stadio comunale di Mori
Lo stadio comuinale di Mori

Primo turno infrasettimanale della stagione per il Treviso, che alle ore 15.00 (posticipo di mezz’ora rispetto alle altre partite) salirà in Trentino per sfidare il Mori Santo Stefano. Il club gialloneroverde è stato fondato nel 1989 dopo la fusione tra l’Unione Sportiva Mori (colori neroverdi), e il Gruppo Sportivo Santo Stefano (gialloverde), militando sempre nei campionati dilettantistici. Nella stagione 2013/2014 è arrivata la prima storica promozione in Serie D dopo un campionato vinto in volata contro Tramin, Levico Terme e Comano Terme, racchiuse in appena due punti. La prima esperienza interregionale nel girone triveneto si era chiusa con un penultimo posto e la retrocessione diretta insieme a cugini del Mezzocorona. In Eccellenza le due squadre si erano ripetute scivolando in Promozione. Passato un triennio nella categoria, il club tricolore è tornato nel massimo campionato regionale dopo aver conquistato all’ultima giornata il campionato 2018/2019. La scorsa primavera è arrivato il tanto atteso ritorno in Serie D grazie al duello vinto contro il Lavis, staccato di quattro punti. Una trionfo che porta il sigillo del bomber classe ’97 Juan Inacio Molina, dinamica punta cresciuta nel Rosario Central, la squadra della sua città. Il bomber argentino, autore di 17 gol, è stato il rinnovo più importante del mercato estivo. Con lui altre undici conferme, come il compagno di reparto Salah Eddiine El Bouazzaoui, classe ’94. Il reparto avanzato è stato completato con l’acquisto del coetaneo Abdenaim En Naimi, reduce dai 33 gol in due anni di Eccellenza con le altoatesine St. Pauls e Bozner. In porta il classe ’95 Francesco Bonomi si è finora alternato all’under del 2005 Fabio Luciani, prelevato dall’Imolese. Il reparto arretrato conta sull’esperienza dei classe 1996 Luca Candio, un passato in Serie D con Lentigione, Virtus Verona e Mezzocorona e Christian Pozza, due colonne del club moriano. Discorso simile per il coetaneo Daniel Pedrotti e il faro del centrocampo Andrea Libera (1998). Giunto nel mercato invernale della stagione 2014/2015 dall’Hellas Verona, nonostante la giovane età è una bandiera del club e tra i pochi reduci della prima esperienza tricolore in Serie D. Il reparto mediano è stato infine rafforzato con elementi classe 2001: Gianmarco Meo reduce dall’esperienza con la maglia del Roma City in Serie D e Filippo Tuzzo, mancino cresciuto nel Chievo Verona e proveniente dal Sona, in precedenza una stagione e mezza in Serie C a Foggia.

Seguendo il comune destino di tante squadre trentine in Serie D, il Mori Santo Stefano nelle griglie precampionato è stato indicato come la vittima sacrificale del girone C, partendo dal budget nettamente più basso rispetto alle altre dirette concorrenti per la salvezza. I risultati sembrerebbero confermare il ruolo di cenerentola anche per questa seconda avventura in Serie D: penultimo posto a quota 4 punti in compagnia del deludente Cjarlins Muzane, un punto sopra la Virtus Bolzano fanalino di coda, frutto di cinque sconfitte, una vittoria e un pareggio. Il primo successo è arrivato alla quarta giornata, in casa dell’Atletico Castegnato, dopo le pesanti sconfitte interne con Adriese (3-1) e Dolomiti Bellunesi (0-3). La squadra ha sfiorato la prima vittoria interna contro il Chions (3-3), mentre domenica scorsa è andata avanti al San Viglio di Montebelluna, salvo subire la rimonta dei trevigiani, comunque vittoriosi con un difficoltoso 2 a 1.

Rinnovando l’auspicio fatto alla vigilia del match con la Virtus Bolzano, sarebbe un grave errore sottovalutare anche questa partita contro una delle “cosiddette” piccole. Da questo punto di vista l’approccio contro gli altoatesini è stato positivo e solo la mancanza di precisione sotto porta non ha indirizzato subito la partita a favore dei biancocelesti. Il Treviso dovrà presentarsi in Trentino con la giusta mentalità contro una squadra che nelle ultime partite ha dimostrato segni di ripresa soprattutto grazie alla confermata prolificità del bomber Molina: con i suoi cinque gol è, dietro a Gnago, vicecapocannoniere del girone C con Nunic della Dolomiti Bellunese.

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