La rosa
La rosa del Portomansuè con gli ex biancocelesti Del Papa, Gnago e Sakajeva

Il calendario a volte gioca brutti scherzi, e il destino ha voluto che quattro delle favorite per il salto in Eccellenza (in ordine alfabetico, Opitergina, Portogruaro, Portomansuè e Treviso) si incontrassero in una sorta di “mini girone” nelle prime sei giornate. La classifica speciale vede il Portogruaro a quota 5, Portomansuè 4, Opitergina 3 e il Treviso  ultimo con 1 punto. Il campionato non finisce certo domenica, e non lo si vince battendo solo le squadre più quotate (senza contare le possibili outsider e rivelazioni), ma in questi anni abbiamo imparato che non si possono lasciare troppi punti di strada. Basti pensare alle recenti rimonte incomplete della Promozione 2013/2014 (il salto di categoria è arrivato grazie ai play-off e il ripescaggio) e l’Eccellenza 2015/2016. La partita con il Portomansuè non è da ultima spiaggia, e il campionato non finisce dopo sei giornate, ma il risultato, se negativo, potrebbe già emettere una prima, pesante sentenza, anche se non definitiva.

DA IDOLO... A INCUBO Il colosso ivoriano Gnago, sempre a segno contro la sua ex squadra
DA IDOLO… A INCUBO Il colosso ivoriano Gnago, sempre a segno contro la sua ex squadra

Sicuramente il Portomansuè, a parte un piccolo ma pesante scivolone, non ha fatto niente per smentire il ruolo di candidata n° 1 per la vittoria, dopo un’ estate di riflessione e cambiamento seguita alla clamorosa retrocessione dell’ultimo campionato. Un flop impronosticabile, ancor più clamoroso di quello di tre anni prima. Decisivi i play-out: nel 2014 fu l’Istrana, qualche mese fa il Cornuda Crocetta, a lungo fanalino di coda di un campionato condizionato anche dal caso Treviso. La società biancoverde, che come principale sponsor vanta la FriulIntagli di Nico Maccan (leader europea nella produzione di componenti per mobili, da anni partner privilegiato di Ikea), in questi anni ha forse ottenuto meno di quanto ci si aspettasse se ripensiamo  alle rose costruite in estate. Dopo la (ri)caduta immediata in Promozione, l’ormai storico ds biancoverde Ermanno Amadio ha operato una piccola rivoluzione. Confermato il capitano e pilastro difensivo Riccardo Perissinotto (classe ’88, il più esperto del gruppo), sono partiti alcuni “pezzi storici”, sostituiti da altri elementi giovani, ma con già alle spalle diverse esperienze importanti con società di categoria superiore. In alcuni casi, si tratta di giocatori che hanno condiviso più di qualche annata da compagni di squadra. Uno di questi è Gianluca Del Papa (’93), centrocampista tuttofare che ricordiamo per l’ottimo rendimento (da esterno, centrocampista centrale o terzino che fosse), spesso sottovalutato, nel suo biennio a Treviso (2013-2015). Arriva a Mansuè dall’Union Pro insieme a un altro centrocampista con trascorsi in Serie D ed Eccellenza, quel Matteo Bolchi (’92) che in estate era stato presentato tra i primi colpi del Treviso, salvo preferire il Portomansuè per motivi lavorativi. L’altro ex Mogliano/Preganziol è l’attaccante Ayoub Bounafaa (’95), che forma un attacco atomico con gli altri due ex Treviso del Portomansuè. Il primo, Fatmir Sakajeva (’96), ha giocato al Tenni nel biennio 2014-16 in Eccellenza dopo essere stato tesserato nelle due sessioni di mercato invernali, senza mai incidere come ci si attendeva dall’ex Pordenone. Domenica non ci sarà per squalifica.
Chi ha inciso a Treviso, soprattutto come avversario, è invece Yves Gnago, ivoriano classe ’92 protagonista assoluto nel campionato di Promozione 2013/2014. Un metro e novanta di strapotenza fisica e buona tecnica, risultate fondamentali per la promozione in Eccellenza del Treviso. Ma nell’estate 2014, dopo l’inutile rivoluzione (rivelatasi fallimentare) del mercato estivo operata dalla dirigenza, Gnago non era stato riconfermato, ufficialmente per problemi di tesseramento… salvo cambiare squadra per cinque sessioni di mercato di fila tra estate e inverno! Mestrina, Istrana in Eccellenza, Sacilese e Abano in Serie D, dunque Portomansuè nell’estate 2016.
A pesare nella memoria dei tifosi è la terrificante prolificità di Gnago contro la squadra che l’ha lanciato… Il primo gol, seguito da pesanti polemiche, arriva poche settimane dopo il suo addio, con i rivali storici della Mestrina; una delusione mitigata solo dal pareggio in zona Cesarini del Treviso.

