La rosa del pOrtogruaro nel giorno del raduno estivo

La rosa del pOrtogruaro nel giorno del raduno estivo
La rosa del Portogruaro nel giorno del raduno estivo

Dopo la vittoria in zona Cesarini contro il Cjarlins Muzane il Treviso cerca continuità anche in trasferta, dove finora ha evidenziato preoccupanti lacune mentali. L’approccio iniziale a Chioggia ed Este è già costato sei punti e la boccata di ossigeno garantita da De Respinis una settimana fa non può bastare. Cambiare marcia anche lontano dal Tenni sarebbe fondamentale, considerando le prossime sfide in calendario contro la capolista Mestre e la sempre temibile Adriese.
La caccia ai primi punti in trasferta inizia al Mecchia di Portogruaro, contro una squadra che nell’ultimo decennio ha patito pene simili al Treviso nel purgatorio del dilettantismo veneto. A parte il biennio 1946-1948 nella Serie C provvisoria del tempo (Lega Internazionale Nord), i granata hanno trascorso gran parte della propria storia tra le categorie regionali e il massimo campionato nazionale dilettantistico. La storia cambia quando il Portogruaro del patron Dino Mio vince il girone C di Serie D, garantendosi il primo, “vero” campionato professionista. Dopo quattro stagioni in C2, nel 2008 ecco la promozione nella neonata Lega Pro Prima Divisione, ex C1, grazie al terzo posto in campionato e la vittoria dei play-off. Nel 2010 l’apoteosi: dopo un lungo testa a testa con Pescara e Hellas Verona, i veneziani scrivono la pagina più importante di una storia iniziata nel 1919. Al Bentegodi, nei minuti di recupero dello scontro diretto all’ultima giornata, l’ex Treviso Bocalon segna il gol della vittoria e regala la Serie B al Porto. La retrocessione diretta della stagione successiva segna l’inizio del declino. Nella Prima Divisione 2013/2014 Portogruaro e Treviso lottano fino all’ultima giornata con la Tritium per evitare la retrocessione diretta. I biancocelesti finiscono all’ultimo posto, mentre ai play-out i veneziani hanno la peggio contro i lombardi. Poco importa, perché qualche mese dopo i tre club vengono esclusi ripartendo dalla Promozione.
Per il Portogruaro inizia un via crucis costellata di stagioni mediocri: tre sesti posti, un ottavo e un illusorio secondo posto nella stagone 2016/2017. La svolta arriva nell’estate 2018, quando la società passa al nuovo proprietario Andrea Bertolini, a capo della più grande azienda della città, leader nella distribuzione di prodotti alimentari. L’obiettivo dichiarato è la conquista della Serie D in cinque anni. Al primo anno arriva subito la promozione in Eccellenza, poi subentra un po’ di sfortuna. Nella stagione 2019/2020, quando il campionato si ferma per l’emergenza sanitaria, i granata sono secondi a un passo dall’Union San Giorgio Sedico, battuto in entrambi gli scontri diretti. In estate, nonostante i meriti sportivi e notizie rassicuranti, non arriva il ripescaggio in Serie D, mentre nella stagione successiva arriva solo un quinto posto nel mini girone organizzato in primavera. Al terzo campionato di Eccellenza dopo un lungo inseguimento al sorprendente Sandonà, i granata vincono il girone C davanti al Treviso e guadagnano l’accesso al triangolare per la promozione diretta. La disastrosa partenza (due sconfitte) sembra preludere a un’altra beffa, ma la squadra ribalta i pronostici vincendo all’Ostani con il Giorgione e nell’ultima partita conquista la D battendo il favorito Villafranca Veronese, comunque promosso. Un trionfo firmato dal pragmatico Mauro Conte, che due anni prima aveva stravinto la Promozione con l’Opitergina, sempre davanti al Treviso.
Nell’estate 2022 la società conferma l’allenatore e gran parte della rosa, compresi gli ex Treviso Zamuner e Dal Compare. Ma la stagione è un calvario per il Porto e le altre due neopromosse venete, Villafranca e Montecchio Maggiore. Difficoltà che testimoniano quanto sia ampio il salto qualitativo tra Eccellenza e Serie D. I granata faticano, cambiano allenatore sostituendo Conte con l’ex Treviso Zanuttig; la squadra dopo un incorraggiante risalita si ferma, ma dopo il ritorno del mister della promozione in D le cose peggiorano e la retrocessione diretta viene evitato solo all’ultima giornata. Ai play-out, nella gara secca di Torviscosa, arriva uno scialbo pari a rete bianche che significa retrocessione. L’enorme delusione