Per dieci campionati di fila tra Eccellenza e Promozione, con gironi quasi monopolizzati da squadre trevigiane, il significato di “derby” per il Treviso era andato quasi perduto (a differenza degli avversari). Ma in questa Serie D dopo 12 anni si può parlare senza imbarazzi del derby di Marca tra le due uniche squadre della provincia presenti nel girone C. Da una parte la nobile decaduta neopromossa, dall’altra i padroni di casa “highlander” della categoria alla ventesima partecipazione consecutiva. In totale sono 31 le partecipazioni all’Interregionale/Serie D, anche se il club fondato nel 1919 può vantare quattro campionati nella Serie C dell’immediato dopoguerra (1945-1949) e sette nella Serie C2 degli anni Ottanta (1981-1987). Nei primi anni Novanta il Montebelluna va incontro a un’inesorabile declino, vivacchiando tra Serie D de Eccellenza. Nel 1997 scende addirittura in Promozione, ma il punto più basso viene raggiunto tra il 2001 e il 2002 con la doppia retrocessione in Prima e Seconda categoria. A quel punto la società riparte dalla Promozione dopo la fusione con l’U.S. Monte, ottenendo subito il ritorno in Eccellenza e nella stagione 2003/2004 riconquista la Serie D, una categoria che riesce a mantenere con alterne fortune da due decenni. Per una società ostinatamente fedele alla linea verde, scelta che le farà vincere molte volte il premio “Giovani D valore”, è comprensabile che in qualche campionato l’obiettivo minimo non sia sempre stato raggiunto sul campo. A parte due partecipazioni ai play-off (5° 2004/2005 e 4° posto 2011/2012), per tre volte la salvezza è arrivata ai play-out (2008/2009 e 2012/2013) o spareggio (2020/2021 contro la Virtus Bolzano). Tre le retrocessioni: nella stagione 2005/2006 (play-out persi contro il Rivignano) e nella Serie D 2017/2018 (retrocessione diretta per la regola del distacco) il club ha ottenuto il ripescaggio. Alla fine dell’ultimo campionato di D il Monte sembra spacciato: secondo il regolamento le squadre retrocesse direttamente classificandosi agli ultimi due posti non possono essere ripescate. La società sembra pronta a ripartire dall’Eccellenza con una squadra rinnovata, ma il 23 giugno circola una notizia clamorosa: il titolo del Cartigliano, messo in vendita dopo la promozione ai play-off del Bassano e ambito da società vicentine e padovane, sarebbe ormai a un passo dal Montebelluna, che mantiene la categoria abbandonando la vecchia matricola e ripartendo con quella del Cartigliano passando all’attuale denominazione, Monte Prodeco. Il “nuovo” club mantiene il riferimento all’azienda farmaceutica di proprietà del presidente Alberto Catania. L’imprenditore nel 2013 aveva rilevato il (Prodeco) Montello di Volpago in Seconda categoria portandolo fino all’Eccellenza, conquistata grazie al ripescaggio dell’estate 2019. Proprio in quell’anno aveva lasciato il club montelliano per rilevare il Montebelluna, messo in vendita dalla famiglia del compianto presidente Marzio Brombal, scomparso in aprile.
Indipendentemente dall’esito della trattativa per il titolo sportivo di Serie D, il direttore sportivo Rinaldo Mazzonetto aveva avviato la rivoluzione della rosa, pur rispetto la tradizionale linea verde su giovani e vivaio. In panchina Angelo Vernucci, altro ex della partita, individuato come profilo perfetto vista l’esperienza alla guida di importanti settore giovanili. Tra i pochi confermati il difensore classe 1995 Gabriele Fabbian, da una vita in biancoceleste. Per il resto tanti volti nuovi… o quasi, visto che dopo un solo anno è tornato l’ex della partita, l’attaccante Giovanni Madiotto (1991). Per lui, cresciuto nel settore giovanile del Treviso, un biennio dolceamaro al Tenni, dal trionfo di Montichiari alla retrocessione di un anno dopo, con una società ormai allo sbando. Dopo un’ultima annata in Lega Pro a metà tra Pergolettese e Unione Venezia, Madiotto si sistema in Serie D diventando uno degli attaccanti più prolifici nell’ultimo decennio: nel 2014, infatti, inizia l’esperienza quadriennale all’Union Ripa La Fenadora, poi Union Feltre, relizzando 52 gol totali. Dopo un campionato con Belluno e Union Clodiense arriva la prima avventura a Montebelluna, mentre la scorsa stagione ha vestito la maglia del Crema, nel girone D.
