I giocatori dell'Union Chioggia Sottomarina durante il ritiro a Falcade (foto facebook Union Clodiense Chioggia Sottomarina 1971)

Dopo un decennio tra Eccellenza e Promozione con gironi concentrati nella propria provincia, il Treviso torna ad affacciarsi sul calcio nazionale e lo fa subito con una trasferta da urlo, in uno dei campi più difficili della Serie D. Lo stadio Ballarin di Chioggia ospita le partite dell’Union Clodiense Chioggia Sottomarina, che nel 2019 ha ereditato la storia del club nato nel 1971 dalla fusione tra il Clodia e il Sottomarina.

Il nuovo sodalizio nato oltre cinquant’anni fa abbandonò i colori sociali del Clodia (biancoazzurro) che del Sottomarina (neroverde), per adottare quelli granata in onore dei fratelli Aldo e Dino Ballarin, i due campioni del grande Torino scomparsi a Superga a cui è stato dedicato lo stadio. Nella Serie D 1972/1973 il primo confronto tra il neonato Union ClodiaSottomarina e il Treviso, neoretrocesso dalla Serie C. In campionato i biancocelesti vinsero al Tenni e pareggiarono a Chioggia (vantaggio iniziale di Osellame), ma alla fine furono proprio i granata a sorridere vincendo il campionato davanti ai trevigiani. Le due compagini si ritrovarono due anni dopo, nella Serie C 1975/1976, una stagione che vide la prima e finora unica vittoria lagunare (2-1) sui biancocelesti. La stagione successiva, invece, segna il primo e finora unico successo del Treviso al Ballarin, grazie al gol siglato da Attilio Tesser. Le due società si sono ritrovati dopo tre decenni nella Serie D 2010/2011, quella del trionfo in volata sul VeneziaMestre.
Nella partita di andata vantaggio di Andrea Ferretti nel primo tempo, pareggio di Rossi con un tiro da fuori area nel primo minuto di recupero della ripresa. La partita di ritorno al Tenni è invece nella storia biancoceleste: il 1° maggio 2011 il Treviso conquistò la promozione in Lega Pro Seconda Divisione grazie all’1-1 contro i veneziani, che con quel punto avevano conquistato la salvezza con un turno di anticipo. E poi l’oblio. Al termine di quel campionato la società granata presieduta dal presidente Luigi Levantaci non era stata iscritta. A quel punto era entrato in scena l’attuale patron Ivano Boscolo Bielo, che nel 2006 aveva rifondato il Sottomarina Lido; i neroverdi avevano affrontato il Treviso nell’Eccellenza 2009/2010.
Così nel 2011 l’imprenditore, fondatore e guida di un impero economico con diverse attività (trasporti, alberghiero e sanità), aveva deciso di adottare la nuova denominazione Clodiense con l’adozione dei colori granata, mantenendo il neroverde nel nuovo stemma societaria. Queste scelte non hanno convinto la tifoseria chioggiotta, innescando un braccio di ferro durato ben 8 anni. Solo nel 2019, dopo un storico accordo tra presidente e supporters, si è arrivati alla rinascita del vecchio Chioggia Sottomarina con la denominazione Union Clodiense Chioggia Sottomarina e il recupero dello storico stemma utilizzato fino al 2011.

15 maggio 2022: Yves Gnago in pieno recupero spezza il sogno Serie C del Chioggia
15 maggio 2022: Yves Gnago in pieno recupero spezza il sogno Serie C del Chioggia

Il ritrovato accordo con la piazza ha avuto sviluppi importanti sia in campo che fuori. Dopo la promozione in Serie D del 2012, la Clodiense aveva solo ottenuto solo buoni piazzamenti e salvezza, con la clamorosa retrocessione della stagione 2015/2016 (nel girone D vinto dal Parma). Dal 2019 la musica è cambiata: un terzo e un quarto posto, fino al secondo posto delle ultime due stagioni. Ottimi risultati, non abbastanza per l’esigente tifoseria granata. Il 2022 poteva essere l’anno della svolta, ma sfortuna e situazioni extra-campo hanno complicato il cammino verso la Serie C. Il primo momento chiave risale al 15 maggio 2022: dopo una rimonta favorita dall’improvviso rallentamento dell’Arzignano Valchiampo, l’Union Clodiense si gioca tutto all’ultima giornata in casa. Con un solo punto a dividerla dai vicentini serve assolutamente un successo: il gol che può valere il ritorno in C arriva all’11’ del primo tempo con Fasolo; sembra fatta, ma al 90′ ecco la beffa. Mischia furibonda e tap in vicente del numero 29 in maglia gialloceleste: Yves Gnegnegne Gnago.
La scorsa stagione, dopo aver confermato buona parte del gruppo con importanti aggiunte come il bomber Grasjan Aliu, sembrava potesse essere l’anno del riscatto in un girone senza grandi corazzate, con un Legnago appena retrocesso dalla Serie C. Con Antonio Andreucci confermato in panchina la squadra sembra rispettare i pronostici, ma il 13 novembre c’è un altro evento chiave, ancora più imprevedibile. Nel più classico dei testacoda il Torviscosa sbanca 3 a 0 il Ballarin. Dopo la contestazione scoppia il caos a fine partita. Secondo alcune ricostruzioni fin dal giorno precedente ci sarebbero state segnalazioni su un flusso anomalo di scommesse, con conseguenti accuse di aver truccato la partita rivolta ai giocatori dopo il clamoroso ko. Il capitano Cuomo e un dirigente vengono aggrediti negli spogliatoi, e a poco serve il comunicato ufficiale della società nei giorni successivi. Nonostante i rumors i giocatori restano, m ormai qualcosa sembra essersi rotto. Così, in un campionato che nessuno sembra voler vincere, i granata non riescono a riprendere e a staccare un Legnago non trascendentale, finendo ancora una vola secondi dopo aver buttato decine di punti contro squadre di bassa classifica. La ciliegina sulla torta arriva nella semifinale degli inutili play-off, con la sconfitta interna al 93′ contro la Luparense. Ironia della sorte, in campo come avversario c’è ancora Gnago.

