Una formazione del Kras (foto venetogol.it)Il Treviso è ancora imbattuto e capoclassifica, ma dopo i due pareggi nei big match con Pordenone e SandonàJesolo l’astinenza di successi si sta già facendo sentire. Per rompere il digiuno, tuttavia, sarà necessario espugnare l’ostico camp o del Kras Repen. E’ un vero e proprio miracolo sportivo quello vissuto da questa piccola ma ambiziosa società nata nel 1986 ereditando il titolo dell’ Olimpija di Gabrovizza. La società rappresenta un comune triestino che non raggiunge i 900 abitanti, (Repen in sloveno, Monrupino in italiano) al confine con la Slovenia, anche se in realtà si tratta di un sodalizio che, specie a livello giovanile, raccoglie anchee le squadre del territorio circostante. Il Kras Repen, guidato dal presiidente Gorac Kocman, fino al 2005 militava in Seconda Categoria, salvo inanellare nel giro di cinque anni quattro straordinarie promozioni in grado di portare il piccolo club del Carso nell’Olimpo della Serie D. Incredibile il modo in cui è arrivata l’ultima gioia. I triestini dopo aver conquistato il secondo posto nell’Eccellenza del Friuli Venezia-Giulia dietro agli udinesi del Torviscosa, sono riusciti nell’impresa di completare la fase dei playoff nazionali battendo in finale la quotata Jesina.
In estate la dirigenza ha preferito affidarsi al gruppo dello scorso anno, aggiungendovi gli under necessari per affrontare la categoria e qualche giocatore d’esperienza. Il colpo più importante in entrata è sicuramente il centrocampista Alen Carli, ex compagno di squadra del nostro Daniele Visintin all’Itala San Marco, la società goriziana che dopo due stagioni in Seconda Divisione ha rinunciato all’iscrizione ripartendo dall’Eccellenza. Per il resto, tante conferme, a cominciare dal portiere Contento, i difensori Sessi e Tomizza, il centrocampista Cipracca e gli attaccanti Knezevic (il bomber del Kras, mattatore dello scorso campionato con 26 gol), Orlando e Vigliani, ai quali è stato aggiunto Venturini, lo scorso anno sempre in Serie D con i friulani della Manzanese. All’inizio di ottobre al gruppo si è aggiunto Rok Božič, in passato al Koper, squadra della Serie A slovena.
Partenza da sogno per la matricola terribile Kras, grazie all’eliminazione della Sanvitese nel primo turno della Coppa Italia, il successo al debutto in campionato nel difficile campo di Este e il netto successo per 3-0 nel derby con il Pordenone. La crisi è cominciata alla terza giornata, dopo l’ingeneroso 5-2 maturato al Penzo contro il VeneziaMestre. Un punteggio maturato dopo l’espulsione del portiere biancorosso, quando il risultato era ancora fermo sul 2-2. Sembrava un episodio, ma successivamente è arrivata la netta eliminazione dalla Copa (2-0 coa Chioggia), il pareggio nel derby col Torviscosa e la prima sconfitta casalinga col SandonàJesolo. Nelle ultime tre partite ci si è messa la sfortuna, con la squadra di mister Musolino beffata nei minuti finali. Prima la sconfitta dell’Opitergium, seguita dal pareggio interno col San Paolo Padova (2-2), subito in pieno recupero e, infine, una settimana fa, l’incredibile rovescio di Tamai. Il Kras, in vantaggio per 2-1 fino a cinque minuti dalla fine, complice l’espulsione per doppia ammonizione del centrale difensivo Sessi ha subito la rimonta delle furie rosse. Il mattino successivo la società ha comunicato l’esonero di mister Musolino, l’uomo delle quattro promozioni, affidando la squadra a Marino Kragelj, già mister della formazione juniores attuale rivelazione grazie al secondo posto in campionato, un solo punto dietro al Città di Concordia.

Un cambio di panchina che rischia di complicare ulteriormente le cose al Treviso, visto che solitamente una svolta di questo tipo ha effetti benefici immediati sulla squadra, almeno per le prime giornate. Domani oltre allo squalificato Sessi sono in dubbio Bozic e Vigliani.

Dal canto suo il Treviso visto a Pordenone e in casa col SandonàJesolo, nonostante due pareggi, è stato, paradossalmente, il più bello della stagione. Ma rispetto alle prime partite quattro partite di campionato è mancato quel cinismo che aveva permesso agli uomini di Zanin di trovare subito il gol del vantaggio. Il big match di sette giorni fa ci ha restituito una grande Treviso, con un Perna molto più partecipe dell’azione offensiva, dimostrando al contempo una miglior intesa con il compagno di reparto Ferretti. Dino Munarolo in una foto di qualche anno faA centrocampo capitan Ferronato, elemento sempre più imprescindibile nello scacchiere di Zanin, cercherà di riscattare l’errore dal dischetto di una settimana fa, mentre al suo fianco dietro Bandiera scalpitano per un posto da titolare De Mattia e lo sloveno Tomazic, che nello scorcio di partita giocato, nonostante una condizione ottimale ancora da raggiungere ha già dimostrato di avere i numeri necessari per conquistarsi un posto fisso in squadra. Abbondanza a centrocampo, certezza in attacco, mentre in difesa la speranza, come sempre, è arrivare alla domenica mattina con Visintin e Biagini in condizioni perfette.
A curare la salute dei giocatori d’ora in avanti ci penserà Dino Munarolo, “nuovo” responsabile dello staff medico biancoceleste che andrà a prendere il posto del dimissionario Angelo Padoan. Nonostante il comunicato della società alla vigilia della trasferta di Pordenone, l’ormai ex medico sociale del Treviso ha rinunciato al proprio incarico, ufficialmente per problemi di lavoro non meglio precisati. In ogni caso, il ritorno di Dino Munarolo non può che far piacere, si tratta di un altro pezzo di storia che torna a far parte della grande famiglia biancoceleste. Munarolo aveva già lavorato nel Treviso per 28 lunghi anni, dal 1981 al 2009. Anche nel terribile anno del fallimento, con un società allo sbando e in un clima di smobilitazione totale aveva deciso di rimanere a servizio della squadra dimostrando una grande professionalità. Nell’estate 2009, dopo l’ammissione in Eccellenza, sembrava fatta per la sua conferma ma le condizioni precarie del neonato A.S.D. Treviso 2009 avevano impedito che il lungo matrimonio tra la società e il medico trevigiano vivesse un’altra pagina importante. Anche qualche mese fa si era ipotizzato un suo  ritorno, ma il presidente Corvezzo, in segno di gratitudine per quanto fatto nella seconda parte della travagliata stagione in Eccellenza, aveva confermato il dottor Angelo Padoan. Per circa due settimane il presidente ha corteggiato Dino Munarolo che alla fine ha accettato la proposta della vita, dopo aver declinato quelle di altre società iimportanti come il Padova. Insieme a lui si aggregheranno il fisioterapista Alessandro Bettin e Giancarlo Bisetto.
Si ricorda che dalla partita di domani l’inzio della partita è fissato per le 14.30.

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