Tra i pochi confermati c’è il classe 2003 Marco Masut, che in questa prima parte di stagione si è alternato tra i pali con Andrea Fontana (1998), proveniente dall’Academy Plateola. Per completare la difesa guidata da capitan Fabbian, insieme a Madiotto dal Crema è arrivato il classe ’97 Matteo Brero, ex Pergolettese e Fano, mentre il coetenaeo Larry Guifo Bogne, proveniente dai friulani della Spal Cordovado, in precedenza ha giocato a Pozzonovo e con i francesi del Villefranche. Tra gli under più impiegati, il classe 2003 Diego Fornari dal Forlì mentre Tommaso Agostini (2004) viene dalla Paganese, ma è cresciuto nel settore giovanile del VeneziaMestre. Il centrocampo, reparto più giovane del Montebelluna, ha tra gli elementi più esperti due classe ’99: Thomas Erman, altro ex Crema, ma in precedenza con Triestina e Union Clodiense e uno dei pochi confermati, Alessandro Zago, altra bandiera del club nonostante la giovane età. Herny Thiam (2001) è reduce dall’esperienza in Eccellenza con l’Albignasego, dove si è messo in luce realizzando 8 gol. Tra gli under, Luca Borghesan (2004) è tornato a Montebelluna dopo l’esperienza con la Cremonese Primavera. Un prodotto della cantera biancoceleste come il classe 2005 Michel Scapin, mentre il coetaneo Alessandro Curumi, invece, arriva dopo aver sempre vestito la maglia dei rivali del Giorgione. In attacco, a fianco dell’esperto Madiotto la società ha puntato su alcune scommesse come il classe 1996 Oscar Vicente Mendes, portoghese giramondo con esperienze nei campionati minori di vari paesi europei. Edoardo Tassi (1998) proviene dal Ticino neopromosso in D, ma in precedenza ha militato in C con Fermana, Viterbese e Fano. Per il resto tanti giovani al debutto in prima squadra: Ayoub Afi (2003, Frosinone Primavera), Andrea Pilotto (2003, Cittadella Primavera), Andrea Crestani (2005, Virtus Verona Primavera) e il confermato Kociu Kledi (2005).
La carta d’identità parla chiaro: anche quest’anno il Montebelluna è una delle squadre più giovani del girone C, ma i risultati in campo stanno ribaltando le previsioni di agosto. In molti lo davano già per spacciato, mettendo in discussione la spesa per l’acquisto del titolo sportivo del Cartigliano dopo la retrocessione diretta in Eccellenza, la categoria da cui provengono molti dei nuovi acquisti. Eppure i risultati stanno dando ragione alla dirigenza, che con 15 punti veleggia a +3 slla zona play-out. Una squadra che si è dimostrata ostica per tutti gli avversari affrontati, come dimostrano i dati sulla differenza reti. Nonostante la posizione vicina al centro classifica i biancocelesti sono addirittura il secondo peggior attacco (11 gol) dietro alla Virtus Bolzano (7), ma la difesa è da zona play-off, visto che con 12 gol, tre in meno del Treviso, il Monte si posiziona al quinto posto con il Campodarsego. Dopo la sconfitta ai rigori con la Dolomiti Bellunesi nel primo turno di coppa e il ko al Baracca di Mestre alla prima di campionato, i biancocelesti hanno inanellato 5 pareggi consecutivi e alla settima giornata la prima vittoria esterna è maturata proprio al Polisportivo di Belluno contro la capolista. Una settimana dopo la prima e finora unica vittoria casalinga contro il Mori Santo Stefano. Dopo due sconfitte consecutive (Luparense e Bassano) e il pareggio interno con il Chions, il Monte è risalito grazie al prezioso successo di Castegnato e ora si presenta all’atteso derby di Marca con un’ottima condizione fisica e mentale. La classifica sorride e contro un Treviso in piena crisi l’impresa non sembra impossibile.
