Domenica da dimenticare per i colori biancocelesti: quelli del Montebelluna e, indirettamente, del Treviso. I montelliani sono crollati in casa del Legnago, squadra già salva e senza ambizioni, salutando in anticipo la Serie D in virtù del distacco di 8 punti da Ambrosiana e Tamai, rispettivamente sest’ultima e quint’ultima. I veronesi, anche se ormai non conta nulla, sono davanti ai friulani in virtù degli scontri diretti.
Alla vigilia dell’ultima giornata si temeva un arrivo in volata a tre, con queste due società appaiate alla Clodiense; invece il Montebelluna non è riuscito a strappare nemmeno un punticino che avrebbe potuto garantirgli il play-out con il Tamai. Peggio di così non poteva andare: il Monte retrocede direttamente in Eccellenza, facendo compagnia a Abano, Calvi Noale e Liventina. Con quattro venete retrocesse la griglia della prossima Eccellenza è virtualmente piena. Dunque, almeno per il momento, non vi sono posti disponibili per le squadre di Eccellenza, dallo stesso Treviso primo in graduatoria (vincitore del Trv) alle squadre che occuperanno la griglia dal secondo posto in poi dopo i play-off.

E adesso? Come sottolineato nelle scorse settimane, il Treviso dovrà “tifare” per le venete impegnate nei play-off di Eccellenza. Dopo la fase regionale, le due qualificate affronteranno una semifinale di andata e ritorno contro altrettante squadre di altre regioni (in totale 28 qualificate); in caso di qualificazione ci sarà un’altra doppia sfida, e solo in caso di successo la promozione in Serie D sarà sicura per almeno 7 squadre. Se almeno una di queste non sarà veneta, per il Treviso si farà ancora più dura.
Ai biancocelesti non resterà che sperare nel ripescaggio di una delle venete che non sono riuscite a trionfare nei play-off nazionali… ammesso che abbiano qualche interesse a richiedere il ripescaggio. E per finire si torna al Montebelluna. Viste le tante penalizzazioni in Lega Pro e Serie D, anche questa estate dovrebbero saltare parecchie squadre, liberando posti in Serie D, dove la graduatoria per i ripescaggi viene stilata su base nazionale. Resta da capire se la società di via Biagi è intenzionata a chiedere il ripescaggio, visto che la retrocessione comporterebbe una perdita economica importante per un club che, non solo in campo, ha ottenuto grandi benefici con la valorizzazione dei giovani provenienti dal settore giovanile. In ogni caso la retrocessione è già costata la perdita per il premio “Giovani D valore”, una speciale classifica che aveva visto primeggiare come al solito i biancocelesti.
Per ora la situazione è questa, non certo positiva per il Treviso e ancor più per le squadre che si apprestano ad affrontare i play-off, tuttavia nei prossimi tre mesi tante cose possono succedere, anche e soprattutto fuori dal campo…

CALCIO DI MARCA… SCADENTE Concludiamo con uno sconsolante dato: ora come ora in Serie D non ci sarebbe nessuna squadra trevigiana. Del resto da almeno tre stagioni Treviso è, considerando i risultati delle sue migliori squadre, la peggior provincia calcistica del Veneto, visto che negli ultimi anni anche Belluno (con il Belluno e con Union Ripa La Fenadora, ora Union Feltre) e Rovigo (con il Delta Porto Tolle e da quest’anno pure Adriese) hanno ottenuto risultati migliori.
La speranza è che l’addio del Montebelluna all’Eccellenza sia solo momentaneo, come nell’estate 2006, quando i biancocelesti furono retrocessi dopo i play-out con il Rivignano per poi essere riammessi.

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Oggi si sono giocate anche le gare play-off e play-out di Eccellenza, mentre in Promozione si è decisa la quarta promossa in Eccellenza: il Garda ha vinto lo spareggio con la Seraticense, dopo che il campionato regolare si era chiuso a pari punti. Nei play-off di Eccellenza, nel girone A la finale sarà tra Villafranca (vittoria interna sulla Belfiorese) e Caldiero (corsaro a Montecchio Maggiore), mentre nel girone B il LiaPive, oggi “a riposo”, si giocherà l’accesso alla fase nazionale in un derby trevigiano contro l’Istrana, che ha eliminato i lbellunesi del San Giorgio Sedico.

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