Pochi mesi dopo, nel gennaio 2015 e in maglia non più arancionera ma gialloblu, Gnago ridicolizza nuovamente i suoi ex compagni di squadra con un gol e un assist per l’altro ex, Madiotto.

Dopo l’opaca esperienza in Serie D, divisa tra Sacile e Abano, ecco il ritorno in Eccellenza, anche se con il neopromosso e ambizioso Portomansuè. Anche in questo caso il faccia a faccia con la sua ex squadra arriva nelle prime giornate. Doppietta e assist per Gnago, anche se nel 5-2 finale tutto il Portomansuè fa un figurone contro un Treviso mai sceso in campo. Al ritorno niente gol: i biancocelesti non scende nemmeno in campo per i noti problemi…
In questo primo scorso di stagione l’attaccante ivoriano ha già collezionato 9 gol. I 5 nel Trofeo Regione Veneto non sono bastati per passare agli ottavi: dopo le manite con Noventa (0-5) e Portogruaro (5-1), la squadra biancoverde ha sprecato tutto all’ultima giornata, contro il Caorle/La Salute. In vantaggio per 2-1 fino a pochi minuti dalla fine, il Porto ha subito due gol nei minuti di recupero, regalando gli ottavi agli avversari. In campionato nessun passo falso, anche se contro il Portogruaro la squadra ha evitato la sconfitta interna solo a pochi minuti dal termine, in una giornata condizionata dalla pioggia e un campo impraticabile. Per il resto solo vittorie, a cominciare dalla rimonta dell’Opitergium (1-3) della prima giornata. Gli altri successi sono arrivati con Miranese (2-0), Lovispresiano (0-1) e San Gaetano (1-0). Secondo miglior attacco (9 gol) e miglior difesa, con appena 2 gol incassati dal portiere titolare Nutta (’94). Numeri che parlano chiaro. E a rendere ancor più temibile questa squadra vi è il recente colpo di mercato, con l’innesto dello svincolato Denny Cardin. Classe ’88, si tratta di un terzino trevigiano (è di

Mister Lombardi, ex giocatore del Treviso anni '90
Mister Lombardi, ex giocatore del Treviso anni ’90

Monastier) con un lungo curriculum nei professionisti. Dopo la trafila nel Portogruaro (4 anni tra C2 e Serie B), un lungo peregrinare tra Foggia, Mantova, Carpi e Pavia. Nell’ultimo anno e mezzo ha vestito da protagonista la maglia della Pro Piacenza, sempre in Serie C. Un colpo sensazionale per mister Stefano Lombardi, anche lui ex di giornata, ma con un passato a giocatore professionista di tutto rispetto. Per il tecnico classe ’76 tre campionati in “tenerà età” con il Treviso: qualche gettone in Serie D (1992/1993), poi un ruolo importante nelle promozioni in C2 (1994/1995) e in Serie B (1996/1997), durante l’epoca d’oro firmata dal presidente Caberlotto.

Il Treviso, come detto in apertura, in questa 6a giornata non si gioca la stagione, ma sicuramente una grossa fetta di credibilità e una buona dose di autostima. La classifica deficitaria e il -6 dagli avversari sono frutto delle disastrose prestazioni con Villorba e Opitergina, la reazione contro il Portogruaro e la rimonta con l’Ambrosiana Trebaseleghe forse hanno ridato fiducia a una tifoseria soggetta a giustificati sbalzi d’umore, ma i bonus sono finiti. Di certo squalifiche e infortuni hanno complicato la gestione di queste settimane di fuoco (quella di domenica sarà la quarta partita in 15 giorni). Cesca, assente per squalifica a Trebaseleghe, è ancora in fase di ripresa dopo l’infortunio alla spalla, ma a tenere in ansia i tifosi è sopratutto il fantasista Mosè Guercilena, vittima di un guaio muscolare a Oderzo. Se non altro, la trasferta infrasettimanale ha restituito un Meite in grande spolvero, oltre a confermare lo stato di forma del capocannoniere a sorpresa Garbuio.

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