Sono passati poco meno di 13 anni da quella letale punizione dell’ex Ivanoe Lanzara al terzo minuto di recupero del secondo tempo. Era il 23 gennaio 2011 e al San Vigilio, in una giornata fredda e un campo ghiacciato (condizioni molti simili a quelle previste per questa domenica) il Treviso primo in classifica era caduto a sorpresa. Adesso il primato è distante 11 punti, apparentemente irraggiungibile. Una situazione in cui il Treviso si è ritrovato spesso nei dieci campionati di Eccellenza e Promozione dell’ultimo decennio, con la differenza che ora non vi è l’ossessione per la vittoria. Nonostante il misero punto in tre partite il Treviso resta in linea con l’obiettivo. Davanti a questa flessione improvvisa (ma non inattesa), la maggior parte non ha fatto drammi. D’altronde nel febbraio di cinque anni fa, in un’altra domenica con vento di bora e freddo gelido, il derby di Marca non si giocava al San Vigilio, ma al campo sportivo di San Gaetano, frazione di Montebelluna.
Al netto di queste considerazioni, qualche preoccupazione per il futuro prossimo c’è, tant’è che i tifosi più scettici sperano di raggiungere il prima possibile la salvezza. Infortuni, scelte di mercato e rendimento sotto le attese di qualche giocatore hanno concorso a questa crisi di risultati. Alcune problematiche sono state mascherate durante il filotto di sei vittorie, ma l’inevitabile calo fisico di un gruppo sovraccaricato e senza tante alternative ha dissolto ogni illusione. Con le sconfitte sono tornate puntuali le prime critiche all’allenatore, che a Montebelluna dovrà fare a meno anche di Nunes, guida del centrocampo out per squalifica. Probabile l’inserimento dal primo minuto di De Poli, che nelle prime partite aveva sostituito il brasiliano. Le squadre si sono affrontate nella prima amichevole stagionale proprio al San Vigilio: vittoria del Treviso 2 a 0.
I precedenti a Montebelluna
CAMPIONATO
Montebelluna-Treviso 1-2 (Serie C 1949/1950)
Montebelluna-Treviso 0-1 (Serie D 1972/1973)
Montebelluna-Treviso 1-2 (Serie D 1973/1974)
Montebelluna-Treviso 0-2 (Serie D 1974/1975)
Montebelluna-Treviso 1-0 (Serie C2 1985/1986)
Montebelluna-Treviso 2-0 (Serie C2 1986/1987)
Montebelluna-Treviso 1-0 (Interregionale 1993/1994)
Montebelluna-Treviso 1-3 (Interregionale 1994/1995)
Montebelluna-Treviso 1-0 (Serie D 2010/2011)
In totale 18 incontri: 13 vittorie per il Treviso, 4 per il Montebelluna e un pareggio.
COPPA ITALIA
Montebelluna-Treviso 1-3 (Serie C 1977/1978)
Montebelluna-Treviso 1-1 (Serie C 1981/1982)
Montebelluna-Treviso 1-1 (Serie C 1982/1983)
Montebelluna-Treviso 2-2 (Serie C 1983/1984)
Montebelluna-Treviso 0-0 (Serie C 1984/1985)
Montebelluna-Treviso 0-0 (Serie C 1985/1986)
Montebelluna-Treviso 0-0 (Serie C 1986/1987)
Montebelluna-Treviso 0-0 (Serie D 1994/1995)
In totale 15 incontri: 4 vittorie per il Treviso, 4 per il Montebelluna e 8 pareggi.