Paolo Pini sorride
Paoli Pini può sorridere: l’Acd Treviso ha avuto l’ok dal Comune

Come previsto: nella stagione 2015/2016 ci sarà un solo Treviso allo stadio Tenni, e sarà l’Acd Treviso, il club che in questi due anni ha preservato tra tante difficoltà una storia lunga (e negli ultimi anni, purtroppo, sempre più tormentata) di 106 anni. Bocciato, dunque, il progetto del patron Lino Diquigiovanni, che puntava a portare il Real Vicenza allo stadio Tenni per trasformalo in un nuovo Treviso. Nei giorni scorsi il rifiuto da parte dell’amministrazione comunale era nell’aria, sostanzialmente anticipato dall’intervista della tribuna di Treviso all’assessore allo sport Ofelio Michielan. Oggi è arrivato il responso definitivo, e il tutto, oltre che dalla stampa locale, è stato ufficializzato anche da questo comunicato pubblicato sul sito del Comune di Treviso:

Calcio Treviso. Sindaco e assessore declinano le offerte e incontrano le società sportive del capoluogo.

Un Treviso ‘trevigiano’ nato dal territorio per il territorio. L’amministrazione comunale rifiuta le offerte economiche e guarda con interesse al rilancio del calcio trevigiano con il coinvolgimento delle società del capoluogo. E’ questa in sintesi l’idea condivisa dal sindaco di Treviso Giovanni Manildo, dall’assessore allo sport Ofelio Michielan e dal dirigente dell’ACD Treviso Paolo Pini che nel pomeriggio di oggi hanno incontrato i rappresentanti delle quattro società sportive Condor, Santa Bona, Indomita e Academy.
Seduti al tavolo sindaco, assessore e rappresentanti delle società hanno condiviso il desiderio di dare vita a un progetto comune nel quale i protagonisti saranno proprio le realtà calcistiche del capoluogo. “Crediamo che il rilancio del calcio trevigiano debba passare prima di tutto attraverso un progetto che provenga dalla città – dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – Anche per questo abbiamo deciso di dire no ad altre offerte economiche. Crediamo fortemente in questa idea di rilancio a partire dal territorio: il Comune di Treviso è pronto a fare le sua parte e da quanto ho avuto modo di sentire oggi anche le società hanno voglia di impegnarsi in un progetto condiviso”.
“Oggi abbiamo condiviso un’idea, una prospettiva, ora si tratta di realizzare un progetto comune – sottolinea l’assessore allo sport Ofelio Michielan – Rinunciamo dunque alle offerte che ci sono arrivate per una comunità. Se, sulla base di un progetto condiviso, arriverà il sì di tutti abbiamo già detto che siamo disponibili a mettere a disposizione della prima squadra lo stadio, gratuitamente, per due anni. Ho grande fiducia in questa proposta perché ciò che unisce tutte queste realtà è un grande amore per il calcio”, chiude Michielan.

DIQUIGIOVANNI, LE REAZIONI Dal canto suo, Lino Diquigiovanni l’ha presa con filosofia, anche perché probabilmente se l’aspettava. «Il gestore dello stadio è il Comune – ha dichiarato a la tribuna di Trevisodecide lui ed io che ci posso fare? Se hanno risposto no avranno fatto le loro valutazioni e sinceramente non sono nemmeno ansioso di conoscerle, io volevo solo venire a Treviso con un programma serio e riportare entusiasmo alla piazza ma non faccio polemiche, ne prendo atto e basta. Tutto sommato fin qui le mie soddisfazioni le ho avute, ho 70 anni e la prima cosa è la salute, lo dico io che due anni fa ho avuto un ictus. Ora francamente non so cosa farò, mi hanno appena chiamato da Mantova dove stanno portando i libri in tribunale, ma là è troppo lontano da casa, non mi interessa. Potrei continuare a Vicenza o anche smettere, non è questo il problema. E magari non tutto il male vien per nuocere. Ad ogni modo con tutte le società in crisi o che stanno per scomparire che si vedono in giro questa, a mio avviso, per Treviso era come la manna dal cielo: hanno deciso di non approfittarne, pazienza».

E ORA VIA AL MERCATO? A questo punto il Treviso potrà iniziare a programmare la stagione, presentando senza troppa fretta la nuova compagine societaria. Per quanto riguarda il mercato, l’imperativo categorico sarà evitare di commettere gli stessi errori dello scorso campionato. Quel che è mancato, cioè l’esperienza, diventerà un elemento fondamentale soprattutto per la prima squadra, che a nostro avvisso in questo campionato ha pagato a caro prezzo anche l’età media troppo bassa (soprattutto in difesa) e l’assenza di qualche “vecchio” giocatore d’esperienza in molti ruoli chiave.

12 thoughts on “NIENTE REAL, SOLO TREVISO Il Tenni è per l’Acd Treviso

  1. Treviso la provincia più provinciale di tutte…andiamo avanti con imprenditori trevigiani loro si che sono forti!!!!

    1. Ciao. Tutti possiamo avere una opinione diversa, ma come noterai alcuni tuoi commenti non sono stati approvati. Se hai piacere di poter continuare a scrivere, ti invitiamo ad usare un linguaggio più consono e non unicamente polemico.

  2. Siamo proprio forti, arriva un imprenditore con disponibilità economiche e noi lo rispediamo a casa perché non è di treviso? Poi leggo dei nuovi fantomatici imprenditori trevigiani che tra l’altro mercoledì pomeriggio dovevano presentare l’organigramma ma non si è sentito più nulla, poi leggo che cercano anche nuovi imprenditori per aiutare il progetto…ottimo BUONAFORTUNA!!!

  3. la notizia che non ci sarà a Treviso un quadra fatta dalla fusione del Rea Vcenza e il vecchio Treviso di Corvezzo o altro per un vero tifoso trevigiano deve far solo che piacere. La voglia di calcio a un livello più alto la abbiamo tutti ma penso meglio crescere piano facendo tesoro degli errori societari dell anno passato è meglio. FORZA TREVISO

  4. Quindi sul tema stadio, ci siamo definitivamente liberati del Corvo e del suo FC?

    1. Non ne sarei così sicuro, il no del Comune riguarda il Real Vicenza, ma
      l’Fc Treviso e il suo presidente (?) al Tenni ci sono già da anni, non
      si sa in base a quale contratto (di quale durata, non si sa) o accordo
      con Ca’ Sugana. Secondo te, anche dopo la consegna dei trofei, con tanto
      di sorrisi e strette di mano, verrà fatto sloggiare da quella parte
      dello stadio (l’ex brutto anatroccolo)? Secondo me no.

      1. Beehh… giovedi sara’ meglio fare qualche domanda scomoda ad assessore e sindaco, per cominciare con un quadro chiaro della situazione fin dall’inizio

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