I giocatori dell'Union Chioggia Sottomarina durante il ritiro a Falcade (foto facebook Union Clodiense Chioggia Sottomarina 1971)
I giocatori dell’Union Chioggia Sottomarina durante il ritiro a Falcade (foto facebook Union Clodiense Chioggia Sottomarina 1971)

Ennesima delusione per la piazza granata, che ha interpretato l’ultimo campionato come l’ennesima occasione sprecata. Una sensazione generata in parte anche dal ritorno in D di storici club (Treviso, Bassano e Clivense, poi inserita nel girone B) e, soprattutto, la campagna acquisti esagerata del Cjarlins Muzane, che ha accolto proprio due protagonisti dell’ultimo biennio: Fasolo e il contestato Cuomo, ai saluti dopo cinque stagioni in laguna. Tanti altri giocatori hanno lasciato Chioggia, ma nonostante la piccola rivoluzione una parte dell’ossatura di squadra – oltre alla conferma di mister Andreucci – è stata preservata: nonostante le lusinghe di altri club sono rimasti l’attaccante albanese Grasjan Aliu (’89) e il difensore Andrea Munaretto (’92), che nella stagione 2021/2022, insieme a Boscolo Berto e Giacomo Marangon, erano stati allenati a Desenzano dall’attuale tecnico del Treviso Michele Florindo. Altre conferme importanti sono state il difensore classe ’99 Matteo Salvi e i fratelli Riccardo (’96) e Filippo (’99) Serena, entrambi centrocampisti, figli di quel Michele con una grande carriera in Serie A. La campagna acquisti è stata ancora una volta sontuosa: oltre alla batteria di under, tra cui il classe 2004 Antonio Burraci della Godigese (premiato come miglior under del girone B di Eccellenza), sono stati ingaggiati molti big della categoria. In attacco, dall’Adriese diretta concorrente da anni per la vittoria del campionato ecco l’attaccante Mohamed Rabbas (’99), dal Legnago primo classificato il pari età Ismet Sinani, protagonista due anni fa a Levico con 16 gol. Se la difesa, già fortissima, è stata puntellata dal classe ’97 Andrea Bonetto dell’Arzignano, la qualità del centrocampo si è alzato con quelli che sono probabilmente i colpi più importanti di questa sessione estiva. Il primo è il classe ’93 Paolo Beltrame, dalla Luparense, ma protagonista insieme a Gnago in quel 15 maggio 2022 con la maglia dell’Arzignano. L’altro è Mattia Mauri, classe ’92, fresco vincitore del girone B della Serie D con il Lumezzane.
Il presidente Boscolo Bielo ha costruito un’altra corazzata, ma secondo i tifosi, scottati dalle delusioni degli ultimi anni, potrebbe non bastare contro il Cjarlins Muzane. Il campo darà il suo verdetto, magari sovvertendo molti pronostici come in Coppa Italia dove la grande favorita del girone è stata sconfitta ai rigori nel derby friulano con il Chions. Molto bene, invece, l’Union C.S., una delle poche squadre a rispettare le previsioni. Netto 3-1 sull’Este con la pratica già liquidata a fine primo tempo grazie alla doppietta di Beltrame e il sigillo di Filippo Serena. Un risultato che ha coronato un precampionato molto positivo per i lagunari, con l’unica delusione del 4-1 subito al Ballarin contro il Padova, formazione di categoria superiore.

I precedenti tra Union Chioggia Sottomarina e Treviso.

CAMPIONATO

Union C.S. Treviso 1-1 Serie D, girone C 1972/1973
Union C.S.-Treviso 2-1 Serie C, girone A 1975/1976
Union C.S.-Treviso 0-1 Serie C, girone A 1976/1977
Union C.S.-Treviso 1- 1 Serie D, girone C 2010/2011

In totale 8 incontri: 3 vittorie biancocelesti, una granata e 4 pareggi.

COPPA ITALIA

Union C.S. -Treviso 0-0 Serie C 1975/1976  (al ritorno 2-0 per il Treviso)

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