Il nuovo direttore generale Gementi l’aveva annunciato mercoledì, durante la sua conferenza di presentazione, così 48 ore dopo è stata la volta di Michele Florindo, nuovo tecnico del Treviso. Niente di sorprendente, visto che da un paio di settimane stampa locale e siti specializzati lo davano per certo, come dimostrano le prime interviste dove il nuovo allenatore aveva anticipato i temi trattati al suo primo incontro ufficiale con la stampa.
Originario di Villadose in provincia di Rovigo, Florindo, classe 1980, inizia a giocare nella squadra della sua città, esordendo in Seconda categoria nella stagione 1995/1996 a soli 15 anni. Il suo fisico possente lo aiuta ad anticipare la scalata verso il calcio dei grandi. Nel 1997 inizia la lunga avventura con l’Adriese, dagli Allievi alla Juniores fino alla prima squadra in Serie D, in mezzo una breve discesa (anno 2000) con lo Scardovari in Promozione, in cerca di più spazio. Nel 2001 il ritorno all’Adriese dove attira l’interesse del Padova, che lo ingaggia con un triennale. Dopo una prima stagione di alti e bassi, nel campionato 2002/2003 va a farsi le ossa a L’Aquila. Nonostante le ottime prestazioni la squadra retrocede, ma Florindo fa un ottimo campionato che gli vale il ritorno in pianta stabile a Padova, dove viene allenato da Ulivieri e lotta per la promozione in Serie B. Nelle stagioni successive si stabilizza in Serie C1: sei mesi a La Spezia seguiti da tre anni e mezzo a San Marino, poi il ritorno nei dilettanti con un lungo girovagare tra Castel Goffredo, Caserta, Pisticci e Pordenone in Serie D. Il 2011 vede il ritorno ad Adria, dove contribuisce al ritorno in Serie D , fino alla chiusura della carriera alla Piovese prima in campo poi nelle vesti di giocatore-allenatore. Qui si mette in mostra e allena i biancorossi in Eccellenza nel biennio 2014-2016. I risultati attirano l’interesse di squadre di categoria superiore come l’Este. Con i giallorossi ottiene un decimo al primo anno e nella stagione seguente sfiora i play-off dopo essere arrivato quinto a parti merito con la “sua” Adriese, la sua futura squadra. L’estate del 2018 segna così il secondo ritorno di Florindo nel Polesine, questa volta in panchina. La proprietà Scantamburlo è ambiziosa, la squadra è trascinata dalla coppia Aliu-Marangon (44 gol in due), mentre in difesa c’è Boscolo Berto, futuro protagonista nel Treviso promosso in Serie D. Dopo un girone di andata strepitoso, con la seconda staccata di sette punti, la squadra entra in crisi dopo il giro di boa e arriva a due punti dall’Arzignano. La mancata vittoria del campionato costa il rinnovo a Florindo, che comunque resta fermo pochi mesi. L’8 ottobre 2019 viene ingaggiato dalla Calvina, formazione bresciana inserita nel girone D e reduce da sei sconfitte in avvio di campionato; con il nuovo mister la squadra cambia marcia e, dopo lo stop per il Covid, finisce al quinto posto insieme alla Correggese. Dopo la fusione e la nascita del Desenzano Calvina, nel campionato successivo arriva un sesto posto. La stagione 2021/2022 inizia con i colpi di mercato: Florindo ritrova alcuni giocatori conosciuti ad Adria, come la collaudata coppia d’attacco Aliu-Marangon e Boscolo Berto. Ma le cose non vanno come auspicato dalla società, complice la fuga in vetta del Sangiuliano City (i milanesi vinceranno il campionato con 19 punti di distacco sulla seconda); a inizio marzo, dopo una serie di risultati negativi, Florindo viene esonerato. Nell’ultima stagione non ha allenato, ma ha continuato a studiare ottenendo il patentino da allenatore Uefa A dopo aver seguito il corso specifico di Coverciano.
Del resto nella sua conferenza stampa di presentazione il giovane tecnico rodigino ha sottolineato l’importanza dei dati, una pratica sempre più comunque anche nelle categorie dilettantistiche. Non a caso il vice allenatore sarà anche un match analyst e gli allenamenti verranno ripresi e analizzati con i giocatori. Per quanto riguarda l’impostazione della squadra, i moduli solitamente utilizzati da Florindo sono il 4-2-3-1 e il 4-3-1-2; base fissa sono le 2 punte e la difesa a 4. I quattro under obbligatori (un 2003, due 2004 e un 2005) saranno il portiere, i due terzini e un centrocampista. Sui giocatori confermati pochi indizi. Se Gementi due giorni prima aveva tessuto le lodi di Salviato, Florindo ha confessato di essere rimasto stupito dalla stagione di Sottovia, che negli ultimi anni in Serie D sembrava aver perso lo smalto. Il miglior capocannoniere stagionale nella storia del Treviso resterà?
In attesa di vedere quanti e quali saranno i “superstiti” dell’Eccellenza, sono invece sicuri di rimanere alcuni membri dello staff tecnico: a parte il vice, che verrà scelto da Florindo, l’allenatore dei portieri sarà ancora Glen Furlan, Federico Campi preparatore atletico, il fisioterapista Luigi Zanusso e il dottor Dino Munarolo alla guida dello staff medico. Lo ha confermato il dg Attilio Gementi, sottolineando che «in tre giorni la società ha rotto il silenzio che era solo apparente, sotto stava lavorando in modo attento e oculato. Nulla nasce per caso ma arriva dalla programmazione».
Soddisfatto anche Giangiuseppe Lucchese: per il presidente onorario del Treviso, Florindo «era la prima scelta, la figura più idonea per dare continuità al progetto: un giovane con molta esperienza in serie D, che porta entusiasmo e si sposa con le intenzioni di un club di antico blasone».