Con la (presunta) corazzata Cjarlins Muzane subito fuori dai giochi qualcuno sperava in una lotta più equilibrata per la vetta, ma dopo 11 giornate il campionato è stato “ammazzato” dall’Union Clodiense, protagonista di un cammino quasi perfetto. Una pessima notizia per quelle squadre come Treviso e Dolomiti Bellunesi che, pur non partendo con meno pressioni, ambivano a recitare un ruolo da protagonisti per tutto il campionato. I bellunesi, peraltro, a fine mese sfideranno i chioggiotti due volte nel giro di quattro giorni: al Ballarin in Coppa Italia e tra le mura amiche in campionato.
La squadra di mister Nicola Zanini, dopo averla spuntata ai calci di rigore nel turno prelimiare al Tenni, si è ripetuta dagli undici metri contro il Montebelluna e ha proseguito il percorso verso i sedicesimi liquidando la Virtus Bolzano. Mercoledì ha piegato tra le mura amiche la Luparense (1-0), condannando definitivamente l’ormai ex allenatore Coletti, sostituito da Massimo Bagatti, in estate vicinissimo alla panchina di Treviso.
Un inizio da sogno per i dolomitici, perché l’antipasto di coppa era stato seguito dai trionfi in campionato: cinque vittorie nelle prime sei partite, con l’unico pareggio casalingo contro la Virtus Bolzano. A metà ottobre il robante successo a Castegnato e la contemporanea sconfitta del Mestre capolista a Treviso avevano spedito la Dolomiti in vetta alla classifica. Decisivi i gol della prima punta slovena Marko Nunic, assente nel match del Tenni in Coppa Italia, e del compagno di reparto Lorenzo Caprioni. Ma proprio dopo la goleada in terra bresciana qualcosa si è inceppato. Nel turno infrasettimanale è arrivata la prima sconfitta stagionale contro un sorprendente Montebelluna e dieci giorni è stato il Montecchio Maggiore a espugnare il Polisportivo. Due sconfitte e tre pareggi (Luparense, Chions e Breno) in cinque partite hanno smorzato l’entusiasmo della tifoseria, ma le statistiche parlano di un campionato in linea con gli obiettivi stagionali: quarto posto in campionato a quota 19 punti, quarto miglior attacco (16 gol) con Este e Luparense, quarta miglior difesa (11 gol) con il Bassano. Inoltre la vittoria in coppa di mercoledì potrebbe avere effetti benefici già da domani su una squadra che ha ottenuto più punti in trasferta.
L’imbattibilità esterna degli avversari non è una statistica incoraggiante anche per un Treviso che, Clodiense a parte, ha ottenuto i migliori risultati nel fortino del Tenni. Proprio due settimane fa, contro il Campodarsego, i biancocelesti avevano rischiato il primo ko interno dopo un filotto di quattro vittorie di fila. Primi segnali di una calo diventato evidente con la disfatta di Bassano. La condizione fisica non può giustificare una partita dove anche l’approccio mentale è stato sbagliato, un po’ come a Chioggia ed Este, ma i biancocelesti sono sembrati sulle gambe. Un aspetto che in vista dei prossimi impegni preoccupa non poco tifosi, che hanno espresso il proprio malcontento su due punti diversi ma collegati: l’assenza di gioco e il non utilizzo di De Poli, un centrocampista abile nel gioco verticale. La tanta panchina riservata al numero 10 faceva discutere già nel momento d’oro delle sei vittorie consecutive, figuriamoci dopo un pari e una sconfitta che hanno fatto precipitare il Treviso dal -3 al -8 dalla vetta. In questo contesto, con l’avvicinarsi del mercato invernale, si inseriscono le voci sulla partenza del fantasista, che essendo arrivato nell’estate 2020 è il giocatore con la più lunga militanza in biancoceleste.
I risultati delle prossime partite e il distacco dal primo posto potrebbero influenzare il mercato di dicembre? Difficile pensare a un Treviso inattivo sul mercato. La società a fine ottobre aveva annunciato l’ingaggio di Bertaso, non tesserato e ufficializzato lo scorso 8 novembre dal Montecchio Maggiore.