E’ stato un inizio 2010 da incubo quello del Treviso che, sconfitto meritatamente a San Vendemiano dal fanalino di cosa Union CSV, prova a rialzare la testa nella prima dell’anno al Tenni.
Avversario del primo turno infrasettimanale è una squadra da anni al top dell’Eccellenza, assoluta veterana del girone B. L’Edo Mestre è una società relativamente giovane, nata nel 1962 per iniziativa di alcuni studenti universitari con una grande passione per il calcio. Fondatore e primo patron è Terzio Luppari, che lo scorso anno ha lasciato la guida al fratello Renato, pur conservando la carica di presidente onorario. La denominazione del club è in onore dello zio dei fratelli Luppari, Edoardo. Tra i fondatori, non si può fare a meno di menzionare Giangiacomo Del Pra, il battagliero dg tuttofare dei veneziani. E’ proprio questa la particolarità dell’Edo Mestre, l’essere composto tuttora da molti di quei giovani studenti che quasi cinquant’anni fa hanno intrapreso quest’avventura, realizzando quello che con le dovute proporzioni può essere considerato un piccolo miracolo Chievo. Dal 2003, con il fallimento del Mestre, l’Edo è diventata la prima squadra cittadina, anche se i cugini neroarancio, dopo essere ripartiti addirittura dalla Terza categoria, sono risaliti fino alla Promozione.
Negli ultimi anni i gialloblu hanno ottenuto i migliori risultati della loro giovane storia, piazzandosi regolarmente ai vertici del girone B. Purtroppo il sogno della D è svanito sempre sul più bello, e ai secondi posti sono seguite precoci eliminazioni al primo turno dei playoff, mentre il quarto posto della scorsa stagione rappresenta il peggior risultato degli ultimi cinque anni. In estate Del Pra ha lavorato per ricreare una squadra da primi posti apportando modifiche sostanziali all’organico a disposizione del confermato mister Favaretto: le partenze di De Mattia, Durante, Silvestro, Lorenzetto e Ingordi sono state compensate dal ritorno del portiere Zilio e dagli arrivi di Ballan e Ronchino, centrocampisti del Dolo, il difensore Chinellato e la fortissima coppia di attaccanti Santagata (Sandonà) e De Bernard del Preganziol, che in questa prima parte di stagione si è dimostrato uno dei bomber della categoriam raggiungendo il traguardo dei 150 sigilli personali tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. A campionato in corso al gruppo si è aggiunto il trentasettenne Max Sambugaro, uno degli attaccanti più prolifici dell’Eccellenza, lo scorso anno al Vedelago, mentre Santagata è stato ceduto al LiaPiave.
Tuttavia, nè questo nuovo acquisto, né Salvagnin, il nuovo mister subentrato a Favaretto, sono riusciti a dare una scossa decisiva ad un Edo Mestre irriconoscibile. I veneziani galleggiano a quota 13, al sest’ultimo posto, a pari punti con altre tre squadre e un gradino sotto il Treviso che a differenza dei gialloblu ha già osservato una giornata di risposo. Un cammino fallimentare per una squadra capace di vincere solo in tre occasioni e per di più contro squadre pericolanti come Vigontina (2-0), Miranese (0-1) e Ardita (2-1). Solo sconfitte nelle sfide con le squadre che occupano la parte alta della classifica, con Feltrese (1-2), Giorgione (2-1), Sottomarina (0-1), Ponzano (3-1) e Opitergina (1-2), alle quali si aggiungono i k.o con Romano (2-3) e LiaPiave (2-0). Completano il quadro i pareggi a reti inviolate di San Donà e Rossano, e il pirotecnico 4-4 casalingo contro il modesto Dolo. Il pareggio senza gol strappato dalla Marosticense al Baracca domenica scorsa, ha dimostrato che i mestrini sono ancora lontani parenti della squadra capace di lottare anno dopo anno per la promozione diretta in serie D.
Per il Treviso, “doppiato” da Opitergina e Ponzano e ad un solo punto dalla zona play-out, si tratta dell’ennesima ultima spiaggia della stagione, anche se a preoccupare di più i tifosi non è tanto la classifica, quanto la mancanza di gioco e i limiti tecnici di una squadra che non appena si trova orfana di Favaro non riesce a segnare un gol nemmeno alla peggior difesa del campionato, senza contare il clima di incertezza che continua a circondare il destino di una società che non sembra mai nata. Detto del nostro bomber, che dopo il riposo precauzionale osservato a Conegliano dovrebbe tornare in campo proprio mercoledì, Rumignani potrà contare anche sul rientro dello squalificato Bianco, la cui assenza a centrocampo si è fatta sentire. Difficile ipotizzare il rientro di Marco Romano al centro della difesa, ancora alle prese con la riabilitazione a cui è costretto dopo l’operazione subita pochi giorni dopo la vittoria di Rossano, ma anche lui potrebbe farcela.
A San Vendemiano, durante i primi 45 minuti, abbiamo visto il peggior Treviso della stagione, ma dopo il riposo i ragazzi sono scesi in campo con la grinta necessaria e, pur palesando i soliti limiti, hanno dimostrato che il pareggio era alla loro portata. Servirà la stessa grinta vista a Rossano per poter ritrovare una vittoria che in casa manca da oltre tre mesi, magari puntando anche sulla velocità e la qualità tecnica del giovane Nardin, o sulla fantasia di un rinato Luca Conean.
E’ la prima assoluta tra Treviso ed Edo Mestre.

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