Casagrande e Corvezzo sono fiduciosiTREVISO – Fin dal suo insediamento a Treviso, il neopresidente Renzo Corvezzo ha sempre ribadito la volontà di provare a ripartire dalla serie D. E la domanda di ripescaggio ufficializzata dal comunicato emesso dalla LND lo scorso venerdì conferma che la nuova società ha intenzione di provarci fino in fondo.
Eppure molti tifosi si erano mostrati scettici a riguardo, non tanto per una mancanza di fiducia verso la società, ma piuttosto per una questione regolamentare, visto che durante questi mesi da più parti si sottolineava che il Treviso, essendo una società costituita da meno di due anni, non poteva inoltrare alcuna richiesta di ripescaggio. Ma le cose non stanno così, e a spiegarlo è il segretario Leandro Casagrande in un’intervista pubblicata stamane nel Gazzettino di Treviso. La regola che vieta il ripescaggio alle società costituite da appena un anno fa riferimento all’articolo 55, e vale solo per le squadre fallite che sono riuscite a iscriversi in serie D, per esempio il Venezia e l’Avellino. Non è il caso del Treviso, che l’estate scorsa non ha fatto in tempo a presentare in tempo la richiesa di iscrizione alla LND a causa del mancato benestare del sindaco Gobbo alla cordata di Sartori, e alla fine è stato ammesso tra mille polemiche in Eccellenza.
Dunque le regole sono state rispettate, ed entro le ore 12.00 di venerdì sono state spedite le due fidejussioni per un totoale di 49.000 euro (18mila per l’iscrizione e 31mila per la fidejussione), oltre ad altri documenti tra cui la dichiarazione con cui il sindaco concede lo stadio Omobono Tenni al Treviso fbc. La stessa dichiarazione che lo scorso agosto, se solo fosse arrivata qualche giorno prima, avrebbe permesso al Treviso di partecipare come era suo diritto alla Serie D 2009/2010.
Come anticipato ieri, Corvezzo e a Casagrande giovedì scorsa erano Roma, ma a quanto pare nell’ultimo mese i due si sono recati con una certa regolarità nella sede della Lega calcio per presentarsi e capire se ci fossero le condizioni per un ripescaggio d’ufficio del Treviso, come accaduto lo scorso settembre. L’incontro della settimana scorsa ha soddisfatto i due dirigenti, ma è chiaro che questo non è sufficiente per considerare un eventuale ripescaggio in serie D molto vicino. Ma se così fosse, Casagrande invita i tifosi a non preoccuparsi, perchè anche nella categoria superiore all’Eccellenza verrebbe allestita una rosa competitiva.
Tuttavia i tempi stringono, l’incertezza che da troppo tempo avvolge le vicende calcistiche biancocelesti non sembra destinata a finire finchè non sarà certa la categoria da cui si ripartirà. Questa situazione sta condizionando pesantemente il mercato, visto molti giocatori non sono disposti ad accettare il Treviso in caso di mancato ripescaggio, e alcuni nel dubbio preferiscono accasarsi in qualche squadra già certa di disputare la serie D come Venezia, SandonàJesolo e Opitergina.

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