Panoramica di BellunoQuanto ci piace la domenica! E’ proprio grandioso svegliarsi, sentire le campane e avere come primo pensiero il Treviso calcio che scenderà in campo di lì a poche ore. Noi appassionati, anzi, noi malati del “baeon cittadino” lo sappiamo bene, l’attesa di una partita è a dir poco favolosa. E noi dello staff di forzatreviso vi facciamo vivere questa attesa conducendovi alla scoperta dei luoghi dove giocherà la nostra amata squadra nelle partite in trasferta.
Questa volta ci dirigeremo nel nord della nostra regione, a Belluno, dove si disputerà una partita inedita per tutti i giovani trevigiani. E’ dal 1992 che le squadre non si incontrano… Ma come ben sapete non siamo qui per entrare nei dettagli statistici e calcistici, c’è una città da scoprire insieme. Belluno, poco più di 35mila abitanti, presenta il tipico aspetto delle cittadine venete, con strade fiancheggiate da case gotiche e rinascimentali, spesso porticate, e piazze con fontane. Sulla piazza centrale prospettano il Duomo, intitolato a San Martino, il Palazzo dei Rettori e la torre civica. Nei pressi si trova la piazza del Mercato, circondata da edifici porticati del Rinascimento, con la bella fontana gotica di San Lucano. Da qui parte via Mezzaterra, l’asse principale del centro antico, fiancheggiata da edifici monumentali. Tra le altre chiede della città spicca la gotica Santo Stefano e la chiesa di San Pietro (che contiene dipinti di Ricci e pale lignee scolpite da Brustolon). In piazza dei Martiri si trova la chiesa di San Rocco, edificata dopo la peste del 1561.
I casunzieiBelluno ore 13 (ansi, femo 12.30, a partia inisia ae 15.00): un leggero languorino ci ricorda che la città l’abbiamo vista abbastanza. Consapevoli che gli affreschi del Ricci rimarranno sempre nei nostri cuori (o forse no..) decidiamo che è ora di sedersi da qualche parte per assaporare la cucina tipica bellunese. Bene, cosa ci offre questa città dal punti di vista enogastronomico? Belluno presenta in cucina un singolare innesto di piatti montanari, sulla base delicata della tradizionale gastronomia veneta. Troviamo ad esempio il minestrone d’orzo, le soppresse e gli ossocolli “de casada”, gli gnocchi alla cadorina, i casunizei, la selvaggina di montagna, lo speck cotto nel pane. Attorno a Belluno vi è un buon raccolto di funghi tra cui le caratteristiche spugnole. Vi ho accennato dei casunziei e personalmente ve li consiglio: sono dei ravioli ripieni di zucca o spinaci, con prosciutto cotto e insaporiti con cannella. Vengono conditi, dopo la cottura, con burro fuso e ricotta affumicata grattugiata. Altro piatto tipico sono le lasagne da Fornèi, vale a dire lasagne preparate in casa, bollite, scolate e condite con una salva composta di burro, noci, mele grattugiate, fichi secchi, uva sultanina e semi di papavero. Non vi sono vini DOC da segnalare a Belluno. Oggi sono rimasti pochi piccoli produttori che solitamente coltivano la vite per autoconsumo: molti filari sono stati espiantati e ricoperti dalla vegetazione del bosco. Non sto dicendo che dobbiamo bere acqua! Possiamo optare per un Cabernet o un Merlot o quello che ci offrono i ristoratori. Siete di pennichella in una panchina? No, sicuramente non voi. Non voi matti che state dedicando le vostre domeniche per una squadra di serie D. Potrete smaltire il pranzo dirigendovi verso lo stadio, raggiungibilissimo dal centro. Il Polisportivo Comunale si trova in Piazzale Resistenza e ha una capienza di circa 2000 posti. Non è sprovvisto, ahinoi, di pista d’atletica.
Abbia quindi inizio la parte più emozionante della giornata, le squadre di Belluno e Treviso entrano in campo… E non ci resta che inizare il nostro compito da tifosi…
Alè Treviso ale ale ale Treviso ale ale forza grande Treviso ale Treviso ale Treviso ale ale!!!

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