porto a fine la partita e scrivo tutto sul referto:
– sostituzione avvenuta tra Vio e Mensah al 23’st
– magari l’annotazione dell’autorizzazione tipo al 24’st a far uscire Mensah a seguito della richiesta della panchina (fattispecie che esiste, basti pensare ad un giocatore autorizzato ad uscire per infortunio)
Essendo quindi la partita terminata correttamente, essendoci poi 2 soli under in campo, il giudice sportivo deciderà poi di conseguenza con esito facilmente scontato, con valutazione molto più semplice e meno possibilità di appello a fantomatici errori tecnici o similari.
Invece sbagli, secondo me, perchè è sempre necessario reclamo. Il giudice sportivo e la commissione disciplinare lo hanno già sottolineato varie volte. Senza reclamo da parte del Treviso, anche con Mensah in campo fino alla fine e autore, poniamo, di dieci gol con risultato finale di 1:10, sarebbe stato da omologare il risultato del campo. Con reclamo, inceve, chiaramente 3:0 a tavolino per infrazione regola under.
Probabilmente hai ragione sulla soluzione “pragmatica”. Però sarebbe in ogni caso stato necessario reclamo del Treviso, cosa non successa per la sospensione decretata dell’arbitro
Con tutta sincerità pensavo che la contestazione potesse essere eseguita d’ufficio, non solo a seguito di reclamo/denuncia da parte della società avversaria di quella inadempiente.
A questo punto, data la cattiva stella che perseguita il Treviso Calcio, speriamo che il reclamo sul mancato utilizzo degli under l’abbiano comunque fatto, a prescindere dalla sospensione o meno dell’incontro… giusto per non sbagliare.
detto ciò, resta per me inspiegabile come ci si possa sbagliare nella sostituzione di under (se non -magari- tra under di diversa età)
Hai ragione perfettamente! L arbitro doveva gestirla diversamente! non sospendere la partita !
Stiamo a vedere il referto. Probabile dichiari che il Passarella non voleva giocare. Loro negano, ma dalla tribuna l’idea non pareva così folle. Però tutto nel campo ipotesi. Domani il referto chiarirà tutto.
Pubblicato il Comunicato n. 66 del Comitato FIGC Veneto del 04/03/2015, consultabile al seguente link: http://www.figcvenetocalcio.it/documenti/Comitato%20Regionale/Comunicati/2014-2015/Com_N66.pdf
Riportiamo l’estratto relativo all’incontro Treviso-Passarella:
“GARE DEL CAMPIONATO ECCELLENZA
GARE DEL 28/ 2/2015
DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
PREANNUNCIO DI RECLAMO
gara del 28/ 2/2015 TREVISO – PASSARELLA 93
In attesa del preannunciato reclamo presentato dalla Societa’ A.C. PASSARELLA 93 si lascia in sospeso ogni decisione in merito alla validita’ della gara in oggetto.”
Come già preannunciato, in sostanza non si è potuti giungere a nessuna decisione, in attesa di controricorsi. Nulla di fatto per il momento.