fa vacillare la presidenza, che in questi anni ha investito anche sulla squadra femminile in Eccellenza. A inizio giugno viene presentato il neotecnico Massimiliano De Mozzi, ex Real Vicenza, Abano e Chioggia e il presidente Bertolini, scottato dal precedente di due anni prima, conferma la volontà di non presentare ripescaggio. La decisione viene ribaltata appena due settimane dopo: in sede devono essere arrivati novità importanti su squadre a rischio (tra cui lo stesso Torviscosa, che di fatto aveva rinunciato alla D dubito dopo lo spareggio vincente) e punteggi per le graduatorie. Il ripescaggio in Serie D arriva mentre la rivoluzione è già in atto. Ben prima che all’orizzonte si profilasse il ritorno in D, il club aveva deciso di iniziare un nuovo ciclo con il ritorno di Emanuele Nonis, già direttore sportivo nel triennio 2018-2021. Ha cambiato maglia pur avendo iniziato la preparazione estiva anche il beniomino Davide Costa (2000), protagonista della risalita iniziata in Promozione quattro anni fa. Pochi i confermati, come il centrocampista classe 2002 Andrea Zanin. Per il resto tanti volti nuovi, a cominciare dal portiere titolare Federico Sfriso (2005), scuola Pordenone ativato con Nonis dalla Spal Cordovado. In difesa dentro Giacomo Boccafoglio (1998) dal Montebelluna, ex Adriese e Delta PortoTolle, Riccardo Pettinà (1999) dal Montebelluna, Matteo Zupperdoni (2001) dall’Adriese e il forte Nicola Calcagnotto (1993), reduce dal biennio con la corazzata Union Clodiense. A centrocampo innesti importanti con l’ex Cjarlins Muzane Ludovico Longato (1993) dal Montebelluna, Mattia Poletto (1999) dal Mestre e il grande colpo rappresentato dal classe 1990 Lucas Finazzi. Brasiliano con passaporto italiano, può vantare esperienze in Serie C (Grosseto, Cremonese e Triestina) seguite da campionati in Serie D con big del girone C come Campodarsego, Union Clodiense e Mestre. L’attacco, invece, è il reparto con l’età media più bassa grazie a giocatori giovani ma con esperienza in Serie D. Il classe 1999 Luca Nicoloso è, con due gol, l’attuale capocannoniere granata. Proveniente dal Mestre, ha giocato in categoria anche con Adriese, Este e Manzanese. Il classe 2001 Kevin Rossi viene dal Cjarlins Muzane, ma in precedenza ha militato nel Desenzano guidato dal mister del Treviso, Michele Florindo. Davide Villa (2002), cresciuto con Virtus Entella ed Empoli, arriva da una stagione divisa tra Carpi e Derthona in D, mentre l’under Riccardo Ugonna Ejesi (2003), scuola Padova, è reduce dall’esperienza in Serie C con la Virtus Francavilla.
L’obiettivo per questa seconda stagione in D è mantenere la categoria evitando i patimenti dell’annata precedente. Dopo l’eliminazione al turno preliminare di coppa contro il Chions ai calci di rigore e la sconfitta rimediata nel debutto interno contro la Luparense (discusso rigore per i lupi al secondo minuto di recupero), il Portogruaro ha guadagnato il primo punto con caparbietà a Bassano (2-2 con doppietta di Nicoloso). Il ritorno al Mecchia ha visto il primo successo stagionale con l’1 a 0 firmato da Ejesi ai danni del Chions. Nell’ultimo turno il pareggio raggiunto nel recupero (gol di Rossi) al San Vigilio di Montebelluna ha lasciato comunque l’amaro  in bocca, visto che gli uomini di De Mozzi hanno dominato la partita costruendo molte palle gol, salvo andare sotto un po’ a sorpresa. Nonostante una rosa tutta nuova, in questo avvio di stagione i veneziani hanno mostrato una buona organizzazione. Se l’attacco diventerà più prolifico la squadra di De Mozzi potrà raggiungere con più tranquillità l’obiettivo salvezza.

I PRECEDENTI A PORTOGRUARO

Portogruaro e Treviso si ritrovano a due anni dal doppio confronto vinto dai padroni di casa in Eccellenza. Nei tre precedenti più recenti in Lega Pro (2012/2013), Promozione (2017/2018) ed Eccellenza (2021/202) lo stadio Mecchia si è dimostratò tabù per il Treviso, che in questo campo non vince dalla Serie D 1973/1974.

Portogruaro-Treviso 0-1 (Serie D 1972/1973)
Portogruaro-Treviso 1-2 (Serie D 1973/1974)
Portogruaro-Treviso 1-1 (Serie D 1974/1975)
Portogruaro-Treviso 2-0 (Lega Pro Prima Divisione 2012/2013)
Portogruaro-Treviso 1-1 (Promozione 2017/2018)
Portogruaro-Treviso 1-0 (Eccellenza 2021/2022)

In totale dodici precedenti: 3 vittorie del Portogruaro, 4 vittorie Treviso e 5 pareggi.

P