Domani pomeriggio saranno rese note importanti novità per il futuro dell’Acd Treviso. Lo si apprende dalle pagine de Il Gazzettino di Treviso, che riporta queste parole di Paolo Pini, presidente del club biancoceleste: «Niente anticipazioni, ma vi posso assicurare che i veri tifosi del Treviso e non quelli itineranti, saranno felici nel vedere chi si è aggiunto al gruppo esistente senza dimenticare che altri nomi pesanti e noti della Marca e non solo, entreranno strada facendo. Noi per rispetto verso la città e i nostri tifosi, non paliamo di B o di A ma stiamo costrunedo un piccolo gioiello destinato a collocarsi in un campionato importante che punta al professionismo».
REAL TREVISO PIU NO CHE SÌ Tutti e tre i quotidiani (oltre a Il Gazzettino di Treviso, la tribuna di Treviso e Il Corriere del Veneto), riportano la notizia (e la foto) dello striscione con cui la curva ha chiesto alle istituzioni di dare parere negativo sul progetto dell’imprenditore vicentino. La tribuna riporta lo sconforto dell’ex presidente dell’Acd Treviso Marcello Totera, maggior sponsor del progetto Diquigiovanni: «Sapere che gli ultras si oppongono all’arrivo di un imprenditore che vuole fare le cose per bene non può che rattristarmi – ha rivelato il legale trevigiano – e credo che raffreddi l’entusiasmo anche di Diquigiovanni, al quale piacerebbe una tifoseria unita: nemmeno a Vicenza quando arrivò il suo Real non si dimostrarono così ostili. Oggi cinque club della provincia si sono fatti vivi con noi per dare il loro incoraggiante appoggio al progetto di rilancio del Treviso rappresentato dall’imprenditore Diquigiovanni». La tribuna di Treviso conferma che Diquigiovanni è in attesa di una risposta da parte dell’amministrazione comunale, e che dovrebbe arrivare entro venerdì, ma se fosse negativa il vicentino potrebbe ritirarsi e tentare il trasferimento a Trieste o Venezia. Che le possibilità di vedere un “clone” del Treviso al Tenni siano sempre più scarse lo conferma Il Corriere del Veneto, secondo il quale la risposta dell’amministrazione «probabilmente sarà negativa, ma non per via di questi striscioni».
Una constatazione logica, anche se certamente non convincerà certi tifosi improvvisamente risvegliati dalle allettanti di scalate verso la Serie A. Per molti di loro, specialmente quando e SE la bocciatura diverrà realtà, lo scaricamento di responsabilità verso la curva sarà inevitabile. La realtà è ben altra, se le cose andranno come sembra. Per fare certe cose bisogna essere in due, ma è evidente che ognuna delle due parti aveva le proprie idee e i propri interessi, non conciliabili con quelli dell’altra società. Dal canto suo, anche se non ci fosse stata una presa di posizione contraria da parte della curva con comunicati e striscioni, Diquigiovanni si troverebbe di fronte a un bivio. Con il Real Vicenza, per più di qualcuno un clone del Vicenza calcio, non ha ottenuto il seguito che sperava, nonostante – lo abbiamo sottolineato qualche giorno fa – abbia fatto ottime cose. A Treviso senza il supporto di tutta la tifoseria e vista la compresenza del vero Treviso calcio (quello che ha mantenuto la continuità storica, nonostante tutte le peripezie vissute), il patron vicentino non rischierebbe forse di affrontare le stesse problematiche di Vicenza? Ovviamente si rimane nel campo delle ipotesi, ma visto che conosciamo ormai fin troppo bene la piazza trevigiana, non pensiamo di essere troppo lontani dalla verità. Qualche giorno è stato ipotizzato uno scenario con un Real Treviso in Lega Pro con 2-3mila spettatori, e un Treviso in Eccellenza con 2-300 spettatori. Davvero difficile pensare realmente a qualcosa di simile anche con un solo Treviso calcio, visto che non più tardi di 3 anni fa l’F.c. Treviso di Corvezzo ha giocato in Lega Pro, e anche nella splendida stagione della promozione in Prima divisione faticava a superare i 1000 spettatori, con una media non di tanto superiore a quella registrata la stagione precedente in Serie D.
Mamma mia… quanta stupida divisione… la solita guerra tra poveri che va in scena a Treviso da ormai un decennio! Il quadro e’ semplice: da un lato una societa’ Acd Treviso che non ha fatto una gran bella figura in questo campionato d’eccellenza, con divisioni interne, chiare incapacita’ manageriali (esonero Tentoni su tutti) pero’ certo con tanti nomi nobili al suo interno: cognati del imprenditore di caffe’ innominabile per le tante volte che e’ stato accostato alla nostra piazza, l’ex dirigente dell’era Setten che disastri ne aveva gia’ fatti a suo tempo, il nuovo presidente in pectore (tifosissimo del Torino) che ama sbandierare come il Treviso rimarra’ in mani trevigiane… peccato che gli ultimi 3 presidenti trevigianissimi Barce, Setten, Corvezzo siano stati la rovina della nostra piazza. Dall’altra ci sono 2 persone Totera e Diquigiovanni che per quanto poco hanno la mia stima. Il secondo vuole portare un progetto sano a Treviso, che coinvolge tutta la provincia, che in 3 stagioni ha portato una squadra dal dillettantismo veneto a lottare per la serie B. Non stiamo certo parlando dello Schettino di turno… Le uniche colpe che sapete tirargli e’ che e’ da fuori provincia e che vuole regalarci un titolo di LegaPro… azz… cattivissimo! Poi voglio ricordare come il presidente Totera sia stata l’unica persona che in questa stagione ci abbia messo la faccia sempre, anche quando le scelte sbagliate non erano le sue (vedi Tentoni) peccato non abbia fatto parte di quella cerchia di poteri forti ma sia stato un semplice tifoso che ama il Treviso.
I nostri ultras meritano un discorso a parte…