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Mister Cristiano Graziano (foto venetogol.it)

GRAZIANO NUOVO ALLENATORE Il Treviso ha finalmente annunciato, con una nota sul sito ufficiale, il nome del nuovo allenatore. Si tratta di Cristiano Graziano, classe ’74, già allenatore della Beretti nella stagione 2011/2012, quando i biancocelesti militavano in Lega Pro Seconda Divisione. Graziano ha anche indossato la maglia del Treviso da giovanissimo, nel campionato Interregionale 1991/1992. Successivamente ha avuto esperienze in Serie B con Cesena e VeneziaMestre, rimanendo nei professionisti per molti anni, tra C1 e C2, con le maglie di Giorgione, Cittadella, Sandonà e Vogherese. Come allenatore delle giovanili, dopo l’esperienza nella Marca ha ottenuti ottimi risultati con gli Juniores nazionali dell’Alto Vicentino, mentre a livello di prima squadra, dopo essere subentrato a Schio, ha ottenuto una salvezza e nella stagione successiva i play-off.

ULTIMATUM DI VISENTIN Intanto, ieri è arrivato il temutissimo faccia a faccia del patron Visentin con la squadra. Nessuna multa, ma la promessa che qualche testa salterà in caso di flop contro l’Opitergina. Per ora solo rimborsi spese sospesi, ma se non dovesse arrivare il massimo risultato contro le furie rosse qualcuno dovrà cambiare aria. «Sono rimasto nello spogliatoio un quarto d’ora – ha confessato Visentin a la tribuna di Treviso –  mi sono davvero arrabbiato, il sangue mi ribolliva. Li ho messi con le spalle al muro: o capiscono che in campo ci devono mettere il cuore o non se ne esce. Avete voluto il cambio dell’allenatore e perdete a Villorba? Allora forse non tutte le colpe erano di Pala. Ma ora è il momento solo di tirar fuori gli attributi: li avete o no?». I rimborsi spese verrano pagati, ma il quando dipenderà molto probabilmente dai risultati che la squadra otterrà. Il calendario è da brividi, perché il Treviso si giocherà molto nel prossimo mese: Opitergina al Tenni, Miranese fuori, nuovamente in casa con il Portogruaro e dunque la trasferta in casa della corazzata Portomansuè. Motivazioni ulteriori, dunque, per una squadra che anche domenica ha dimostrato tutta la propria fragilità mentale dopo l’illusoria reazione contro il Vedelago.

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