La RoccaRieccoci col nostro consueto appuntamento nel quale vi introdurremo nei luoghi dove la nostra grande e amata squadra di calcio verrà ospitata. Domenica 31 ottobre: tempaccio in gran parte dell’Italia. Domenica 31 ottobre: sempre con te magico Treviso… Sempre con te a prescindere da meteo e classifica! Affrontiamo oggi la trasferta più lunga dell’anno. Ovviamente per coloro i quali sono abituati a viaggiare per tutto lo stivale sarà comunque una passeggiata.
Siamo in provincia di Trieste, in una zona ricca di boschi e di vegetazione carsica, siamo a Monrupino! E’ un paese piccolissimo, che conta solamente 880 anime. Il comune confina direttamente con la Slovenia e c’è aria di trasferta all’estero (la gente qui è a maggioranza di madrelingua slava)! La chiesa e la rocca di Monrupino sono molto suggestive ed interessanti dal punto di vista storico. Sorgono in cima ad un colle che si vede da lontano, sia dall’Italia che dalla Slovenia. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani ed Istri, Monrupino è sempre stata un importante rifugio per la gente della zona anche all’epoca delle invasioni barbariche. Pare che una prima chiesetta sia stata costruita intorno all’anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo. Nel territorio sono state recentemente create due riserve naturali. Sulla cima della collina si può ammirare un ampio panorama sul golfo di Trieste e sui villaggi della vicina Slovenia. Ma ciò che colpisce, su questa sommità dominante, è la serena pace del luogo: pace che è dovuta alla lontananza dai rumori e dai fragori della vita odierna. In questo ambiente suggestivo, lo spirito si lascia facilmente conquidere e soggiogare, e i miti e le leggende allignano agevolmente. Durante i mesi estivi la rocca è sede di numerosi tradizioni culturali, tra le quali la più conosciuta è sicuramente quella delle nozze carsiche che si svolge ogni due anni l’ultima domenica di Agosto. Ci siamo ritemprati lo spirito in questo posto così tranquillo, turbato a malapena dalla nostra presenza così massiccia! Infatti la rocca è stata conquistata e pullula di stendarti e vessilli biancocelesti: l’effetto è senza dubbio entusiasmante.
La JotaE’ ora di pranzo. Siamo in una zona che risente delle influenze austriache, ungheresi, ebraiche, slave e orientali, (da oggi anche trevigiane) soprattutto per l’uso di spezie e aromi. Tra i principali piatti tipici della provincia di Trieste ricordiamo la Jota, una minestra con fagioli e crauti; gli gnocchi di susini e patate,gli gnocchi di pane, uova e prosciutto; la carne di maiale con i crauti. Infine spicca il goulash, una minestra preparata con cipolla, carne e peperoncino.Tra i dolci vi sono lo strudel di mele, la putizza, (un dolce ripieno di frutta secca), i Kipfel di patate, le favette (a base di mandole bianche pelate) Ci disseteranno gli ottimi vini tipici, trai quali il il Carso Terrano, il Carso Cabernet Sauvignon, il Carso Malvasia e il Carso Vitovska.
Lo stadio, anzi, il campo sportivo, si dovrebbe trovare in una frazione, precisamente a Rupingrande. La ricerca, una volta giunti in paese, non dovrebbe affatto risultare difficoltosa. Guardate dove siamo capitati!! Ma ricordatevi una cosa: siate fieri… SIATE TANTO FIERI!

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