Il Treviso dopo quasi due mesi torna a vincere in trasferta piegando 2-1 il Lovispresiano di Andrea Boscolo. I biancocelesti vanno in vantaggio al 7′ del primo tempo con un eurogol di Morbioli e, dopo aver sprecato due occasioni d’oro, riescono a trovare il meritato gol del raddoppio al quarto d’oro della ripresa grazie a Paladin. Nella parte finale di gara l’arbitro fa infuriare i tifosi rifilando un rosso incomprensibile a Spadari; solo una delle tante decisioni che hanno penalizzato il Treviso fin dai primi minuti. Poco dopo il vero fallaccio da espulsione lo commette Zuglian su Beccaro, ma in 10 contro 10 i padroni di casa riescono a riaprire la partita con Cester, bravo a sfruttare un’indecisione difensiva. Negli ultimi minuti di recupero i tifosi tremano, ma alla fine Bellotto ritrova la vittoria esterna. Un successo reso agrodolce dall’infortunio di Guzzo e l’espulsione diretta di Spadari. Per il Treviso è emergenza totale in vista di Villorba, specialmente a centrocampo, visto che oggi mancavano anche Carraro, Zambon, Concas e Saitta. Per alcuni di loro il 2019 è già finito.
«Non voglio essere la mosca bianca che va a dire certe cose. Non ci siamo, non si può fare calcio in questo modo….». Ha cercato di trattenersi mister Bellotto, ma stuzzicato dai media a fine partita ha fatto capire chiaramente chi fosse l’obiettivo: «Penso che l’avete visto anche voi dalla tribuna qualcuno che era vestito di giallo e fischiava a casaccio?». In effetti l’arbitraggio, considerando anche certi interventi del guardalinee lato tribuna, è stato tra i peggiori mai visti, anche se al terzo anno in Promozione ci siamo abituati un po’ a tutto. Dopo i tifosi comincia a perdere la pazienza anche Bellotto, che già contro l’Opitergina si è preso un giallo per proteste dopo aver contestato il metro di giudizio dell’arbitro.
Per Spadari il campo di Spresiano è maledetto. Nell’inutile successo di coppa a metà settembre era stato cacciato pur non avendo commesso fallo da ultimo uomo, oggi è stato espulso per aver interrotto un contropiede con un fallo non cattivo. Giocatore sempre presente, la sua assenza a Villorba peserà il doppio visto che in settimana si sono infortunati anche Concas (ieri in stampelle) e Saitta, mentre Carraro, uscito contro l’Opitergina, tornerà ad allenarsi da questa settimana. La partita con l’Opitergina è costata cara anche al bomber Zambon: la botta rimediata alla spalla dopo una caduta l’ha messo ko il giorno dopo la partita, dovrà fare altri esami e non sarà a disposizione per l’ultima partita dell’anno. Sarà da valutare anche l’infortunio di Guzzo, molto simile a quello che l’aveva costretto ad uscire dopo dieci minuti a Fontanelle.
In settimana il presidente Sandri aveva ipotizzato l’acquisto di un difensore centrale di esperienza per ovviare a eventuali defezioni, un problema che abbiamo segnalato fin da agosto. Resta da capire se, con un anno e mezzo di “ritardo”, verrà tesserato il classe ’87 Fabio Lebran, che da qualche giorno si sta allenando con la squadra. Lebran, camposampierese come Bellotto, si era già allenato per qualche settimana con il Treviso nell’estate del 2018. Non era stato tesserato, rifirmando per il Darfo Boario, squadra di Serie D con la quale ha giocato nelle ultime due stagioni. Nelle prossime settimane, comunque, la vera emergenza potrebbe essere a centrocampo, dove l’unica notizia positiva è il rientro di Pinarello dopo oltre due mesi di stop. Bellotto, che domenica ha schierato quattro under, dovrà reinventare il centrocampo…
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